La metà dei ragazzi italiani, tra i 10 e i 24 anni, dichiara di voler vivere una sana vita analogica e provare a uscire di casa per divertirsi, fare sport e seguire una equilibrata dieta alimentare. In molti altri, però, si lasciano ipnotizzare dalla dimensione digitale, con effetti deleteri su umore e prospettive per il futuro.
E’ quanto emerge dall’indagine condotta su un campione di 2.510 ragazze e ragazzi italiani, tra i 10 e i 24 anni dall’Associazione Nazionale DiTe (Dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo), in collaborazione con il portale studentesco Skuola.net, e ripresa da Adnkronos Salute.
Questa ricerca è quindi lo spunto per tornare a parlare di digitale, giovani e dipendenze.
Sulle pagine online di Smart Marketing ho raccontato di come i giovani oggi stiano vivendo la nomofobia (no-mobile-phone-phobia), ossia la paura di restare sconnessi, di quanto smartphone e social network, oltre a essere potentissimi mezzi di comunicazione, siano anche portatori di complessità, e di alcuni effetti collaterali tipici di un extra utilizzo delle nuove tecnologie.
E l’indagine realizzata dall’Associazione Nazionale DiTe e Skuola.net, confermano questi trend: i giovani risultano sempre più isolati (il 26,8% non ha legami significativi coltivati regolarmente con incontri al di fuori delle piattaforme digitali), il 49,3% degli intervistati afferma di sentirsi influenzato da ciò che vede sui social media, e il 34,2% si sente spesso triste o insoddisfatto dopo un uso prolungato delle piattaforme sociali.
Tali dichiarazioni dimostrano che tra i giovani sta nascendo una certa consapevolezza che qualcosa non va.
Non è un caso infatti che il 47% degli intervistati afferma di essere mediamente d’accordo con l’idea di vietare completamente lo smartphone sotto i 14 anni e i social agli under 16 e che, circa la metà, il 49%, si dice favorevole all’introduzione di un patentino digitale obbligatorio per la navigazione online, con percentuali che salgono al 66% tra i 19-24enni.
Insomma, regole d’utilizzo e libretto di istruzioni sembrano essere le strade da percorrere: “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza”, Socrate.