Da tempo l’industria del turismo ha compreso l’importanza della digital transformation, un concetto che è entrato prepotentemente nelle vite di ognuno di noi spinto anche dalla pandemia da COVID-19. Oggi si sono affermati e consolidati nuovi modi e comportamenti nel vivere il viaggio con prenotazioni online, comunicazione digitale con agenzie e tour operator, soluzioni contactless e altro ancora.
Tutto questo ha portato le aziende a doversi riorganizzare trasformando il lavoro in presenza in smart working e abbracciando l’innovazione portata dalla digital tranffsformation. In primo luogo si sono adottati nuovi strumenti e tool IT, in secondo luogo si è lavorato per aumentare la produttività in azienda attraverso la formazione del personale.
Cosa si intende per digital transformation nel turismo
Il turismo digitale comprende la tecnologia usata per permettere alla persona la fruizione di una esperienza di viaggio e oggi è trasversale alla digital trasormation, che è il driver a cui guardare nei prossimi anni. Le aziende che usano la digital transformation nel turismo possono:
- Offrire esperienze che soddisfano i viaggiatori nelle loro preferenze di comunicazione, acquisto e fruizione tramite mezzi digitali;
- Accelerare la digitalizzazione dei prodotti e dei servizi, rendendo più agevole la loro promozione, distribuzione e vendita;
- Aumentare l’opportunità delle aziende turistiche di adattarsi a dei modelli di business ibridi, alla domanda in costante cambiamento e a un nuovo panorama competitivo;
- Assistere con analisi e previsioni l’operatività aziendale, fornendo nuovi insight sulle strategie e favorire il decision making;
- Gestire un’attività in maniera più efficiente e redditizia, per fare di più con meno, riducendo i costi, e trovare nuove fonti di guadagno;
- Stare al passo con i competitor e mitigare i cambiamenti strutturali dell’ambiente economico e geopolitico, che quasi sempre non si possono prevedere e influenzare.
Le 2 fasi della digital transformation nel turismo
La tecnologia digitale può essere usata nel turismo in 2 modi:
- Fase di pre-booking: una ricerca di Nielsen ha rilevato che il 70% delle persone viene ispirata da contenuti online e dalle recensioni di altri utenti, considerate più obiettive e affidabili rispetto ad altre fonti. In un senso Internet ha assunto quel ruolo di passaparola che un tempo avveniva solo verbalmente tra amici e conoscenti.
- Fase di booking per prenotare: nel 2021 le prenotazioni online hanno visto un aumento del 15% rispetto ai livelli Pre-COVID.
A cambiare è stato anche il modo di vivere l’esperienza di viaggio, che viene raccontato sui social media dal 74% dei viaggiatori, in molti casi in tempo reale. Obiettivo è raccontare l’esperienza turistica in modo unico e memorabile. La customer experience continua così oltre il viaggio e assume i contorni di un Neverending Tourism. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, “con questo approccio, il 42% delle strutture ricettive ha iniziato a offrire ai propri clienti l’acquisto di prodotti enogastronomici o di artigianato, anche tramite un e-commerce (8%)”.
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Mai come in questo periodo, per via della campagna “Open to Meraviglia”, si sente parlare di marketing e turismo. E, quest’ultimo, è certamente uno di quei settori che ha maggiormente subito gli effetti della pandemia e che rappresenta un asset molto importante per il nostro Paese.
In conclusione, chi oggi lavora nel settore del turismo non può fare a meno delle strategie digitali per imprese turistiche, della creazione di contenuti per il web marketing e della gestione dei profili social. Perché a rendere più bello il viaggio c’è sempre la possibilità di condividere foto e racconti con amici e parenti vicini e lontani.
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