Lorenzo Scaraggi: ovvero il viaggio come metafora della vita, per incontrare i luoghi, le storie, gli altri ed imparare a conoscere meglio se stessi

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La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte
ʿUmar Khayyām
(Matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano 1048-1131)

 

Cosa distingue un turista da un viaggiatore?

Forse, fra le tante, due cose risultano più importanti delle altre: il tempo e l’incertezza.

Almeno questa sembra la filosofia alla base della mission, ma meglio sarebbe dire della scelta di vita, di Lorenzo Scaraggi, un giornalista, fotoreporter e videomaker pugliese, che ha fatto appunto del viaggio, degli incontri e delle storie che ha cercato e scoperto non solo il suo lavoro ma la sua ragion d’essere. Ѐ così che qualche anno fa, insieme ad un amico, ma poi continuando da solo, dà vita a “Vostok100K”.

Un progetto originale che, attraverso un vecchio camper del 1982, a poco più di 70 km all’ora, lo ha portato in giro per l’Italia e l’Europa, per cercare storie da raccontare che potessero indicarci vie alternative, lussureggianti e sorprendenti per vivere al meglio il nostro presente e prepararci al futuro.vostok100k01

Scopro questo viaggiatore/narratore, come spesso avviene, per caso, attraverso un video su Facebook che parla di un progetto promosso dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione, denominato “Puglia fuori rotta”, un itinerario, in camper, lungo il tacco italico alla ricerca di uomini, esperienze, luoghi e storie che meritavano di essere raccontati.

I nostri lettori mi conoscono, e sanno che quando scopro qualcosa che mi sorprende, incuriosisce ed emoziona mi piace condividerlo con loro, ancora di più questa volta, poiché una certa coincidenza di fattori rendeva il tutto ancora più interessante. “Puglia fuori rotta” è cominciato a metà luglio e si è concluso a fine agosto, io ne vengo a conoscenza quando il progetto è già a metà percorso, il nostro numero di quel mese si intitolava “Turista per Covid” e mi è sembrato che la storia della scelta di lavoro e vita di Lorenzo Scaraggi fosse perfetta per raccontare una maniera nuova di affrontare il viaggio, la scoperta, il proprio territorio e la gente che lo abita.

Ed ho avuto ragione!

Dopo esserci inseguiti a vicenda per un paio di settimane, finalmente riusciamo a coordinarci ed organizzarci sia per una intervista scritta, che leggerete fra qualche settimana, sia per una videointervista, quella che accompagna questo articolo, con la quale vi invitiamo a scoprire innanzitutto il viaggiatore Lorenzo Scaraggi e poi, se volete, a riscoprire il nostro ultimo numero, “Turista per Covid”.

Scopri il numero: Turista per Covid

Com’è cambiato il turismo al tempo del Covid? E soprattutto, come sono cambiate le abitudini dei turisti?

Entrambi, l’intervistato ed il nostro numero di agosto, raccontano di viaggi, buone pratiche, itinerari, luoghi, persone e scoperte, e ci sembrava una bella idea farvi rituffare, per un’ultima volta, nel clima dell’estate appena trascorsa, ora che siamo entrati nell’autunno e dobbiamo inventarci una “nuova normalità” con la quale affrontare le sfide, i problemi e le opportunità che la pandemia in corso pone a noi ed al nostro Paese, opportunità che dovremo saper utilizzare, problemi che dovremo saper superare e sfide che dovremo saper raccogliere per ripartire con più coraggio, slancio e consapevolezza.

Ed allora il viaggio come metafora della vita, anzi come sinonimo, o meglio ancora come la vita stessa, perché, se ha ragione il matematico e filosofo persiano ʿUmar Khayyām, con la cui massima abbiamo aperto questo articolo, “chi viaggia vive due volte” e quindi avrà più esperienza, più maturità, più competenze e più umanità per affrontare l’oggi, ma, soprattutto, il domani che ci attende.

 

lorenzo-scaraggi_compressedLorenzo Scaraggi è giornalista, fotografo e videomaker e, soprattutto, viaggiatore.

Laureato in Lettere a Bari, poco più che ventenne, ha affrontato, i primi viaggi da fotoreporter freelance in Medio Oriente, documentando le guerre in Iraq e nella Striscia di Gaza. Autore di reportage nella Ex Jugoslavia e in Cina, ha collaborato con “la Repubblica” raccontando storie di provincia in mini documentari e insegnato “Digitalizzazione dei beni culturali immateriali” in un corso di alta formazione presso l’Università di Bari. Nel 2016, a quarant’anni, ha acquistato un camper del 1982 e raccolto 7.500 euro di donazioni dai 5mila follower della pagina Facebook di allora (oggi sono più di 22mila) per realizzare il suo progetto: girare l’Europa per raccontare storie. Il camper è stato ribattezzato Vostok100k, ispirandosi alla navicella di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. In quattro mesi a bordo della sua redazione mobile, Lorenzo ha visitato ventitré Stati percorrendo oltre ventimila chilometri. Ha realizzato documentari premiati in tutto il mondo.

Questa videointervista non sarebbe stata possibile senza il prezioso aiuto di una mia amica oltre che collaboratrice del nostro magazine, Maddalena D’Amicis, che ha curato regia e montaggio e che ringrazio per il tempo, la disponibilità e la professionalità.

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