“E guardo il mondo da un oblò”: a 53 anni dal primo allunaggio, le canzoni italiane ispirate dalla luna.

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“E guardo il mondo da un oblò”: a 53 anni dal primo allunaggio, le canzoni italiane ispirate dalla luna.

Il 20 luglio 1969 l’Apollo 11 atterra sulla luna e l’astronauta Neil Armstrong può mettere piede sul suolo lunare.

L’uomo ha sempre guardato al pallido astro come a qualcosa di lontano, ma quel “piccolo passo per l’uomo ma un grande passo per l’umanità” cambia la visione ed il concetto di distanza, ad un tratto tutto sembra più vicino, più raggiungibile, e l’umanità si lancia alla conquista dello Spazio.

Nel corso dei secoli, l’uomo ha sempre osservato il cielo, lasciandosi affascinare da quell’astro, che muta come le sue fasi, ed in certi giorni pare avvicinarsi per poi subito mostrarsi più lontano, ma soprattutto si è sempre chiesto cosa nascondesse il suo lato in ombra, la parte oscura che non ci mostra.

Moltissime sono le canzoni italiane dedicate alla Luna in tutti i tempi ed in tutti i generi, dalla lirica alla canzone napoletana, passando dalla musica leggera e all’indie, ma sicuramente alcune, più di altre, fanno parte della nostra cultura pop.

Chi per una volta non ha cantato il celeberrimo brano “Luna” di Gianni Togni? E chi non si è scatenato in pista con “Tintarella di luna” di Mina?

O magari, ogni tanto, si è sentito escluso, emarginato o non accettato come la luna protagonista di “E la luna bussò” interpretata da Loredana Bertè e come Caparezza in “Vengo dalla Luna”, oppure ha patito la solitudine come in “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso.

Nel brano “Spunta la luna dal monte”, interpretato da Pierangelo Bertoli e dai Tazenda, invece, la luna rappresenta l’immagine evocativa di un paesaggio sardo che il cantautore e la band utilizzano per accendere i riflettori sugli ultimi, disperati abitanti di quel paesaggio tanto bello quanto povero.

Tralasciando il filone romantico delle canzoni d’amore ispirate alla luna, segnaliamo “Ora che ti guardo bene” di Gazzelle, una canzone d’amore diversa, come diversa è “Luna araba” del duo Colapesce Dimartino e Carmen Consoli, senza dimenticare “La luna e la gatta” di Takagi&Ketra insieme a Tommaso Paradiso, Jovanotti, Calcutta.

Più fantascientifiche, invece, sono la canzone di Cesare Cremonini “Il primo bacio sulla luna” e “Noi due sulla luna”, bravo strumentale de La Municipàl; entrambe evocano un viaggio forse senza ritorno.

Chiudiamo la nostra playlist di brani ispirati al nostro satellite naturale con la visionaria canzone di Lucia Dalla “L’ultima luna”: Il brano descrive una sorta di scenario apocalittico che inizia con la settima luna, quasi la normalità che poi tende a diventare sempre più cupa e paradossale; in questo contesto vengono messe a nudo tutte le miserie umane e le contraddizioni della nostra esistenza, ma quando pare che non ci sia più nulla da fare, ecco l’ultima luna, quella che riesce a vedere solo un bambino, quell’uomo del futuro che la afferra e vola via.

“L’uomo del futuro” rappresenta la speranza che abbraccia il cambiamento per elevarsi ad esistenza migliore, senza miserie umane, odio ed orrore, come forse pensò chi assistette a quel primo passo dell’uomo sulla luna in quel 1969 che cambiò la storia del genere umano.

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