Chi lavora sul web e si occupa di comunicazione culturale sa che la promozione dell’arte, oggi, passa anche e soprattutto attraverso la rete.
Comunicare l’arte oggi è una sfida per i social media manager di musei e fondazioni, che possono utilizzare il web per dar vita a percorsi di fruizione personalizzati.
Certamente rimane il ruolo fondamentale delle digital PR nella presentazione di mostre, vernissage e altri appuntamenti artistici, ma oggi vogliamo analizzare come proprio i social media siano sempre più strumenti della diffusione dell’arte e della cultura, soprattutto tra i più giovani sempre chini sugli smartphone o collegati al web tramite tablet e PC.
Utilizzare i social media per dar voce alla cultura
Sui social media le persone amano trovarsi a chiacchierare e discutere assieme di interessi comuni e il web 3.0 rappresenta in tal senso una grande opportunità per tutti coloro che si occupano di cultura. Internet diventa quindi il luogo ideale per lo scambio delle conoscenze ed è per questo che i social media dovrebbero oggi essere parte integrante delle strategie di marketing culturale di musei e fondazioni. Sono infatti proprio i social media lo strumento fondamentale per interagire con il target.Social Media Manager nei musei: una strategia fatta di ascolto e dialogo
Il significato di ascolto per i social media manager è profilare le conversazioni grazie a strumenti sempre più precisi che raccolgono le tendenze nei vari network suddividendole per interessi e argomenti di discussione. Un approccio efficace che permette la creazione di contenuti ad hoc, personalizzati sulla base delle esigenze dei diversi pubblici. L’obiettivo del social media manager è infatti quello di generare il giusto grado di curiosità su eventi, artisti, mostre e più in generale sulla ricchezza del patrimonio culturale italiano.
Solo in questo modo si darà vita a un meccanismo fatto di confronto e scambio di valore, elementi essenziali per raggiungere obiettivo soddisfacenti nel medio-lungo periodo. Come raggiungere questo obiettivo? Realizzando post che invitano e stimolano il confronto, il che dal punto di vista pratico si traduce in condivisione di domande, dubbi e riflessioni. Il consiglio in più è quindi andare oltre alla mera promozione, abbandonare l’autoreferenzialità in quanto la diffusione della cultura richiede ascolto e dialogo.
Strategie di social media marketing per la cultura
Ecco quindi alcuni suggerimenti operativi per chi si occupa di social media marketing nel settore della cultura.
Il primo consiglio è quello di scegliere con cura il social network a cui dedicarsi in quando ogni bene culturale (museo, fondazione, vernissage, mostra personale) ha il canale più adatto a comunicare.
Pianificate poi le vostre attività nel breve, medio e lungo periodo definendo obiettivi misurabili e tangibili per monitorare le conversioni, anche quelle che non sono di natura finanziaria.
Infine monitorate sempre la vostra attività sulla base dei dati che avere a disposizione, aiutandovi magari con rappresentazioni grafiche come tabelle o schemi per leggere con chiarezza e precisione anche i minimi dettagli. Sviluppare poi ogni singola attività nel tempo, in quanto il social media manager di successo è estremamente flessibile e ha la capacità di monitorare e correggere in corso d’opera la strategia, facendo crescere il progetto di comunicazione culturale nel tempo.
In conclusione ricordatevi che i social media sono strumenti che nascono per le persone e si alimentano di interazione per cui vanno presidiati in tempo reale, con risposte tempestive e disponibilità al confronto. Non importa se state parlando a nome di un ente o un’istituzione in quanto la necessità dell’utente sul web, e sui social media in particolare, è trovare dall’altra parte individui con cui interagire.