Come promesso, eccoci qui con il 1° articolo di suggerimenti di letture, da regalare e regalarvi, in questo Natale 2020, segnato dalla pandemia di Covid-19. Cominciamo con la prima “categoria”, quella dei «saggi per “comprendere” ed “affrontare” tutti i risvolti della rivoluzione digitale», qui trovate i 4 libri che dovete assolutamente avere nella vostra libreria.
Il capitalismo della sorveglianza
Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri
Autore: Shoshana Zuboff
Editore: Luiss University Press
Anno: 10 ottobre 2019
Pagine: 622
Isbn: 9788861054097
Prezzo: € 25,00
Cominciamo con un libro davvero imprescindibile: “Il capitalismo della sorveglianza – Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri” di Shoshana Zuboff, uscito nell’ottobre 2019, è il saggio che dovete assolutamente leggere in quanto cittadini digitali e ancora di più se vi occupate in qualche maniera di web marketing, social media, internet e nuove tecnologie. Frutto di oltre 10 anni di ricerca da parte della Zuboff, docente e ricercatrice dal 1981 presso la Harvard Business School e considerata unanimemente fra i più grandi esperti al mondo della rivoluzione digitale e degli impatti delle nuove tecnologie sulle dinamiche sociali, il libro è considerato da molti come “Il Capitale” delle generazioni digitali.
Partendo dalla considerazione che l’era che stiamo vivendo è quella caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, la Zuboff ci dice che tutto questo porta insita anche una grave minaccia per la natura umana: un’architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all’erta, osserva e, soprattutto, condiziona ed indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi – coloro che dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato – le big tech e i giganti del web.
Istruttivo ed illuminante, il saggio è ricco di esempi esplicativi su come opera, il più delle volte subdolamente, il “Capitalismo della sorveglianza”, come quando spiega gli interessi dietro il successo di qualche anno fa di Pokemon Go, un videogioco di tipo free-to-play basato su realtà aumentata geolocalizzata con Gps, uscito nel 2016. Il gioco, come molti sanno, consiste nell’andare a caccia di Pokemon – sparsi per città, case, negozi – con il proprio cellulare, “regalando” al contempo una miriade di informazioni personali alla società produttrice del gioco, che negli Stati Uniti, ma anche in Europa, ha cominciato non solo a vendere queste informazioni alle big tech, ma anche a fornire servizi pubblicitari alle piccole aziende locali, che potevano acquistare e localizzare pokemon rari ed ambiti nei pressi delle loro attività commerciali.
Il saggio è corposo, 622 pagine, ma il linguaggio piano e divulgativo ne agevola la lettura e, a prescindere da questo, è un testo che vi sarà utilissimo e del quale non riuscirete più a fare a meno, e i 25 euro che spenderete per l’acquisto saranno i meglio “investiti” di questo 2020.
Red mirror
Il nostro futuro si scrive in Cina
Autore: Simone Pieranni
Editore: Laterza
Anno: 13 maggio 2020
Pagine: 224
Isbn: 9788858140628
Prezzo: € 14,00
Veniamo ad un libro che in un certo senso rappresenta un oroscopo per l’Occidente, un oroscopo cinese per la precisione: “Red mirror. Il nostro futuro si scrive in Cina” scritto da Simone Pieranni, giornalista del quotidiano Il Manifesto, del quale è corrispondente all’estero per la Cina e fondatore di China files, agenzia editoriale con sede a Pechino, si concentra sulla realtà Cinese nel campo dell’invasività delle nuove tecnologie. Secondo l’autore il grande paese asiatico è un osservatorio privilegiato per capire come i governi possano sfruttare le nuove tecnologie, i big data e l’intelligenza artificiale per esercitare un controllo totale, oppressivo e coercitivo sui cittadini.
Pieranni parte dalla propria esperienza personale e racconta il caso dell’app WeChat, che, anche se per assonanza può ricordare WhatsApp, è molto differente, giacché dobbiamo immaginarla come una app che racchiude al suo interno le funzionalità di Facebook, Messenger, Deliveroo e Instagram. Di proprietà della Tencent, WeChat ha creato in Cina un vero e proprio ecosistema virtuale e digitale onnipresente, ancor di più da quando l’app offre la possibilità di collegarla direttamente al conto corrente dell’utente.
L’autore ci spiega come WeChat rappresenti l’apripista per la Cina di quella grande manovra di trasformazione del paese, che con ingenti finanziamenti in ricerca e sviluppo sta trasformandosi da “fabbrica del mondo” in polo tecnologico mondiale, riconvertendo la produzione da prodotti di bassa qualità a prodotti altamente innovativi e inaugurando nel 2015 il programma “Made in China 2025” con l’obiettivo primario di diventare in dieci anni la prima nazione al mondo nel campo tecnologico e delle produzioni automatizzate. La recente guerra commerciale con gli Stati Uniti sul monopolio delle nuove reti 5G è la dimostrazione sia di questa riconversione tecnologica che del conflitto in atto.
Ma WeChat è stata la testa di ponte anche per mettere in atto il cosiddetto “Sistema dei Crediti Sociali”. Introdotto in Cina nel 2014, ma ancora in fase di prova in diverse città, consiste in una sorta di Carta fedeltà statale che assegna un punteggio ad ogni cittadino, attraverso il quale questi potrà godere o meno dei prodotti e dei servizi offerti dallo Stato o dalle aziende. Il punteggio, salendo, consentirà al cittadino virtuoso e “inquadrato” di accedere ai servizi, alle scuole, a sconti e riduzioni di tasse, mentre se il punteggio scende il cittadino verrà penalizzato e tagliato fuori dai servizi del welfare. Pieranni ci spiega come la Cina, monitorando così massivamente e profondamente i propri cittadini, si appresta a diventare la prima tecnocrazia al mondo, oltre che un modello per tutti gli altri stati.
