Raffaello Castellano (533)
Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
Oggi ci troviamo immersi in un periodo di crisi, percepita o reale che sia, oramai endogena, che smaterializza le nostre certezze, infrange i nostri sogni, deprime ogni nostra speranza. Tutto ciò su cui posiamo la sguardo sembra allontanarsi da noi, o meglio sembra che siamo noi a prendere le distanze, quasi il congedo, dai fatti della vita che prima, un attimo fa, abbracciavamo nella loro interezza.
Il progresso, tanto agognato dalle generazioni precedenti, ha mostrato l’altra faccia della medaglia, o, per rimanere in tema con un film appena uscito nelle sale, il suo lato oscuro.
Il liberismo, che avrebbe dovuto appunto “liberare” l’uomo dal suo giogo, si è rivelato come il peggiore dei tiranni, costringendoci come schiavi in una prigione, sempre per citare un altro film, “che non ha sbarre, non ha mura, che non ha odore: una prigione per le nostre menti”.