Eccoci di nuovo insieme con il 4° articolo di suggerimenti per le letture, da regalare e regalarvi, in queste festività natalizie 2020, questi sono “forse” gli ultimi libri che potete ancora acquistare per voi e per gli altri prima dell’Epifania, che, come recita il detto, ogni festa si porta via.
Per questo 4°, ed ultimo appuntamento de “Gli Imperdibili” abbiamo scelto di parlarvi di 4 saggi scritti da altrettanti esperti accumunati dal fatto di essere tutti nostri importanti collaboratori, che sono, in rigoroso ordine alfabetico: Fiorella Campagna, Ilaria Caroli, Armando De Vincentiis e Domenico Palattella. Gli argomenti in cui spaziano i quattro libri sono i più disparati, ma tutti interessanti ed approfonditi, trattati con un piglio divulgativo ma non semplicistico.
Sono 4 saggi perfetti da regalare ad un lettore curioso ed attento al mondo che lo circonda e siamo sicuri che se deciderete di donarli, magari per l’Epifania, farete certamente un figurone.
Quindi bando alle ciance, se siete pronti, cominciamo!
Vince chi comunica megio
Creare i presupposti per influenzare, sedurre, e persuadere chi vuoi
Autore: Fiorella Campagna
Editore: Independently published
Anno: 23 ottobre 2019
Pagine: 143
Isbn: 9781702091237
Prezzo: € 15,50
La comunicazione interpersonale, anche in tempi di social network e pandemia, con regole di distanziamento sociale e riunioni in videochat, rimane una delle discipline più importanti che bisogna conoscere e padroneggiare. Ancora di più se il nostro lavoro, ma quale lavoro non lo è, ci porta ad avere frequenti scambi e interazioni faccia a faccia con altri esseri umani.
D’altronde non sta a me ripeterlo, ma il principale e più famoso assioma della comunicazione, postulato già nel 1967 dal più eminente esponente della Scuola di Palo Alto, Paul Watzlawick, recita che “è impossibile non comunicare”.
Fiorella Campagna, Imprenditrice, consulente di marketing e comunicazione, esperta di persuasione e comunicazione interpersonale, con una formazione ed esperienze maturate anche all’estero, parte da presupposti simili a quelli di Watzlawick per spiegare in un volume agile ma approfondito come imparare a comunicare meglio, ed infatti già dal titolo questo saggio “Vince chi comunica meglio. Creare i presupposti per influenzare, sedurre, e persuadere chi vuoi”, dichiara i suoi intenti.
Nel libro Fiorella Campagna pone alcune domande al lettore:
Vuoi ottenere migliori performance professionali e relazionali?
Ti piacerebbe essere più convincente e riscuotere maggiore successo?
Desideri avere la capacità di orientare il comportamento altrui?
E cerca di rispondere spiegando che per diventare abili persuasori e seducenti conversatori non bisogna possedere doti innate o poteri soprannaturali, ma soltanto applicarsi e comprendere alcuni meccanismi del comportamento umano.
L’autrice spiega inoltre che benché tutti noi crediamo di essere autonomi e razionali nel prendere le nostre decisioni, più dell’80% delle nostre scelte avvengono in maniera istintiva, quindi comprendere i meccanismi della nostra mente, insieme ai condizionamenti sociali, le tradizioni e la cultura che permeano le nostre vite ci consentirà di comunicare meglio e persuadere efficacemente, senza correre il rischio di apparire insistente o peggio manipolatore.
“Vince chi comunica meglio. Creare i presupposti per influenzare, sedurre, e persuadere chi vuoi” di Fiorella Campagna insegna tutte quelle capacità necessarie, quegli accorgimenti e quelle astuzie utili a farci dire di sì; e rappresenta altresì un agile compendio sulla comunicazione interpersonale per il lettore già smaliziato ed una valida introduzione a studi di comunicazione più complessi ed approfonditi, utile per il lettore alle prime armi. Il tutto senza inutili tecnicismi e con un linguaggio chiaro e ricco di esempi. Un libro perfetto per comprendere uno dei “comportamenti” – perché la comunicazione è un comportamento – che più ci definisce come esseri umani.
Inbound marketing
Strategie per convertire i contatti in clienti
Autore: Ilaria Caroli
Editore: Franco Angeli
Anno: 14 novembre 2019
Pagine: 144
Isbn: 9788891789365
Prezzo: € 20,00
Vi ricordate le proteste contro la pubblicità televisiva di metà degli anni ’80 del secolo scorso?
La discesa in campo del Cavaliere Silvio Berlusconi, con le sue reti private, aveva agitato non solo la politica, ma pure il mondo culturale italiano. La storia è nota: le televisioni private, con nessuna altra entrata se non quelle derivate dalla pubblicità, interrompevano sovente i loro programmi tv, ma anche i film, con vari blocchi di spot, che erano colpevoli, secondo i detrattori, di spezzare la visione dei film, che non erano semplici programmi, ma vere opere d’arte. La campagna contro gli spot televisivi fu aspra e generalizzata e portò anche ad un Referendum popolare al grido di: “Non si interrompe un’emozione”, manco a farlo apposta un celebre slogan coniato dal famoso regista Federico Fellini.
