Raffaello Castellano (535)
Un volto dall’espressione ironica ci osserva dalla copertina di maggio del nostro magazine. L’opera è un autoritratto fotografico realizzato dall’artista Dario Agrimi, un’iscrizione apposta sulla fronte recita: “Scemo chi legge” e conferma la sensazione di profonda ironia che l’opera pare ispirarci.
Ma cosa c’entra questo sardonico autoritratto con William Shakespeare, a 400 anni dalla sua scomparsa e con il tema del nostro magazine?
Apparentemente niente, ma se è vero, come ha detto Karl Kraus, che “è artista soltanto chi sa fare della soluzione un enigma”, dovremmo chiederci qual è la cifra segreta che si nasconde nell’intervento del nostro artista, qual è la chiave che ci permetterà di risolvere il rebus che egli ci propone, qual è il significato profondo che serpeggia nell’affermazione così intelligibile scritta sulla sua fronte?
La soluzione al rebus, probabilmente, siamo noi, noi umani che continuamente ci interroghiamo sul da farsi, incessantemente ci poniamo dei dubbi, costantemente ci arrabattiamo tra il subire ed il reagire. In questo siamo tutti personaggi shakespeariani, siamo Macbeth, tormentati dalla brama di potere e dai rimorsi della
coscienza; siamo Amleto, lacerati dal dubbio di credere o non credere ai fantasmi del nostro passato; siamo Shylock, del Mercante di Venezia, corrosi dalla vendetta e pieni di rancore verso i nostri aguzzini.
Come ha giustamente rilevato il critico Roberto Lacarbonara: «Quando Amleto si strugge nella scelta tra agire e non agire, tra sopravvivenza e morte, al tempo stesso egli afferma la supremazia del dubbio sulla quieta e indiscussa transitorietà del vivere. Esistere vuol dire primariamente interrogare, mettere in questione l’inerzia del giorno e raggiungere la piena consapevolezza delle cose. Ecco che la domanda si trasforma nella scelta tra conoscere e ignorare.
La conoscenza è un atto sofferto che scardina la mediocrità; conoscere significa scegliere (la scelta di morire quale atto amletico supremo) ed è l’unica salvezza, l’unica via di uscita da intraprendere col coraggio di sfidare l’ignoto e le proprie paure.
“Scemo chi legge”, dunque. Beato chi ignora, chi tollera e rinuncia, chi ha smesso di reagire e domandare.»
L’opera di Dario Agrimi, allora, è una sorta di specchio nel quale si riflettono tutte le angosce, tutti i dubbi, tutte le certezze, ma pure tutte le possibilità di cui come “esseri umani” siamo latori, messaggeri ma pure destinatari. L’artista ci ricorda che la scelta, le scelte, la capacità stessa di scegliere è forse la caratteristica che più di tutte ci rende umani.
Classe 1980, nato nella città abruzzese di Atri ma residente a Trani, dove vive ed opera, la sua ascesa nel campo dell’arte contemporanea prosegue incessantemente dal 2001. Eclettico, visionario, sperimentatore instancabile e rigoroso, si muove con estrema naturalezza fra varie tecniche e differenti media: pittura, fotografia, video, scultura, installazione e performance.
Negli anni sperimenta anche tecniche estreme ed originalissime, di “frontiera”, verrebbe da dire, come i suoi quadri fatti con i peli ed i capelli, quelli fatti con le impronte digitali e la tassidermia, tecnica che ultimamente l’artista predilige ed applica con grande ironia, realizzando opere dagli effetti parodistici.
Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali in gallerie ed istituzioni di varie città, in Italia e all’estero. Fra tutte ricordiamo la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia – Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea e la sua recente personale al Museo Pino Pascali.
Negli ultimi mesi è stato impegnato in diverse fiere internazionali d’arte contemporanea in Europa ed in diversi premi internazionali, come il Premio Arte Laguna ed il Premio Celeste Taboo.
Mostre recenti:
Personali
2016 SET UP, international fair of contemporary art, Bologna, Italy;
2015 LIMBO, Nuvole Arte, Benevento (BN), Italy;
2014 DUEL,Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA), Italy;
2012 DISTOPIE. SOCIETA’ FRAGILE,Gallery26CC, Roma, Italy;
2012 UP75° Pitti Bimbo, Exhibition stand Guru Gang, Firenze, Italy.
Collettive
2016
NUTRIMENTI, Palazzo Pantaleo, Taranto, Italy;
BLUPROJECT FOUNDATION, international exibition, Barcelona, Esapa;
PREMIO ARTE LAGUNA, international exibition, Venezia, Italy;
AFFORDABLE, international fair of contemporary art, Milano, Italy;
SET UP, international fair of contemporary art,Bologna.
2015
CONTEMPORARY ISTAMBUL, international fair of contemporary art, Istambul, Turkey;
BIENNALE DI PENNE, Museum of modern and contemporary art of Penne, Italy;
THE OTHERS, international fair of contemporary art, Torino, Italy;
SWAB, international fair of contemporary art in Barcelona, Barcelona, Espana;
SYNTHESIS,Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA), Italy;
ART FOR CIVIL SOCIETY DIALOGUE, CaferSadikAbalioglu, Egitim Ve KulturVakfi, Denizli, Turkey;
ART STAYS, Thirteenth Festival Of Corntemporary Art Ptuj 2015, Ptuj, Slovenia;
IN NOMINE SANCTI, Art&Ars Gallery, Galatina (LE), Italy;
GNOSIS, Palazzo Ulmo , Taranto, Italy.