Dipendenza tecnologica: una nuova forma di invalidità

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Dipendenza da smartphone: una nuova forma di invalidità

Quando si parla di invalidità tutti pensano a un fenomeno fisico, ma tra le nuove forme di invalidità del 2024 possiamo includere anche la dipendenza dalla tecnologia, da curare con periodi di digital detox. Sicuramente agosto è il periodo migliore per allontanarsi dagli schermi di computer, smartphone e tablet, ma il mio consiglio è quello di prendersi più pause durante tutto l’anno senza timore di essere penalizzati sul lavoro.

Anzi, è stato dimostrato che il riposo aumenta la produttività di imprenditori e dipendenti e quindi i periodi di ferie portano vantaggi concreti alle aziende.

Cosa è il digital detox?

Quando l’uso del digitale diventa opprimente e invadente, la soluzione migliore è quella di “staccare la spina”. Il termine “digital detox” si riferisce proprio a questa “disintossicazione digitale“: un periodo in cui una persona decide di astenersi dall’utilizzo di dispositivi tecnologici come smartphone, computer, tablet, e dall’accesso a siti e app di social media.

Tra i sintomi della dipendenza da internet si possono riscontrare: il bisogno crescente di aumentare il tempo online per raggiungere lo stesso livello di soddisfazione che prima si otteneva in meno tempo; ripetuti tentativi di limitare l’uso senza successo; interferenze con lo studio, il lavoro o le relazioni importanti; e un sovraccarico cerebrale ed emotivo difficile da gestire. Inoltre, poiché l’abuso di internet può servire a soffocare emozioni negative e a sedare l’ansia, generando una sensazione di piacere o di rilassamento, l’assenza di connessione può provocare comportamenti irritabili e aggressivi, spesso accompagnati da un umore negativo e depresso.

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Ormai è tutto completamente automatico e involontario: azioni lo smartphone, leggi un contenuto, apri un’app, vedi una notifica, guardi un video, poi un altro, e intanto il tempo passa senza che tu te ne renda conto. E, inoltre, anche la tua attenzione verso quello che stavi facendo è scemata. Recuperarla significherà altro tempo. E via così sino alla prossima notifica, quando il circolo vizioso riprenderà.

La difficoltà di staccare la spina

Distaccarsi dai dispositivi è fondamentale per il benessere mentale, ma risulta tutt’altro che semplice, soprattutto considerando che per diverse ragioni è difficile separarsene del tutto. La dipendenza digitale, infatti, genera una stimolazione gratificante, eccitante e rassicurante, capace di riempire molti vuoti interiori. Quando si tenta di rinunciare ai social media e all’uso di internet, si può sperimentare una vera e propria “crisi di astinenza”, caratterizzata da difficoltà nel controllo degli impulsi, alti livelli di ansia, tensione e irritabilità, spesso culminando in un ritorno online per alleviare il disagio provocato dall’astinenza stessa.

Chi soffre di dipendenza dalla tecnologia?

La dipendenza digitale può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dai bambini agli adulti. Tuttavia, alcune categorie sono particolarmente a rischio, ovvero individui con maggiore vulnerabilità e fragilità emotiva, come chi soffre di ansia o depressione. Tra questi, rientrano persone timide, introverse, con difficoltà sociali o con tendenze al pensiero ossessivo e ai comportamenti compulsivi. Molti utilizzano internet per evitare di affrontare problemi esistenziali, e le distorsioni cognitive riguardanti il sé giocano un ruolo significativo in questo contesto. Queste distorsioni includono il dubbio sulle proprie capacità, un basso livello di auto-efficacia e una scarsa autostima. Chi ha una visione negativa di sé spesso ricorre a internet per cercare conferme positive dagli altri, in modo sicuro e non minaccioso. Inoltre, dietro a uno schermo, è più facile costruire un’identità fantastica e “perfetta”, attribuendosi caratteristiche fisiche, estetiche, caratteriali o professionali invidiabili ma inesistenti nella realtà. In questo senso, i social media possono diventare un mezzo per costruire l’Io, ma spesso si tratta di un’identità artificiale, filtrata e superficiale.

Tre consigli per un periodo di digital detox efficace

Ecco tre consigli per fare un digital detox in modo efficace:

  1. Stabilisci dei limiti e crea una routine: Imposta orari precisi in cui ti è permesso utilizzare i dispositivi digitali e rispetta rigorosamente questi limiti. Ad esempio, evita di usare il telefono o il computer per un’ora dopo il risveglio e un’ora prima di andare a dormire. Creare una routine che includa momenti di disconnessione regolari aiuta a ridurre la dipendenza e a migliorare il benessere mentale.
  2. Sfrutta le modalità “Non disturbare” e “Tempo di utilizzo”: Utilizza le funzionalità del telefono o delle app che limitano le notifiche e monitorano il tempo passato online. Le modalità “Non disturbare” o “Tempo di utilizzo” ti aiutano a essere più consapevole del tempo trascorso sui dispositivi e a ridurre le distrazioni, favorendo una disconnessione più naturale.
  3. Ritrova il piacere nelle attività offline: Dedica tempo ad attività che non richiedono l’uso della tecnologia, come leggere un libro, fare una passeggiata, praticare uno sport o dedicarti a un hobby creativo. Ritrovare il piacere in queste attività ti permetterà di distaccarti più facilmente dal mondo digitale e di riscoprire la soddisfazione derivante da esperienze reali e tangibili.

E tu, staccherai la spina almeno in questa estate o sei un dipendente dalla tecnologia?

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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