Sarà che nell’anno del Signore 2024, in estate, la programmazione televisiva italiana proponga inspiegabilmente un palinsesto composto ancora da repliche su repliche (anche molto datate), come se gli italiani andassero tutti in ferie per tre mesi, in barba agli stravolgimenti degli stili di vita che vedono gli italiani ormai andare in vacanza in maniera più massiccia, se va bene, una o due settimane al massimo ad agosto. Per non parlare di quelli, e purtroppo non sono pochi, che le vacanze non possono neanche permettersele.
Sarà che l’ecumenico “ne riparliamo a settembre” ormai non è più solo enunciato agostano, ma copre buona parte di luglio e, per i più intrepidi, abbraccia anche una quota di giugno. Valido per quasi tutti i campi dell’agire umano: dai vari buoni propositi alle campagne di marketing, dalle progettualità personali alla ripresa delle attività aziendali.
Sarà che da settembre il meteo ci segnala che la stagione delle infradito è finita. Sarà che riparte la scuola. Sarà che il campionato di Serie A entra nel vivo.
Insomma, sarà quel che sarà, ma di fatto, con settembre e l’autunno, tutto prende un’accelerata e le cose lasciate in sospeso tornano a richiedere attenzione.
Scopri il nuovo numero: “Autunno caldo 2024”
Con settembre e l’autunno, tutto prende una forte accelerata e le cose lasciate in sospeso tornano a richiedere attenzione. Dagli obiettivi personali a quelli professionali, passando dai progetti e le sfide future.
Lo sappiamo bene noi di Smart Marketing che ormai da 10 anni, ogni settembre, pubblichiamo un numero sulle ripartenze – #ripartItalia – proprio perché, di fatto, il vero giro di boa dell’anno non è gennaio, dove comunque si è già nel flusso, ma appunto settembre e l’attiguo autunno. Non contenti e su questa scia, dall’anno scorso abbiamo pure introdotto un nuovo numero seriale nel nostro magazine: “Autunno caldo”. Pura “avanguardia”.
E, quindi, cosa aspettarsi da questo autunno?
Primo: benessere mentale. Secondo: benessere fisico. In ordine casuale.
Secondo una ricerca del 2023 condotta da Ipsos “[…] in Italia, il 76% delle persone sostiene che salute mentale e fisica hanno la medesima importanza, infatti, soltanto il 14% ritiene che la salute mentale abbia un’importanza maggiore rispetto a quella fisica e l’8% che, al contrario, la salute fisica sia più importante di quella mentale.
Purtroppo i casi di ansia e depressioni stanno crescendo a causa anche dell’isolamento sociale e dell’eccessivo utilizzo delle nuove tecnologie.
Ma come è ormai acclarato, lo sport è un coadiuvante per terapie di natura psicologica, psicoterapeutica o farmacologica e aiuta enormemente a ridurre anche casi più lievi, come stress e miglioramento dell’umore e del sonno.
E anche dal punto di vista del business e del marketing, il tema del benessere è ampiamente in forma (scusate il gioco di parole). Dal boom dei prodotti high protein ai viaggi esperienziali, dai percorsi di mindfulness al mercato degli smartwatch, dalle iscrizioni in palestra alla crescente normalizzazione (finalmente!) dell’ausilio degli psicologi, dal mangiare sano ai percorsi di coaching, sino alla cosmetico e molto altro. Sul benessere in senso olistico, c’è grande interesse. E dato che interesse è spesso metonimia di (tanti) soldi, è bene fare attenzione a chi ci si affida: verificare sempre la qualità degli esperti è una buona pratica da seguire.
Vorrei aggiungere un terzo elemento, ma onestamente è già abbastanza così.
Poter lavorare su questi due aspetti è già qualcosa di molto importante, sia a livello personale che dal punto di vista del business.
Guardando al solo aspetto individuale (che è quello che mi interessa di più anche se siamo su un magazine di marketing e comunicazione), intorno a questi due temi gira intorno tutto il resto. Senza un benessere personale (mentale + fisico) tutto diventa più difficile. Anche perché l’uno aiuta l’altro. Avere una giusta consapevolezza delle cose è significativo anche per affrontare inconvenienti fisici. E viceversa.
Essere efficaci sul piano del nostro benessere complessivo ci abilità anche per tutto il resto (ecco spiegato perché mi interessa enormemente di più).
Ivan Zorico