“…è Natale, è Natale, si può fare di più… è Natale, è Natale, si può amare di più… è Natale, è Natale, si può fare di più, per noi… A Natale puoi…”.
Immagino che, come sia stato automatico per me, avrete letto queste parole (nel mio caso scritte) canticchiandole e cercando magari anche di riprodurre la melodia e la voce della bambina della pubblicità della Bauli.
Ahimè l’effetto non è stato proprio il medesimo. Spero a voi sia andata meglio.
Ecco, se una pubblicità, un jingle o un claim, riescono a raggiungere questo grado di pervasività e di familiarità, allora vuol dire che ha assolutamente raggiunto il proprio scopo.
Non c’è niente da fare. Quando ascolto questo motivetto per me è Natale.
Riuscire a far coincidere e a ricondurre un prodotto e/o un brand ad un evento come il Natale (per non dire proprio l’Evento per eccellenza) è quanto di meglio si possa chiedere ad un messaggio pubblicitario. Il jingle della Bauli è riuscito a fare qualcosa di incredibile: diventare un fenomeno di massa. O, per usare un termine più 2.0, è riuscito a diventare virale.
Il jingle ovviamente non è stato l’unico elemento capace di generare questa sensazione di vicinanza con il consumatore. Il giusto mix tra storytelling (importantissimo e rinnovato negli anni), costruzione del messaggio e canali di diffusione (offline e online), ha fatto il resto.
Questo numero di Smart Marketing – “Il Natale che verrà” – è quindi dedicato proprio allo studio e alla ricerca di quelle campagne di comunicazione e marketing che maggiormente si sono distinte nel promuovere prodotti e servizi in questo particolare momento dell’anno: Natale!
Troverete spunti, case history e riflessioni, che vi permetteranno di analizzare più da vicino i fenomeni che hanno avuto maggiore presa e successo.
Fateci sapere se ce ne siamo dimenticati qualcuno, il prossimo anno rimedieremo sicuramente ;).
Buona lettura e buon Natale.
Ivan Zorico