Contenuto sponsorizzato – Un’occupazione precaria e tardiva è ciò che sembra caratterizzare il mondo della Generazione Z. I segnali di tale tendenza sono riscontrabili nella necessità di restare a vivere con i genitori, anche dopo aver compiuto i 30 anni di età, o nella scelta di rimandare l’acquisto di una casa e il concepimento dei figli.
L’Italia ultima in Europa per occupazione dei neolaureati
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat e riportati dall’Ansa, infatti, in Italia solo il 67,5% dei giovani laureati, di età tra i 20 e 34 anni, trova un impiego entro tre anni dal conseguimento del titolo di studio, contro l’83,5% dei neolaureati europei.
Davanti a un tale scenario diventa fondamentale comprenderne le cause, a partire dalle esigenze di enti, aziende e imprese.
Il mercato del lavoro premia chi inizia a lavorare prima
Se da una parte è vero, come dichiarato dal rapporto Eurostat, che coloro che possiedono una laurea hanno maggiori possibilità di trovare lavoro rispetto ai diplomati, dall’altra è importante considerare anche un altro valore, ovvero quello relativo a coloro che conseguono la laurea senza andare fuori corso.
Gli studenti che si laureano entro i tempi stabiliti in Italia, secondo i dati rilasciati da Almalaurea nel 2023, raggiungono oggi il 62,5%, un dato in crescita se rapportato a quanto accadeva nel 2012, dove coloro che portavano a termine gli studi in corso erano soltanto il 40,7%.
Tuttavia, anche da questo punto di vista l’Italia appare carente, poiché la laurea non sembra agevolare di molto l’ingresso nel mondo del lavoro. Ancora una volta è Eurostat a mostrare come nel nostro paese il divario è esiguo: sono, infatti, 69,4% gli ex studenti universitari occupati e 63,9% i diplomati.
Le competenze più richieste dalle aziende per entrare nel mondo del lavoro
Perché è così importante investire in una formazione e rispettare i tempi di realizzazione della stessa? Prima si inizia, prima di acquisiscono quelle abilità, competenze e conoscenze per le quali è necessario sviluppare la capacità di adattamento ai cambiamenti e alle problematiche reali della quotidianità lavorativa. In altre parole, si tratta di misurarsi con situazioni che implicano analisi e gestione di esigenze, problemi, riunioni, soluzioni, successi, fallimenti. Solo in questo modo è possibile maturare quelle competenze tanto richieste dalle aziende e che offrono la possibilità di entrare nel mercato del lavoro. Nello specifico:
- competenze analitiche e relazionali,
- autonomia,
- adattabilità,
- resilienza,
- team working,
- leadership,
- problem solving e decision making.
L’importanza della formazione specialistica per trovare lavoro in Italia
Il nostro Paese, è innegabile, mostra evidenti difficoltà nel far incontrare domande e offerta di lavoro, soprattutto per i neolaureati. Un gap occupazionale che non si verifica negli altri paesi UE, come dimostrato dai dati Eurostat che collocano Malta (95,8%), Paesi Bassi (93,2%) e Germania (91,5%) sul podio dell’occupazione giovanile.
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Con settembre e l’autunno, tutto prende una forte accelerata e le cose lasciate in sospeso tornano a richiedere attenzione. Dagli obiettivi personali a quelli professionali, passando dai progetti e le sfide future.
Ancora una volta ci viene in aiuto il Report AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei Diplomati di master 2023 in Italia. I dati mostrano un quadro generale caratterizzato da tassi di occupazione molto elevati. A un anno dal conseguimento del master, infatti, il tasso di occupazione è complessivamente pari all’86,0%. I laureati, al contrario, hanno bisogno di un tempo più lungo per raggiungere i livelli occupazionali dei diplomati di master.
Inoltre, lo stage svolto durante il master si configura frequentemente come un accesso privilegiato nel mercato del lavoro. Nel complesso il 31,8% dei diplomati di master ha svolto uno stage durante il corso, mentre specifici approfondimenti hanno evidenziato come lo svolgimento di attività di stage o di project work sia associato a livelli occupazionali elevati. Il tasso di occupazione raggiunge, infatti, l’87,1% tra chi ha svolto lo stage durante il master e l’86,8% tra chi ha svolto un project work.
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La business school Radar Academy offre una formazione specialistica in presenza, su 10 sedi fisiche in Italia, e online. L’offerta formativa si fonda su tre fattori determinanti che permettono agli Allievi di diventare veri e propri professionisti, con un approccio proattivo alle sfide del mondo del lavoro. Tutti i Master Radar Academy, infatti, prevedono:
- lezioni dal taglio pratico, grazie alla presenza in aula di Manager provenienti da aziende e multinazionali di successo. In loro compagnia gli Allievi iniziano a familiarizzare fin da subito con le reali dinamiche del mondo del lavoro, attraverso all’analisi di case history ed esempi concreti;
- l’esperienza del Project Work, ovvero un’esercitazione pratica con Pitch conclusivo e contest finale che i Manager assegnano agli Allievi, dando loro la possibilità di mettersi in gioco su esigenze aziendali concrete;
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