La ripartenza 2022-2023 all’insegna del Green Deal Europeo

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La ripartenza 2022-2023 all’insegna del Green Deal Europeo

L’autunno è da sempre il periodo della ripartenza per aziende, scuole e attività commerciali e da qualche anno l’attenzione di tutti si concentra sempre più sul clima e l’importanza di salvaguardare la salute dell’ambiente.

Già l’11 dicembre 2019 la Commissione Europea ha pubblicato il “Il Green Deal Europeo, che testimonia l’impegno degli Stati Membri ad affrontare i problemi legati al clima e all’ambiente e che si aggiunge ai programmi definiti dal Clean Energy Package.

Gli obiettivi del Green Deal Europeo

Il Green Deal Europeo vuole trasformare l’Europa in una economia competitiva ed efficiente dal punto di vista delle risorse e portare a 0 emissioni di CO2 entro il 2050 per contrastare l’effetto serra. Per questo il documento è considerato funzionale all’attuazione dell’Agenda 2030, che contiene gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Ecco allora come si lavora ad un processo di transizione giusta per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, obiettivo ribadito dal Consiglio Europeo nel luglio 2020. Nel dettaglio il Green Deal Europeo si basa su:

  • Fondo per la transizione giusta (JTF);
  • Regime specifico per la transizione giusta nell’ambito di InvestEU;
  • Strumento di prestito per il settore pubblico, che unisce sovvenzioni a carico del bilancio UE con prestiti accordati dai partner finanziari.

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Se vogliamo ripartire come individui e come collettività dobbiamo cercare di prendere piena consapevolezza di noi stessi per esprimere il nostro massimo potenziale e vivere una vita piena.

Questi tre pilastri hanno l’obiettivo comune di condurre la UE verso una economia climaticamente neutra entro il 2050. Per la migliore programmazione possibile del fondo JTF è stata prevista l’adozione di piani territoriali calendarizzati.

Green Deal Italiano: opportunità o minaccia?

Alla luce dei cambiamenti imposti dall’Unione Europea anche molti settori dell’economia italiana saranno toccati dal Green Deal Italia, ma si tratta di un’opportunità o minaccia? Come per tutti i cambiamenti la risposta è duplice: da un lato si tratta di un’opportunità, a patto che le aziende sappiano coglierla rapidamente o si trasformerà in minaccia.

Per approfittare dei vantaggi del Green Deal Italia è fondamentale coinvolgere tutti gli stakeholder, analizzare la filiera produttiva e la concorrenza e usare tecnologie avanzate in un contesto in cui questo cambiamento non si può più rinviare per la competizione serrata.

Anche se la piccola e media impresa italiana ha da sempre alta velocità di reazione, gli imprenditori dovranno puntare sulla cultura aziendale e avvalersi di nuove competenze esterne qualificate per affrontare la rivoluzione che il Green Deal Europe rappresenta.

Il principale problema per l’industria italiana è rappresentato da dimensioni e passaggio generazionale in tante aziende, ma si tratta di un cambiamento da affrontare in modo sistematico. Anche nella PMI devono entrare le tecniche delle multinazionali e processi aziendali avanzati.

A mio parere, il Green Deal Europeo rappresenta una grande opportunità e gli imprenditori italiani devono saperla compiere per ammodernare le loro aziende e compiere un salto culturale e organizzativo che non è più rinviabile.

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