Alla scoperta dei beni culturali con le visite virtuali

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Jessica Palese (23)

 

 

 

 

HermitageIl patrimonio culturale è l’inestimabile ricchezza e l’indelebile memoria di un popolo, un luogo e un tempo. Quale testimonianza artistica di storia, civiltà e cultura racchiude in sé il fascino e la forza del passato. Nel mondo ipertecnologico in cui viviamo, anche i beni culturali sono stati pacificamente travolti dalla realtà digitale. Dai beacon alle Invasioni Digitali, sono tanti i virtuosi esempi di applicazione della tecnologia al servizio dell’arte, che possano  rendere più user-friendly una visita museale o che siano nati con l’intenzione di proteggere il patrimonio artistico. La tecnologia è dunque una via per la salvaguardia, lo sviluppo e l’approfondimento del concetto artistico. Era il 1° febbraio 2011 quando Mountain View lanciava il suo Google Art Project, una raccolta ed una visita delle più importanti opere d’arte esposte in vari musei in tutto il mondo. Una rivoluzione tecnologica e culturale che portava l’arte in casa di chi non poteva permettersi di girare il mondo o di chi vi accedeva per semplice curiosità. Grazie ad un media digitale diventava dunque possibile visitare luoghi lontani del mondo ammirando dipinti e sculture. Attraverso la fruizione virtuale dell’arte accresceva il desiderio di passeggiare tra le sale dei Musei Vaticani, del Museo del Louvre, della National Gallery.Cappella Sistina

A distanza di qualche anno, un’evoluzione ancora più emozionante di questi viaggi artistici virtuali è oggi rappresentata dalla rivoluzionaria rassegna “La Grande Arte al Cinema”. Si tratta di un’inedita serie di eventi cinematografici che grazie alla tecnologia del cinema digitale consentono di ammirare in contemporanea mondiale la ricchezza dell’arte e dei luoghi che ne sono custodi. L’iniziativa, sbarcata nei cinema ad ottobre 2014, nella scorsa stagione ha portato decine di capolavori della storia dell’arte in più di mille sale cinematografiche di tutto il mondo. L’esordio è avvenuto lo scorso ottobre con la storia affascinante e misteriosa del Museo dell’Hermitage, che proprio nel 2014 celebrava il suo 250esimo anniversario. E’ proseguita il 4 novembre con la maestosità dei Musei Vaticani in 3D ed il 9 dicembre con i “dipinti con le forbici” di Matisse.

MuseoNel 2015, il 13 gennaio è stata la volta de “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer  e il 10 febbraio è stata trasmessa la grandiosa retrospettiva su Rembrandt. Grande attesa per l’appuntamento del 14 aprile dedicato a Vincent Van Gogh a 125 anni dalla sua morte. A chiudere la rassegna, sarà la poesia dell’arte degli Impressionisti, il 26 maggio. Dei veri e propri tour cinematografici ed artistici, firmati dalle più importanti produzioni internazionali. Guidano gli spettatori alla scoperta di artisti, dipinti e spazi museali e consentono alla platea di sentirsi protagonisti di quei luoghi, di fronte a quelle opere. Si possono osservare quadri e sculture nel dettaglio, ascoltare il racconto degli organizzatori, entrare nelle segrete stanze e negli spazi in genere inaccessibili. La tecnologia, insomma, è uno strumento importante per il marketing culturale, in grado di rendere maggiormente fruibile il patrimonio artistico, accrescendo le esperienze di visita reale e virtuale. Si rivela essere un prezioso alleato dell’operatore culturale per la guida del pubblico alla scoperta dei tesori della storia e della civiltà.

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