Si è svolta il 6 luglio, presso il Museo MAXXI di Roma, la cerimonia dei Nastri d’Argento, il premio del cinema italiano assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI), un’edizione all’insegna del ricordo del grande maestro compositore e musicista Ennio Morricone, scomparso lo stesso giorno.
Molti artisti presenti hanno dedicato un pensiero all’icona della musica da film, che ha lasciato nel mondo colonne sonore di sconfinata bellezza e che ha permesso al nostro paese di avere numerosi importanti riconoscimenti.
Ci aspettavamo una cerimonia nel rispetto delle norme di sicurezza e così è stato, non ci aspettavamo però una cerimonia molto poco coinvolgente: il periodo non è dei migliori e la ripresa è difficile, ma proprio per questo motivo, quel che era possibile fare si sarebbe dovuto fare con molto più trasporto ed emozione. Paradossalmente la cerimonia dei David di Donatello dell’8 maggio scorso, svolta in piena pandemia e alla presenza del solo presentatore, si è rivelata essere molto più sentita e brillante. Scenografia e musica quasi inesistenti, sembrava tutto molto improvvisato e preparato con superficialità; fuori luogo sarebbero stati sicuramente i lustrini delle scorse edizioni, ma dell’emozione avevamo davvero bisogno e qualche piccola attenzione in più avrebbe decisamente aiutato. La situazione è stata aggravata dallo spoiler già dalla mattina di tutti i vincitori, su numerose testate giornalistiche e su profili social, che sicuramente ha smontato il brivido dell’attesa, rendendo ancor più piatta la serata.
Mettendo da parte la cerimonia in sé, per fortuna ci hanno pensato i vincitori e il valore delle opere a trasmetterci l’arte e la bellezza che tanto serve al nostro paese in un momento decisivo come questo.
Di seguito i vincitori:
Miglior film
Favolacce
Migliore regia
Matteo Garrone – Pinocchio
Miglior regista esordiente
Marco D’Amore – L’Immortale
Miglior commedia
Figli di Giuseppe Bonito
Miglior produttore
Agostino, Giuseppe e Mariagrazia Saccà – Favolacce e Hammamet
Miglior attore protagonista
Pierfrancesco Favino – Hammamet
Miglior attrice protagonista
Jasmine Trinca – La Dea Fortuna
Miglior attore non protagonista
Roberto Benigni – Pinocchio
Miglior attrice non protagonista
Valeria Golino – 5 è il numero perfetto, Ritratto della giovane in fiamme
Miglior attore di commedia
Valerio Mastandrea – Figli
Miglior attrice di commedia
Paola Cortellesi – Figli
Miglior soggetto
Il Signor Diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati
Miglior sceneggiatura
Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo
Migliore fotografia
Paolo Carnera – Favolacce
Migliore scenografia
Dimitri Capuani – Pinocchio
Miglior montaggio
Marco Spoletini – Pinocchio, Villetta con ospiti
Migliori costumi
Massimo Cantini Parrini – Pinocchio, Favolacce
Miglior sonoro
Maricetta Lombardo – Pinocchio
Migliore colonna sonora (ex aequo)
Brunori Sas – Odio l’estate
Pasquale Catalano – La Dea Fortuna
Miglior canzone originale
Che vita meravigliosa di Diodato – La Dea Fortuna
Oltre a questi, una lunga lista di premi speciali, assegnati dal Direttivo con il Consiglio Nazionale:
Film dell’anno a “Volevo nascondermi” del regista Giorgio Diritti; Nastro alla carriera all’attore Toni Servillo; Nastro europeo al regista Pedro Almodovar per il film “Dolor y Gloria”; Nastro d’oro al direttore della fotografia Vittorio Storaro per “Un giorno di pioggia a New York”; Premio speciale a “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” del regista e illustratore Lorenzo Mattotti; Nastro della legalità al film “Aspromonte” di Mimmo Calopresti; Miglior casting director a Davide Zurolo per “L’Immortale”; Premi Guglielmo Biraghi all’attore Giulio Pranno per “Tutto il mio folle amore” e Menzione speciale all’attore Federico Ielapi per “Pinocchio”; Premio Graziella Bonacchi all’attrice Barbara Chichiarelli per “Favolacce”; Miglior cameo dell’anno alla scrittrice Barbara Alberti per il ruolo nel film “La Dea Fortuna”; Premio Nino Manfredi all’attore Claudio Santamaria per il ruolo di padre in “Tutto il mio folle amore” e “Gli anni più belli”; Premio Nastri SIAE per la sceneggiatura del film “Buio” ad Emanuela Rossi; Premio Nuovo IMAIE per il doppiaggio a Stefano De Sando, Claudia Catani ed Emanuela Rossi.
Vincitori indiscussi risultano così essere i film “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo e “Pinocchio” di Matteo Garrone, che pare non abbiano però esaltato tutto il pubblico, come magari ha fatto “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, che qui ha trionfato con il Nastro alla Miglior attrice protagonista per Jasmine Trinca, il Miglior cameo, la Miglior colonna sonora e il terzo importante premio dell’anno al cantautore Diodato che, dopo il Festival di Sanremo, si è aggiudicato grazie al brano “Che vita meravigliosa”, anche il David di Donatello ed il Nastro d’Argento come Miglior canzone originale.
Poche sono state le parole durante la serata, dedicate alle maestranze del cinema in estrema difficoltà, agli esercenti e a tutti gli operatori del cinema e del teatro, ma restiamo convinti che, in questa estate strana, il cinema (all’aperto e in sicurezza) possa essere una delle valide alternative per trascorrere il tempo in modo rilassante e costruttivo e per questo motivo speriamo che in Italia si punti sempre più, anche economicamente, su prodotti di qualità, su giovani talenti, sulla sperimentazione e la creatività per poter adoperare il meraviglioso strumento del cinema per creare un futuro sempre più splendente e fruttuoso.