Il personal branding è un insieme di strategie che vengono adottate per promuovere sé stessi nell’ambito professionale ed esprimere le competenze e le esperienze che possono migliorare la propria immagine.
Fare personale branding, vuol dire, in sostanza, saper fare marketing sulla propria persona. Si tratta, infatti, di un processo che non si discosta molto dall’applicare le più conosciute teorie di marketing alla persona. L’attuale mercato del lavoro richiede di essere concorrenziali e di promuoversi esattamente come un brand.
Lo scrittore Seth Godin, ha specificato che il personal branding è un insieme di aspettative, ricordi, storie e relazioni che rappresentano la decisione di un consumatore di voler scoprire un prodotto o un servizio.
Ma il personal branding non è solo marketing. Ad esso si lega la voglia del soggetto di crescere, migliorarsi, o addirittura rivoluzionare il proprio percorso di vita professionale e non.
Personal Branding famosi da cui prendere spunto
Gran parte di noi cerca una crescita personale, che a volte passa per un cambiamento che richiede coraggio. Vediamo quali sono i personal branding italiani che hanno avuto ragione, e che possono essere di esempio.
Chiara Ferragni
Da quando ha aperto il blog TheBlondSalad, Chiara Ferragni è diventata un fenomeno virale, puntando tutto su sé stessa. Ha il merito di aver lanciato il blog nel momento d’oro, ma non si è fermata al primo successo. Nel 2013 ha ideato il brand Chiara Ferragni collection: ha utilizzato il proprio nome, simbolo della propria immagine, da associare a diversi prodotti e collaborazioni.
Nominata da Forbes nella lista 30 under 30 nella categoria Art&Style, vanta 20 milioni di followers, e ancora sembra inarrestabile. Recentemente, ha aggiornato la sua immagine con quella di coppia: i “Ferragnez”. Nonostante avesse un’immagine consolidata, ha saputo aggiornarla sulla base dei cambiamenti avvenuti nella vita privata: al suo volto ha associato quello del marito e dei figli. A testimoniarlo l’uscita della serie tv, uno storytelling della propria vita davanti le telecamere, nella quale la famiglia appare vulnerabile e si mostra nel suo lato più umano, stigmatizzando temi delicati quali la malattia e la terapia di coppia. L’immagine di Chiara Ferragni è cambiata nel tempo, da ventenne appassionata di moda, a mamma e moglie, alle prese con i problemi, il tutto puntando sul personal branding: cambiare si, ma con grande fiuto per gli affari!
Estetista Cinica (alias Cristina Fogazzi)
Da proprietaria di un centro estetico, a produttrice della skincare VeraLab, a influencer. Dal 2009, con un particolare tone of voice che la resa riconoscibile sui social media, Cristina Fogazzi ci racconta la verità. La trasparenza, la chiarezza e l’ironia con i quali mostra i difetti del proprio corpo, e ci dice che “la cellulite non si elimina” (ahimé) ha conquistato migliaia di “fagiane” (il nomignolo delle sue followers).
Il personal branding di Cristina Fogazzi è tutto puntato sulla sua immagine: non ha un corpo da top model e non promette miracoli con le sue creme. Racconta la verità dei prodotti attraverso sé stessa, senza illudere. Il suo brand è sé stessa, frutto di una crescita professionale centrata sulla figura e sul pensiero: non si nasconde dietro i social, anzi, li utilizza non di rado per creare polemiche nelle quali crede, perché la comunicazione trasparente è il mantra che ha guidato il suo personal branding.
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Chi è riuscito a costruire nel tempo (ed a mantenere) un ottimo brand personale, ha davanti a sé molteplici possibilità. Il lavoro lo attrae e non lo cerca. Questa è la figata del personal branding.
Cucina Botanica (alias Carlotta Perego)
Dalla moda alla cucina, è il particolare percorso seguito da Carlotta Perego, sui social conosciuta come Cucina Botanica. Dopo aver lavorato nel campo della moda ha infatti deciso di abbandonare tutto e volare a Los Angeles per studiare cucina vegetale e nutrizione. Diventa insegnate di cucina vegetale, torna in Italia e diventa creator online.
Puntando sulla passione della cucina ha creato il suo impero, diventando imprenditrice e autrice di libri sull’argomento. Forbes l’ha citata tra i 100 under 30, e la rivista Fortune tra i 40 imprenditori under 40 più promettenti.
Il personal branding di Cucina Botanica rispecchia esattamente la sua immagine: le sue video ricette sono raccontate con una voce tranquilla che spinge a rilassarsi, rispecchiando esattamente l’idea della cucina slow come quella vegetale, e di uno stile di vita sano.
Giovanni Rana
Tutti conosciamo il produttore di pasta Giovanna Rana. Ma forse non tutti hanno riflettuto sul fatto che, pur essendo un affermato imprenditore italiano, con un business avviato, ha lavorato sul personal branding mettendoci la faccia. È comparso personalmente nelle pubblicità, legando la propria immagine alla famiglia e ai pranzi in famiglia con i nipoti.
L’intento è stato quello di far crescere l’immagine personale oltre che il brand, di apparire come persona e non solo come imprenditore, per sviluppare un maggiore senso di fiducia nel consumare i suoi prodotti, quasi come se fossero offerti da un nonno. A dimostrazione del fatto che non c’è un limite di età per il personal branding.
Smart Marketing (sì, proprio il giornale che stai leggendo)
Per essere d’esempio nel personal branding non occorre avere milioni di followers e guadagni con tanti zeri. Anche i piccoli esempi sono preziosi. E penso che Smart Marketing lo sia appieno. Due ragazzi, Ivan e Raffaello, che da un sogno hanno cambiato la propria carriera. Dieci anni sono passati da quando hanno deciso di dare vita a questo mensile online, e potremmo dire che di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. E anche di persone. Io sono salita sulla barca quando già navigava a gonfie vele, ma spero di aver dato, in qualche modo, il mio contributo per crescere ogni mese.
Scrivere per Smart Marketing è stato un personal branding personale: volevo cambiare lavoro, volevo seguire le mie passioni e anche le mie inclinazioni. Ho iniziato così il mio personale cambiamento di crescita personale. Ma il personal branding, per essere un vero personal branding, non si ferma mai. E qui nel nostro giornale non abbiamo voglia di smettere di migliorarci!
Come ha detto Steve Jobs (che di personal branding se ne intendeva), “stay hungry, stay foolish”!
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