Contenuto sponsorizzato – L’esperienza dello stage non è così deplorevole come spesso viene descritta. Al contrario, si tratta di una tappa fondamentale per chiunque, dopo gli studi, desideri entrare e comprendere il mondo del lavoro.
Stage, apprendistato, praticantato… a ben pensarci, per il significato al quale rimandano, questi termini sono sinonimi. Si utilizza la parola praticantato quando ci riferiamo alle professioni, apprendistato nel caso dei mestieri e delle arti.
Nonostante ciò, il termine stage non gode in Italia di una buona reputazione. Il primo motivo potrebbe essere l’arbitrarietà di chi utilizza questo strumento. In altre parole, se è vero che lo stage è uno strumento a disposizione delle imprese, come per qualunque altro strumento può essere utilizzato anche in modo improprio, ad esempio per aggirare le normative sul lavoro, i livelli retributivi previsti dalla contrattazione collettiva e i relativi oneri contributivi. È bene, però, non confondere l’abuso con l’utilizzo corretto di uno strumento che, in realtà, presenta numerosi vantaggi.
Sfatiamo un mito: agli stagisti non è richiesta l’esperienza, ma la proattività
Una delle espressioni sarcastiche più in voga quando si parla di stage è: “Si ricerca uno stagista con esperienza”. Questa frase ironizza sul fenomeno per cui un’azienda vorrebbe coprire una posizione lavorativa qualificata utilizzando lo stage, evitando l’assunzione di una figura esperta.
Se da una parte questo fenomeno esiste, dall’altra è innegabile che rappresenti più l’eccezione che la regola. Tuttavia, negli anni, questa visione negativa si è consolidata a tal punto da associare alla parola stage la definizione di “strumento di sfruttamento di ragazzi neolaureati che, non avendo alternative a causa dell’elevata disoccupazione giovanile, sono costretti ad accettare un’esperienza lavorativa in cambio di poche centinaia di euro al mese”.
Non è un caso se, negli ultimi anni, il legislatore ha tentato di regolamentare in modo più rigido e oneroso il ricorso a questa formula contrattuale.
A pagarne le spese è la Generazione Z
A fare le spese del basso appeal di cui gode lo stage sono le aziende e i giovani stessi.
Le prime incontrano difficoltà nell’inserire e formare talenti; i secondi perdono l’opportunità di accedere al mondo del lavoro tramite un’esperienza utile e formativa.
Capita spesso, infatti, che le posizioni di stage disponibili siano poche o che le nuove generazioni abbiano scelto di credere all’idea che lo stage sia solo sfruttamento.
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Natale, si sa, è il periodo più commerciale dell’anno. In questo particolare momento dell’anno le aziende, a partire già con il Black Friday, scaldano i motori e alimentano campagne di marketing per cercare di accaparrarsi attenzione e portafogli dei consumatori.
Al contrario, in relazione all’organizzazione del sistema dell’education in Italia, lo stage risulta essere lo strumento più efficace per favorire l’acquisizione di abilità e competenze necessarie a distinguersi e affermarsi nel mondo del lavoro. Questo per due motivi in particolare: da una parte, ancora oggi in Italia, la formazione è spesso improntata su lezioni frontali e contenuti nozionistici, dall’altra c’è la tendenza a cercare lavoro solo dopo la fine degli studi.
Lo stage è un’esperienza decisiva per il successo lavorativo
A prescindere dalla tipologia di tirocinio, curriculare o extracurriculare, se l’esperienza formativo-lavorativa è ben strutturata e contestualizzata può risultare decisiva per l’acquisizione delle competenze necessarie per esprimersi e performare nel mondo lavorativo.Nel Curriculum Vitae, inoltre, lo stage ha un peso di gran lunga superiore al voto di laurea, guadagnando così un duplice valore, quello di esperienza formativa e lavorativa al tempo stesso.
La business school Radar Academy, nell’offrire una formazione specialistica in presenza, su 10 sedi fisiche in Italia, e online, ha pensato di inserire all’interno dei percorsi formativi anche un’esperienza di stage garantita e retribuita. Grazie al supporto delle Career Coach, infatti, gli Allievi Radar possono accedere alle migliori opportunità di ingresso in azienda che, sempre più spesso, avviene prima della conclusione della fase d’aula.
Con un tasso di placement a un anno dal Master pari al 100%, come testimoniato anche dagli Allievi, regalare per Natale un percorso formativo con stage della business school Radar Academy significa donare all’altra persona le chiavi per aprire la grande porta delle possibilità.
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