Curve nella memoria: gli anniversari del 2019 da ricordare a suon di musica

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“La mia memoria trae fuori i ricordi da un cappello senza che io sappia perché questo e non quello”, recitava Franco Battiato nel testo di una sua celebre canzone, infatti pare che ricordare, andare indietro con la memoria fin dove la mente riesca a spingersi, sembra essere uno dei modi in cui riusciamo a mantenere la nostra identità, anche se i ricordi sono casuali, ma ci sono fatti ed avvenimenti che fanno parte dell’identità collettiva e della storia di ognuno di noi, nonostante non li abbiamo vissuti direttamente.

Questa riflessione è ancor più valida, se è la musica ad ispirare un ricordo, un’emozione o un avvenimento storico; basta poco, una vecchia canzone che passa in radio, per accendere ricordi casuali, ma ancora vivi dentro di noi.

Così proprio mentre il nostro giornale compie 5 anni di frenetica attività, abbiamo pensato di aprire i cassetti della memoria per ricordare insieme pezzi di storia e di vita che ci hanno condotto fin qui, momenti che magari sono stati epocali per qualcuno, ma che qualcun’altro forse non ricorda neanche.

1959: “The Day the Music Died” (Il giorno in cui la musica morì).
1959: “The Day the Music Died” (Il giorno in cui la musica morì).

Ad esempio, il 1959, un anno che qualcuno avrebbe ricordato per l’interpretazione di Marilyn Monroe, protagonista del film “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, ma anche per la prima edizione del concorso canoro, il più ambito negli U.S.A., i Grammy Awards, invece sarà ricordato per “The Day the Music Died” (Il giorno in cui la musica morì).

Il 3 febbraio 1959, infatti, persero la vita in un tragico e fortuito incidente aereo nel Iowa, tre giovanissime icone del rock: Buddy Holly, The Big Bopper e Ritchie Valens.

Questo nefasto evento, però, non ha impedito a capolavori come “Words Of Love”, “Chantilly Lace” e “La Bamba”, di varcare la soglia del tempo e giungere fino a noi.

Dieci anni più tardi, nella calda estate del 1969, Neil Armstrong è il primo uomo a toccare il suolo lunare, un evento vivo nell’immaginario collettivo di chi ha vissuto in diretta televisiva mondiale quel momento, ma anche nell’immaginario di tutti coloro i quali non erano ancora nati, così come è ancora vivido il ricordo irripetibile del Festival di Woodstock.

1969: Festival di Woodstock.
1969: Festival di Woodstock.

“3 Days of Peace & Rock Music”, tre giorni di pace e musica rock, un messaggio talmente forte e travolgente, da rompere la quiete della tranquilla cittadina di provincia per cui era stata pensata “la Fiera della Musica e delle Arti di Woodstock”, tanto da attirare oltre 400.000 persone, in gran parte giovani.

Il 1979, invece, sarà l’anno ricordato per l’ascesa di due donne alle più alte cariche dello Stato. Margaret Thatcher diventa la prima donna a essere nominata Primo Ministro nel Regno Unito quasi contemporaneamente, in Italia, Nilde Iotti viene nominata anch’essa per la prima volta, Presidente della Camera dei Deputati, ma questo è anche l’anno in cui la musica diventa fruibile in qualsiasi posto, grazie ad un piccolo apparecchio portatile, inventato dalla Sony.

1979: Il Walkman della Sony.
1979: Il Walkman della Sony.

Il Walkman, lettore portatile di musicassette rivoluzionerà per sempre il modo di fruire della musica che, da questo momento in poi, scandirà ed accompagnerà la vita di tutti, così come “The Wall”, il concept album dei Pink Floyd, resterà per sempre una pietra miliare del rock.

Il successo planetario della band britannica, culminò nel 1989 con un concerto a Venezia, unico nella storia e “Another brick in the wall” proprio in quell’anno, verrà associata ad un altro evento epocale, la caduta del muro di Berlino, nonostante nella canzone non se ne faccia mai riferimento esplicito.

Soltanto dieci anni dopo la caduta del muro e la fine della guerra fredda, il 1° gennaio 1999, gli europei assistono alla nascita della moneta unica, l’Euro, che cambierà radicalmente la politica economica dei singoli Stati e gli scambi commerciali con il mondo, mentre l’Italia, perdeva uno dei più grandi poeti e musicisti del suo paese, Fabrizio De Andrè, stroncato da un tumore l’11 gennaio.

Una perdita talmente tanto dolorosa, da non essere ancora superata; De Andrè, il cantautore degli ultimi, è vivo nei cuori degli italiani che ogni anno, il giorno dell’anniversario, si radunano spontaneamente nelle piazze per ricordarlo cantando le sue canzoni.

1999: Nacita dell'EURO.
1999: Nacita dell’EURO.

Il 2009 consacrerà il primo Presidente afroamericano della storia, Barack Obama, mentre l’Italia piangerà le vittime del terremoto dell’Aquila, un avvenimento che segnerà profondamente il nostro paese.

La reazione al terremoto, sarà un collettivo di “Artisti Uniti per l’Abruzzo” che inciderà un singolo “Domani 21.04.2009”, cover di un brano di Mauro Pagani, che devolverà in beneficenza circa un milione di euro per la ricostruzione e la salvaguardia delle opere d’arte.

2009: Artisti Uniti per l’Abruzzo.
2009: Artisti Uniti per l’Abruzzo.

Intanto, ascoltando canzoni e ricordi, siamo arrivati al 2019, l’anno in cui i lavori per la ricostruzione del terremoto dell’Aquila non sono ancora stati terminati e urgono più che mai; l’anno in cui, “commemorare” deve significare anche “ricostruire”, rimettere insieme quei pezzi di storia sparpagliati, ridare un senso agli avvenimenti, nuova vita alle cose, non dimenticare le vittime.

Chissà se quest’anno ci regalerà pezzi di canzoni intramontabili “angoli del presente che fortunatamente diventeranno curve nella memoria, quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente, ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria”, come questo capolavoro di Francesco De Gregori del 1992.

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