Questo 2020, è inutile ridircelo ancora una volta, è stato un anno del tutto particolare, la pandemia da Sars-CoV-2 ha condizionato e rivoluzionato completamente le nostre vite. Il Covid-19, lo sappiamo, ha cambiato la nostra maniera di studiare, di lavorare, di uscire, di incontrare gli altri, ma pure le nostre regole igieniche, le nostre abitudini sociali, la maniera di comprare e consumare il cibo. Insomma, forse noi non saremo cambiati poi molto, ma le nostre vite, quelle sì, lo sono profondamente, e non sempre in peggio.
Ad esempio, prendiamo la cultura, con l’impossibilità di svolgere concerti dal vivo e, come molti sanno, con teatri, cinema e musei quasi sempre chiusi, è in profonda crisi; ma c’è uno dei suoi sotto-comparti che invece durante questa pandemia ha visto, e continua a vedere, una certa ripresa. Mi sto riferendo a quello dei libri e della lettura.
Ma diamo un po’ di numeri: a luglio, e quindi in piena Fase 2, e con i dati riferiti ai mesi di lockdown, una ricerca sviluppata da Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con SWG, ha evidenziato che la lettura durante la pandemia ha fatto registrare un +14%. Ancora più significativo il dato che emerge dal Rapporto Annuale 2020, realizzato dall’ISTAT, che fotografa anche i primi 6 mesi del 2020 e che riporta un: “forte l’incremento di quanti si sono dedicati alla lettura (libri, riviste, quotidiani, ecc.): si tratta del 62,6% della popolazione. Il 26,9% ha letto libri, il 40,9% quotidiani”.
Insomma, con il rischio di apparire un po’ cinico, si potrebbe dire che non tutto il male viene per nuocere: il Covid-19 ha causato malattia, disagio sociale e morte, ma ci ha lasciato anche qualche buona abitudine.
Io sono fra quelli che già leggeva i suoi 13/15 libri all’anno (soprattutto saggi) e che in questo 2020, ad inizio dicembre, è già a quota 23 libri letti e forse arriverà a 25 entro fine anno. Sono quello che si dice un “lettore forte”, e, vista questa mia passione, quest’anno, come già fatto negli anni passati, volevo scrivere un articolo con le migliori letture sotto l’albero per chi si occupa di marketing, informatica, nuove tecnologie e comunicazione, ma purtroppo non sono riuscito a scegliere una lista di 5, al massimo 7 libri.
Come fare allora per proporre ai nostri lettori dei consigli per gli acquisti culturali senza scrivere troppo e diventare noioso?
La decisione è stata allora quella di dividere questo lungo elenco di letture in varie liste più corte che fossero divise per tipologie.
Cercherò di scrivere almeno 4 articoli di libri consigliati, con 3/4 libri ciascuno, spaziando fra queste categorie:
4 saggi per “comprendere” ed “affrontare” tutti i risvolti della rivoluzione digitale;
3 libri per imparare la “vera storia” della nascita dei computer;
3 saggi e/o manuali per imparare ad usare il futuro;
ed infine, la categoria per me più importante:
Cercherò di pubblicare un articolo a settimana fino all’Epifania, cercando di trasmettervi il mio amore per la lettura e suggerendovi una buona rassegna di saggi fra quelli più importanti ed utili pubblicati in quest’anno, che potrebbero essere sia regali molto apprezzati dai vostri amici e colleghi, ma spero anche occasioni per tutti di imparare di più e crescere meglio sia come professionisti, sia come cittadini e come esseri umani.
Perché, come diceva il compianto Valentino Bompiani:
“Un uomo che legge ne vale due”.
Stay tuned, il primo articolo di suggerimenti è in arrivo.
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