David Bowie, viaggio tra le pellicole che hanno visto protagonista il Duca Bianco

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Simona De Bartolomeo (108)

 

 

 

David Bowie_Man Who Fell to EarthUn anno fa (10 gennaio 2016) scompare l’indimenticabile artista britannico David Bowie, portando via con sé tutto quello che ha rappresentato a livello mondiale nel mondo della musica e non solo. Definire il Duca Bianco, così era soprannominato, solo una leggenda della musica, è riduttivo, Bowie è stato e sempre resterà, simbolo di un’epoca di rivolta e cambiamento, un’icona del costume, della moda ed anche un’importante figura nell’ambito cinematografico, non solo per le colonne sonore, ma anche come attore. In un luogo di magia e sogni come il mondo del cinema, una persona eccentrica, anticonformista e follemente creativa come lui non poteva certo mancare. Così Bowie, che avrebbe compiuto 70 anni lo scorso 8 gennaio, non si limita a fare storia solo nella musica, ma diventa divo recitando anche in molte pellicole, alcune divenute cult, trasformandosi sempre in qualcosa di diverso. Tralasciando i documentari musicali cui ha preso parte interpretando se stesso, come il documentario del 1988 “Imagine: John Lennon” di Andrew Solt, dedicato al musicista John Lennon, e i documentari che gli sono stati dedicati per cercare di racchiudere, raccontare e tramandare tutta la sua vasta carriera, Bowie partecipa a numerosi film (scrivendone di alcuni anche la colonna sonora), sfoggiando interpretazioni degne di un attore navigato.

La pellicola del suo esordio è il film di fantascienza “L’uomo che cadde sulla Terra” del 1976, del regista Nicolas Roeg, dove Bowie è un extraterrestre venuto sulla Terra per cercare di salvare il suo pianeta dalla siccità. Il film è totalmente incentrato sulla forza visiva che Bowie possiede, anche grazie alla sua fisicità, perfetto per interpretare un alieno costretto ad assumere sembianze umane. Nel 1979 vediamo recitare Bowie nel film “Gigolò” del regista David Hemmings, dove intepreta un ex ufficiale tedesco che, tornato a Berlino, non riesce a trovare un’occupazione e comincia a lavorare come gigolò. Nel film c’è anche Marlene Dietrich nella sua ultima apparizione cinematografica.
In “Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” (1981) del regista tedesco Uli Edel, Bowie interpreta se stesso e la colonna sonora è composta interamente da sue canzoni, registrate tra il 1975 e il 1978, anni in cui è ambientato il film. Del 1983 la sua partecipazione, accanto al musicista Ryuichi Sakamoto (che ha composto la colonna sonora), al famoso film “Furyo” (titolo originale “Merry Christmas, Mr.Lawrence”), del regista giapponese Nagisa Oshima, che narra il tema della sopraffazione dell’uomo sull’uomo durante la guerra. Sempre nel 1983 Bowie partecipa al film “Miriam si sveglia a mezzanotte” del regista Tony Scott e nel 1986 al film “Absolute Beginners” (titolo di una sua canzone) del regista Julien Temple.

Nel 1986 prende parte come protagonista ad un film decisamente più fortunato: “Labyrinth – Dove tutto è possibile” diretto da Jim Henson (creatore dei Muppets); Bowie qui è Jareth, il re dei Goblin, che rapisce il fratellino dell’adolescente Sarah, costringendola a superare un labirinto popolato da strane creature, per poterlo salvare. Il film è col tempo diventato un cult e rappresenta uno dei film più famosi di Bowie, grazie alle canzoni che canta nel film, una su tutte “Magic Dance”, e al bellissimo personaggio che interpreta. Nel 1988 recita in “L’ultima tentazione di Cristo” di
Martin Scorsese e in “U.H.F. i videoidioti” di Jay Levey.

David Bowie nel 1992 prende parte al film “Fuoco cammina con me”, di David Lynch, prequel della serie di culto “I segreti di Twin Peaks” e tratto in parte dal romanzo “Il diario segreto di Laura Palmer”. Nel 1996 ci regala un’esemplare interpretazione dell’artista pop Andy Warhol (a cui ha dedicato anche una canzone), nel biopic “Basquiat” del regista Julian Schnabel, dedicato alla vita dell’artista Jean-Michel Basquiat. C’è anche un film italiano nella carriera del Duca Bianco, non paragonabile alla maggior parte dei film citati finora, è “Il mio West” (1998) di Giovanni Veronesi, con Leonardo Pieraccioni e Harvey Keitel. Per fortuna nel 2006 arriva il visionario regista Christopher Nolan, che chiede all’artista di interpretare l’inventore Nikola Tesla, nel capolavoro “The Prestige”, accanto a Christian Bale e Hugh Jackman. Nolan racconta di aver pensato a Bowie per il personaggio di Tesla, perché entrambi sono uomini dalle menti brillanti e geniali, sempre proiettati nel futuro.

La carriera cinematografica di Bowie si chiude nel 2009 con la pellicola “Bandslam – High School Band” del regista Todd Graff, film su un gruppo di adolescenti che fonda una band e cerca di realizzare il suo sogno attraverso la passione per la musica. In questo film, ricco di riferimenti e citazioni alla musica della fine degli anni settanta, David Bowie interpreta se stesso, regalandoci, così, un’ultima speciale performance cinematografica. Ad un anno dalla sua scomparsa, e pensando a tutti gli artisti persi nel 2016, non possiamo che augurarci, non solo che il 2017 sia un anno più fortunato, ma anche che presto possano nascere numerose nuove stelle, capaci di brillare per tantissimi anni, regalandoci emozioni che durano per sempre e sopravvivono anche alla loro esistenza, proprio come David “Starman” Bowie.

 

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