Festival di Sanremo 2024: vince “La noia”.

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Festival di Sanremo 2024: vince “La noia”.

Angelina Mango è la vincitrice della settantaquattresima edizione del Festival della canzone italiana con il brano “La noia”, che tutti già balliamo e ricordiamo come “la cumbia della noia”, un brano energico e ritmato che, siamo sicuri, conquisterà anche il pubblico internazionale dell’Eurovision Song Contest, al quale la Mango ha accesso da regolamento, essendo la vincitrice di questa edizione.

La musica non dovrebbe sottolineare differenze di genere, ma è impossibile non notare il gender gap anche in questo campo, dove non si registrava una vittoria femminile dal 2014, quando Arisa vinse il Festival con il brano “Controvento” e dove, ad oggi, solo 4 donne sono state conduttrici del Festival in modo autonomo (senza coadiuvare nessuno ed essere le vallette di qualcuno).

Di questa edizione, la quinta e, al momento, l’ultima guidata da Amadeus e Fiorello, ricorderemo sicuramente gli ascolti da record e il record delle canzoni in gara, ben 30, l’alto hype sui social e la prevalenza di gruppi e cantanti giovani rispetto a quelli più navigati e con più esperienza, le campagne pubblicitarie create ad hoc per l’evento e quelle di instant marketing (sicuramente più interessanti di alcuni schetch di cui avremmo fatto volentieri a meno), e l’effetto “amarcord” di alcune esibizioni: prima fra tutte Giorgia, che riporta “E poi” a trent’anni dal Festival che la lanciò nelle nuove proposte, Eros Ramazzotti a quarant’anni dalla sua “Terra promessa”, Gigliola Cinquetti a sessant’anni dalla prima esibizione a Sanremo del brano “Non ho l’età”, il doveroso omaggio a Toto Cutugno, mentre il dj set di Gigi D’Agostino ci riporta indietro nel tempo agli anni ‘90.

Il Festival batte tutti i record a cominciare dagli ascolti, in media oltre 14 milioni di spettatori (che diventano più di 15 milioni considerando anche Raiplay) per l’ultima serata del Festival con oltre il 74% di share, 2 milioni di spettatori in più rispetto allo scorso anno con un picco di share (l’85,3%) nel momento della lettura dei 5 finalisti.

Aumentano gli ascolti che sono sempre più giovani, l’82% di share tra gli under 24 con un  aumento del 12% sui social e 29 milioni di engagement; i numeri più importanti vengono rilevati su TikTok, che registra quasi ottantamila contenuti pubblicati con l’hashtag ufficiale #Sanremo2024 e 2 miliardi di visualizzazioni, crescendo del 365% rispetto alla prima serata del Festival.

Merito di un direttore artistico orientato verso il pubblico giovane anche, e soprattutto, nelle scelte musicali e che ha saputo riportare gli under 24 davanti al televisore senza tradire le aspettative dei meno giovani, un Festival vissuto non solo davanti al teleschermo, ma una festa che ha invaso la città di Sanremo, animando piazze, vicoli e strade.

Nonostante questo, registriamo un Festival troppo lungo e monotono, con pochissimi colpi di scena, in cui è mancata la presenza costante nell’Ariston di Fiorello e della sua innata verve, in cui, anche a noi, proprio non è piaciuto lo schetch con John Travolta e il suo “Ballo del qua qua”, come i prevedibilissimi fischi dell’Ariston per Geolier, secondo classificato della kermesse e vincitore della serata delle cover (la migliore delle cinque serate del Festival); insomma, un Festival dove “la noia” non ha trionfato solo tra le canzoni in gara.

Ci sono piaciuti, invece, gli omaggi alla canzone italiana, sempre vera protagonista del Festival di Amadeus, e il ritorno sulle scene del maestro Giovanni Allevi, che ci ha regalato non solo musica, ma anche insegnamenti e riflessioni sulla vita che non scorderemo presto.

Ci sono piaciuti anche i tantissimi messaggi di pace e riflessione lanciati dagli artisti sul palco dell’Ariston, tra cui vogliamo ricordare quelli di Dargen D’Amico e della sua canzone “Onda alta”, con cui racconta in modo scanzonato il dramma delle migrazioni nel Mediterraneo, il messaggio della canzone portato in gara da Fiorella Mannoia e dedicata a tutte le donne “Mariposa” ed il pensiero della rapper Big Mama sui giudizi e sui pregiudizi che non devono affossare chi li subisce.

La gara si conclude con Angelina Mango al primo posto (che vince anche il Premio della critica della Sala stampa e il Premio Giancarlo Bigazzi), Geolier al secondo posto con la sua “I p’ me, tu p’ te”, Annalisa al terzo posto con “Sinceramente”, Ghali, al quarto posto con “Casa mia” e Irama al quinto con “Tu no”.

A Loredana Bertè è stato assegnato il Premio della Critica Mia Martini per la sua “Pazza” (uno dei più bei brani in gara) e a Fiorella Mannoia il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo per “Mariposa”.

Intanto le discussioni e i pareri su vincitori e vinti, come ogni anno, continueranno ancora per molto, soprattutto sui social e nei talk show, mentre le vendite e gli streaming decreteranno il successo o l’insuccesso dei cantanti e delle canzoni in gara; per il momento registriamo che la playlist del Festival di Sanremo 2024 risulta la più ascoltata al mondo, un altro record di questo Festival.

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