Per la cronaca, al Referendum votarono oltre 27 milioni di Italiani, di cui il 55,7%, pari a 15 milioni di votanti, si espresse per il NO, consentendo una storica vittoria delle televisioni private e, di fatto, la loro sopravvivenza.
Perché vi ho raccontato questa storia?
Perché secondo me è perfetta per introdurre il libro scritto dalla nostra contributor Ilaria Caroli, “Inbound marketing. Strategie per convertire i contatti in clienti”, che affronta l’annoso problema di come convertire “semplici” contatti in “autentici” clienti.
Perché, se pure la campagna contro le TV private della metà degli anni ’80 del secolo scorso fosse in parte ideologica, aveva posto l’accento su un problema connaturato alla pubblicità, che neanche con la rivoluzione di internet, e quindi con il cambio dei mezzi di comunicazione e delle strategie, sembra risolto: gli spot, anche su web e social network, continuano ad “interromperci” e in una certa misura a “disturbarci”.
Secondo Ilaria Caroli, che è una inbound marketing manager di lungo corso, formatasi professionalmente nelle migliori Digital Agency d’Italia progettando Campagne di Inbound Marketing per brand di diversi settori, dal B2B al B2C, l’unica strada da percorrere è quella di “attirare” i clienti creando contenuti di valore ed esperienze su misura per loro.
Creare contenuti di valore, ma saperli anche collocare in una campagna ad hoc, con una strategia ben pianificata, attraverso strumenti idonei e poi verificarne i risultati, sono gli elementi propri dell’Inbound marketing che l’autrice affronta in pagine dense di spunti ed esempi pratici per permettere sia al neofita di approcciare l’argomento e organizzare la propria campagna che all’esperto di trovare interessanti temi di approfondimento.
Il manuale “Inbound marketing. Strategie per convertire i contatti in clienti” di Ilaria Caroli, è pensato come uno strumento pratico e divulgativo da tenere sempre nella vostra borsa, a portata di mano, pronto ad aiutarvi nelle occasioni reali del vostro lavoro, che vi consentirà di fare marketing in un modo totalmente nuovo, incrementando le prestazioni delle attività e ottimizzando tempo e denaro. Un ottimo libro per tutti gli appassionati degli ultimi sviluppi del marketing.
Sono morto! Anzi no!
Cosa accade ai confini della morte?
Autore: Armando De Vincentiis
Editore: C’era una Volta Edizioni
Anno: 15 febbraio 2019
Pagine: 116
Isbn: 9788898295661
Prezzo: € 15,00
Ma veniamo ora ad un libro completamente diverso da quelli appena presentati.
Vi ricordate il film “Linea mortale” del 1990 di Joel Schumacher, con protagonisti Kiefer Sutherland e Julia Roberts?
Raccontava di un gruppo di medici specializzandi di una prestigiosa università americana che decidono di sperimentare “scientificamente” le esperienze di NDE (sigla dell’espressione inglese Near Death Experience, tradotta in italiano come Esperienza di Pre-morte), e provare o meno l’esistenza dell’aldilà.
Il film affronta il tema concentrandosi sul sentire comune, ma lo sviluppa secondo un’originale chiave di lettura.
Quanti di voi non hanno un congiunto, anche alla lontana, o un conoscente che non ha riferito delle esperienze di questo tipo, magari ascoltate da un parente lontano, con tutto il corollario fatto di tunnel di luce, sensazione di benessere, anime immortali e via discorrendo?
Come forse sapete, Armando De Vincentiis è, oltre che collaboratore storico della nostra rivista, anche un noto debunker del CICAP, il famoso Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, oltre che psicologo, psicoterapeuta e divulgatore scientifico, ed in questo suo ultimo saggio, “Sono morto! Anzi no! Cosa accade ai confini della morte?”, affronta uno degli aspetti più controversi della medicina, che chiama in causa sia componenti religiose che psicologiche.
Sono anni, ci spiega l’autore, che la scienza “ufficiale”, che poi è l’unica che conti per davvero, ci ha edotto attraverso numerosi studi pubblicati su diverse ed importanti riviste scientifiche che le esperienze NDE sono l’insieme di processi fisiologici, biologici e psicologici che possono verificarsi quando un essere umano viene, magari durante un’operazione, a trovarsi in una condizione critica, dove il corpo è magari inerte, il cuore fermo, ma non sia ancora sopraggiunta la morte celebrale. Capita che chi venga rianimato, e torni cosciente, riporti allora di “visioni” molto simili tra loro, a dispetto della razza, età, sesso, area geografica e livello d’istruzione del soggetto che le racconta.
Come è possibile tutto ciò?
