E’ passato un anno circa da quando lo spot del Buondì Motta faceva parlare di sé. La storia vedeva sterminata una famiglia intera (compresa di postino) da un meteorite, caduto come punizione per non aver creduto all’esistenza di una merendina che coniughi leggerezza e golosità. Da quel momento schiere di consumatori si scatenano perché indignati dal vedere cotanta “violenza” in uno spot per merendine: prima la mamma, poi il papà, poi il postino, tutti morti davanti a una bambina (sorridente, per giunta). Sicuramente a nulla sarà servito cercare di spiegare l’ironia della pubblicità, realizzata, peraltro, da una delle più importanti agenzie pubblicitarie al mondo, la Saatchi & Saatchi; inutile sarà stato il tentativo di dimostrare che altra è la violenza che i bambini guardano e assimilano ogni giorno dalla televisione e dai videogiochi.
L’azienda milanese, allora, rincara la dose e ci serve un finale epico, come ultimo episodio della saga dell’asteroide. Un’ultima possibilità per convincere il consumatore offeso? Una provocazione? Non lo sappiamo, ma sappiamo che il risultato è esilarante, pieno di ironia, intelligenza e leggerezza, insomma, da fine del mondo.
Ma veniamo ad oggi.
Pensavamo che ormai fosse tutto concluso, invece, c’è ancora qualcosa da dire. La nostra famiglia, forse la stessa sterminata (con aggiunta di fratello), forse un’altra, si sveglia, ma non è il solito nucleo familiare allegro e sorridente (stile Mulino Bianco di una volta), bensì una famiglia di zombie, che ha finito le merendine.
Chi appena sveglio, infatti, non si sente un morto vivente: prima del caffè, prima di connettere, prima di accettare che sia lunedì, prima del Buondì. Il claim recita:
“Buondì Motta. La colazione golosa e leggera che può rimetterti al mondo”.
Staremo a vedere, allora, come proseguirà la saga più divertente e golosa del momento.