Christian Zorico (162)
Ha conseguito il Master of Quantitative Finance and Risk Management (MAFINRISK) presso l’Università Bocconi nel 2005 dopo essersi laureato in Economia degli Intermediari Finanziari presso la stessa Università. Inizialmente ha svolto attività di ricerca e tutoring per i corsi di Portfolio management e Applied Econometrics presso l’Università Bocconi tenuti dal Professor Andrea Beltratti. In seguito ha avuto modo di consolidare le nozioni tecniche ed applicarle sul campo durante l’esperienza come quantitative analyst e risk manager in un Hedge Fund con strategia macro e successivamente ricoprendo la posizione di gestore di portafoglio e fund manager con mandato flessibile per una banca privata svizzera e un gestore di fondi. L’area di interesse è da sempre il mondo fixed-income e azionario, inseriti nel più ampio approccio di analisi top-down.
Napoli, 28 marzo 2014. Con un comunicato stampa la società Ansaldo Breda, partner del consorzio Nuevo Metro de Lima, insieme a Salini-Impregilo, Ansaldo-STS, Iridium Conceciones de Infrastructura SA, si è aggiudicata un contratto per la fornitura della metropolitana senza conducente di Lima, Peru’, con una quota pari a 500 milioni di USD pari a circa 364 milioni di Euro.
Nel comunicato si legge ancora, che il contratto riguarda la concessione da parte di ProInversion, società statale peruviana che agisce per conto del Ministero dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, della Linea 2 e di un ramo della Linea 4 della metropolitana di Lima per 35 anni. Il progetto prevede nella fase iniziale la progettazione, la costruzione e il finanziamento per una durata di 5 anni. Successivamente è previsto un periodo di 30 anni per l’esercizio e la manutenzione.
35 stazioni, 35 km di tunnel, 2 depositi e 42 veicoli: questi sono i numeri che descrivono gli sforzi che riguarderanno insieme la Linea 2 e il tratto della Linea 4 oggetto dell’accordo. AnsaldoBreda fornirà proprio i 42 treni metropolitani della lunghezza di 108 metri.
Proviamo a salire a bordo di un <<vagone privilegiato>> per capire l’azienda e, guardando fuori dal finestrino, osserveremo con piu’ accuratezza la capogruppo Finmeccanica.
Viaggiamo con un treno metropolitano senza conducente, con elevate caratteristiche di sicurezza e comfort, interamente climatizzato e dotato di sistema di informazione ai passeggeri di ultima generazione e di telecamere di videosorveglianza interna.
AnsaldoBreda dichiara che saranno utilizzati componenti ed impianti dalle massime prestazioni che consentiranno il sicuro, affidabile e automatizzato funzionamento in grado di far muovere i treni in piena autonomia, senza personale a bordo. Siamo certi che l’obiettivo sarà centrato perchè si tratta di soluzioni tecnologiche già collaudate sui treni che l’azienda fornisce alle linee metropolitane di Copenaghen, Milano, Roma, Brescia, Riyadh e a cui si aggiungeranno quelle di Honolulu, Taipei, Salonnico e nuova Copenaghen nei prossimi anni.
Abbiamo pertanto la fortuna di spostarci nella caotica Lima, godendo dell’eccellenza italiana nel design, della perfetta ergonomia dei sedili che insieme ad ampie vetrate e soluzioni estetiche accattivanti, creano un ambiente luminoso e gradevole.
Purtroppo abbiamo la necessità di scendere dal treno per guardare con piu’ obiettività l’azienda leader mondiale nel segmento delle metropolitane automatiche su ferro con una quota pari al 30 per cento del mercato.
AnsaldoBreda fa parte del gruppo Finmeccanica, di cui il Ministero dell’economia e del Tesoro italiano ne detiene il 30,2% delle azioni. Il gruppo opera nell’aerospazio e Difesa (che include a sua volta i sub-settori Elicotteri, Elettronica per la Difesa e sicurezza, Aeronautica, Spazio e Sistemi di Difesa) e nei Trasporti (che comprende per completezza di informazione, oltre alle società attive nei trasporti, anche Fata). Il rapporto dei ricavi delle due aree spiega ampliamente quale sia l’attività core del gruppo: ben il 90% dei ricavi attiene all’Aereospazio e Difesa.
Nello specifico quest’ultimo ha segnato per il 2013 risultati migliori rispetto alle attese in termini di ordini e ricavi, e in linea per l’EBITA (Earnings before Interest, Tax and Amortization pari a 1’058 milioni di Euro)
Dalla Relazione Finanziaria Annuale 2013 si evince come sia stato proprio il settore
Trasporti a vanificare gli effetti positivi di una ristrutturazione ormai in atto: con un EBITA negativo di 109 milioni di Euro, ascrivibile per lo piu’ ad AnsaldoBreda, l’EBITA del gruppo si contrae a 949 milioni di Euro, ovvero il 5,7% in meno rispetto alla chiusura dell’esercizio 2012, pari a 57 milioni di Euro.
Un elemento positivo, per quanto di natura straordinaria, è la riduzione dell’indebitamento netto a 3.316 milioni di euro contro i 3.382 relativi al 31 dicembre 2012. La cessione di Ansaldo Energia per circa 630 milioni di euro ha infatti permesso un miglioramento della posizione finanziaria netta, malgrado il notevole assorbimento di cassa dovuto ad un FOCF (Free Operating Cash Flow) negativo. Stiamo parlando di 307 milioni di Euro dovuti essenzialmente ai mancati incassi dall’India relativi alla commessa di AugustaWestland e agli esborsi e minori incassi sulla commessa Fyra di AnsaldoBreda.
Dal punto di vista macroeconomico l’attuale momento congiunturale pone Finmeccanica a doversi rapportare con una rallentata crescita economica delle economie sviluppate; la pressione sui budget e i relativi tagli alle spese militari contraggono lo sviluppo della holding italiana. Nelle aspettative di crescita per il gruppo, ovviamente, saranno fondamentali le economie che ancora non limitano le voci destinate alla difesa: in particolare l’area del Medio Oriente e del Golfo, dell’Europa Orientale (Russia compresa) e dell’Asia Continentale (India e Cina) svolgeranno una funzione di volano per gli ordini e le commesse del gruppo industriale italiano.
Siamo partiti dall’analisi del micro e in realtà abbiamo preso spunto da un comunicato stampa di quella che è un detrattore di ricchezza per il gruppo, per provare a guardare in avanti con un respiro più ampio. Innanzitutto se riprendiamo una notizia apparsa su Repubblica e ripresa da Bloomberg il 17 aprile, deduciamo come la volontà del nuovo management di Finmeccanica non sia necessariamente la dismissione di AnsaldoBreda, ma sforzi si muovono nella direzione di trovare nuovi partners industriali, come grandi compagnie cinesi.
La comunicazione efficace di risultati sul campo, come quello dell’accordo per la metropolitana di Lima, ha sicuramente una serie di esternalità positive in questo senso, sia per futuri compratori, che nel caso di accordi commerciali con altri operatori.