Attraverso un racconto che si dipana fra casi clinici, referti medici e resoconti psicologici, l’agile saggio “Sono morto! Anzi no! Cosa accade ai confini della morte?”, di Armando De Vincentiis, accompagna il lettore nella corretta lettura di tutti quelli che vengono definiti “fatti incontrovertibili” ed invece, ad un’attenta analisi, si rivelano “chiacchiere” e/o dicerie di seconda o addirittura terza mano, senza nulla di neanche lontanamente attendibile. Una lettura “illuminante” che ci insegna, tra le altre cose, ad esercitare il nostro senso critico ed allenare il nostro raziocinio.
L’Italia del cinema dagli anni ’60 agli anni ’90
Mito, storie, curiosità
Autore: Domenico Palattella
Editore: Antonio Dellisanti
Anno: 2 dicembre 2019
Pagine: 592
Isbn: 9788898791521
Prezzo: € 25,00
C’è una storia che racconta perfettamente il nostro Paese e le trasformazioni sociali, politiche ed economiche che lo hanno attraversato dal dopoguerra alla fine del secolo, e del millennio, scorso. Non è il compendio di qualche erudito, o il saggio di qualche intellettuale, o l’opera definitiva in più volumi di uno storico dell’Accademia dei Lincei, no, la storia che meglio e più compiutamente ci racconta è quella del cinema.
Il cinema è stato in Italia una delle industrie culturali più importanti e remunerative di tutte e di tutti i tempi. Pure il regime fascista vide nel cinema l’arma più potente di tutte, quella che meglio di altre poteva edificare l’immaginario di un popolo e di una nazione. Ma è nel II dopoguerra, e soprattutto dalla fine degli anni ‘50 del secolo scorso, che il cinema italiano diventa davvero lo specchio dei tempi e la cartina di tornasole del Paese.
Per rendersene conto basta leggere il saggio “L’Iitalia del cinema dagli anni `60 agli anni `90. Mito, storie, curiosità” di Domenico Palattella, critico cinematografico dell’SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) e collaboratore storico del nostro magazine. In questa vera e propria “antologia del cinema” l’autore prende in esame i 40 anni che hanno come punto di partenza e di arrivo due pietre miliari del nostro cinema: “I soliti ignoti” (1958), capolavoro di Mario Monicelli, che dà avvio alla strepitosa stagione della commedia all’italiana; e “La vita è bella” (1998), immenso capolavoro di Roberto Benigni, che simbolicamente conclude un vecchio e glorioso modo di fare cinema, ma conclude anche il ‘900 non solo cinematografico.
Il 1958 è anche l’inizio del boom economico di una nuova ventata di fiducia che investe la società italiana, ma è anche il periodo di massimo splendore del nostro cinema: da Hollywood vengono nella nostra Cinecittà a girare i kolossal americani e poi tutti in Via Veneto, per la vita mondana della Roma notturna, la Roma della Dolce Vita. Gli anni del boom sono il tema di molti film del periodo che contribuiranno a costruire e definire l’identità culturale e sociale degli Italiani.
“L’Italia del cinema dagli anni ’60 agli anni ’90. Mito, storie, curiosità” di Domenico Palattella è il libro giusto per tutti gli appassionati dell’arte cinematografica che vogliono esplorare e conoscere le pietre miliari, i passaggi storici e i personaggi emblematici di una delle cinematografie più gloriose ed importanti del mondo. Il volume è arricchito dagli interventi di altri due collaboratori del nostro magazine, Simona De Bartolomeo, che ha curato il saggio “La musica italiana degli anni ’80″, e da Raffaello Castellano, che ha curato la postfazione “Il Cinema italiano a cavallo del nuovo millennio”. Quindi il libro è davvero imperdibile.
Bene, con questo “pezzo” si conclude la lunga carrellata di articoli de “Gli Imperdibili”, che vi hanno fatto compagnia da più di un mese e che vi hanno suggerito ben 14 libri per i vostri acquisti o regali natalizi. Noi speriamo che le letture proposte vi siano piaciute, vi abbiano stimolato o incuriosito, noi ce l’abbiamo messa tutta per offrirvi un ampio e variegato ventaglio di proposte.
Continuate a seguirci, come già sapete nelle nostre pagine troverete sempre articoli interessanti sul marketing, la comunicazione e le nuove tecnologie, ma pure tante rubriche per allenare le vostre competenze trasversali.
Come d’abitudine, vogliamo lasciarvi con un’ultima citazione che vi inviti alla lettura, che rappresenta, sempre ed in ogni caso, uno dei migliori esercizi per “imparare” a pensare, e, fra le tante massime degne di chiudere questa serie di 5 articoli de “Gli Imperdibili”, mi pare che quella che abbiamo scelto sia una delle migliori. Con il rigore e l’acutezza che le sono propri, la grande scrittrice belga Amélie Nothomb ci dice quanto la lettura sia una delle pratiche più concrete per entrare in contatto con la realtà:
“Chi crede che leggere sia una fuga è all’opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni.”
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