Il saggio scritto con intento divulgativo e il piglio dell’inchiesta giornalistica è una lettura appassionante ed istruttiva che, focalizzandosi su una sorta di case history, ci permette di conoscere “in anticipo” un destino che presto riguarderà tutto il mondo e contro il quale possiamo ancora reagire.
8 secondi
Viaggio nell’era della distrazione
Autore: Lisa Iotti
Editore: Il Saggiatore
Anno: 1° ottobre 2020
Pagine: 248
Isbn: 9788842826316
Prezzo: € 19,00
La nostra soglia di attenzione è profondamente diminuita negli ultimi 10 anni, siamo a 8 secondi di media, ossia il tempo che impiegherete per leggere le prime 4-5 righe di questa recensione. Sommersi come siamo in un mondo digitale pieno di stimoli e notifiche, la nostra capacità di attenzione e concentrazione si sta abbassando sempre di più, rendendoci sempre più incapaci di comprendere e ricordare un testo scritto appena un po’ più lungo e complesso.
Si intitola “8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione” l’ultimo libro di Lisa Iotti, giornalista e autrice di docufiction per Rai Tre e Sky, oltre che inviata per il programma di inchiesta Presadiretta, che ci guida nel mondo dell’iperconnessione.
Il suo è un reportage sconvolgente nel lato più oscuro della rivoluzione digitale, attraverso le ossessioni, i pericoli e le paure che caratterizzano il nostro contemporaneo: dai laboratori in cui si conducono ricerche sul comportamento delle nostre reti neurali durante l’utilizzo di app alle stanze in cui vengono analizzate le possibili trasformazioni posturali dovute all’uso degli smartphone; dai centri per curare le dipendenze psicologiche da cellulare ai ritiri in cui disintossicarsi dalla dipendenza da social grazie alla meditazione; dagli incontri con alcuni dei più influenti studiosi della mente a quelli con i pentiti della Silicon Valley, diventati oggi profeti della disconnessione da vari social e device.
Il libro è scritto come un’inchiesta giornalistica e doveva uscire a marzo, in pieno lockdown, ma la pubblicazione è stata posticipata dopo l’estate, con una nuova prefazione che tiene conto anche dei nostri comportamenti social durante le fasi più dure della pandemia e della crisi sanitaria.
Un libro che ci mette in guardia sul nostro presente e sul nostro futuro, dove, se continueremo a “distrarci”, rischiamo di diventare ancora di più analfabeti funzionali e vittime predestinate e facili degli interessi delle big tech.
Fake people
Storie di social bot e bugiardi digitali
Autori: Maurizio Tesconi, Viola Bachini
Editore: Codice Edizioni
Anno: 17 giugno 2020
Pagine: 160
Isbn: 9788875788704
Prezzo: € 15,00
L’ultima frontiera delle fake news sono le fake people! Navigando in rete e sui social network avete molte probabilità di incontrare un bot che si comporta ed interagisce con voi come e meglio di una persona reale.
Quest’ultima frontiera, che sembrava invalicabile, delle nostre vite digitali è il tema di “Fake people. Storie di social bot e bugiardi digitali”, un saggio agile ma approfondito su questo variegato universo: dal bot diventato razzista in ventiquattr’ore ai troll della campagna elettorale statunitense del 2016, fino ai finti seguaci dei politici di casa nostra, passando per la truffa dell’algoritmo che fece schizzare alle stelle le azioni di un’azienda fantasma. Un racconto affascinante che accompagna le interviste ad hackers e professionisti del settore, per rivelare le sfide che affronta chi le false identità le crea e chi dà loro la caccia.
I progressi dell’intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno portato alla creazione di bot sempre più performanti e reali, pressoché indistinguibili dalle persone vere, e, al pari delle fake news, anche le fake people possono condizionare mercati finanziari, scelte politiche, elezioni, azioni governative ed essere anche più pericolose, perché, se risalire alle fonti primarie ci permette quasi sempre di smascherare una fake news, è molto più difficile smascherare un profilo falso.
Ci aiutano a comprendere il fenomeno e a come contrastarlo una coppia di autori doc. Maurizio Tesconi, ricercatore presso l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR. esperto in analisi e individuazione di profili falsi sui social network, insegna Cyber Intelligence all’interno del Master in Cyber Security dell’Università di Pisa. Viola Bachini, esperta di comunicazione della scienza e della tecnologia, collabora con università e istituti di ricerca per la divulgazione dei risultati al largo pubblico.
Il libro è un agile compendio per comprendere l’ultimo e forse più pericoloso “risvolto” della rivoluzione digitale che rende effimere, evanescenti e false anche le identità delle persone con le quali veniamo in contatto ed interagiamo sul web, ma che lasciano intatti e potenzialmente devastanti gli effetti che questo “fake people” può causare nel nostro mondo.
Questi i 4 saggi che abbiamo scelto per voi, per “comprendere” ed “affrontare” tutti i risvolti della rivoluzione digitale, che purtroppo, come tutte le cose umane, presenta sia tantissimi aspetti positivi che pure qualche risvolto negativo. Leggere allora diventa una maniera per disinnescare la pericolosità insita nelle nuove tecnologie, mai come ora vale il consiglio sul perché bisogna leggere del grande regista newyorkese Woody Allen:
“Leggo per legittima difesa.”
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