Le tanto auspicate riaperture, porteranno a partire dal prossimo mese, ad una rinascita del cinema in sala. Le povere e martoriate sale cinematografiche, chiuse ormai dallo scorso ottobre, sperano che con la bella stagione, si possa ritornare a gustare “in presenza”, la magia incantatrice del Cinema.
Il prossimo mese, ovvero Maggio, sarà un banco di prova per tante cose, sarà un banco di prova per la cultura, pronta a ripartire e sarà un banco di prova per capire l’efficacia della campagna di vaccinazione, essenziale, lo ricordiamo, per ritornare “alla vita”.
A Maggio, in sala, usciranno ben 12 pellicole italiane, a conferma della “nuova” vitalità del nostro cinema. Molto atteso, in uscita il prossimo 20 maggio, è Il cattivo poeta, nel quale uno strepitoso Sergio Castellitto veste i panni del sommo e discusso poeta Gabriele D’Annunzio. Un film del regista Gianluca Jodice, per una parabola archetipica sul potere e sulla libertà di pensiero, con evidenti riferimenti ai tempi attuali.
La settimana dopo (27 maggio) si continua a veleggiare alto, con Valeria Golino, che con Fortuna ci porta all’interno di una favola nera a metà tra cronaca e fantascienza. Una trama molto particolare, che è nello stesso tempo anche una sorta di thriller psicologico in salsa italiana. E’ la storia di una bambina che ha smesso di parlare. Si chiama Nancy, o forse Fortuna. Vive con la madre in un casermone della periferia del napoletano che è un non-luogo metafisico alienato e alienante, pieno di corridoi lungo i quali ci si perde, e dei quali non si vede la fine. La bambina frequenta una psicologa che cerca di capire perché non parli più. Sopra il casermone c’è un terrazzo dove si fanno feste rionali e dove i piccoli condomini giocano: fra questi Anna e Nicola, una bimba fantasiosa e un bambino bullizzato dai ragazzini più grandi. Tutti hanno segreti troppo giganti per essere raccontati. E tutti hanno paura del lupo. Il regista Nicolangelo Gelormini, al suo esordio assoluto nel lungometraggio, è un uomo che conosce il cinema, nonostante la giovane età. A conferma di ciò è cresciuto all’ombra di Paolo Sorrentino, dal quale è riuscito a carpirne, atmosfere, situazioni e stile. Ne sentiremo certamente parlare nei prossimi anni.
SI è parlato di Valeria Golino e della propensione del nostro cinema, avvertibile molto chiaramente negli ultimi anni, di affidarsi sovente, alle gesta e al talento delle nostre attrici. Un esempio lampante sarà Il buco in testa, film di Antonio Capuano, tutto declinato al femminile. La protagonista, Maria, impersonata da Teresa Saponangelo è rabbiosa, ribelle, sanguigna, in costante ricerca di risposte, tormentata da un’angoscia senza nome. In tutto questo l’attrice si prende il centro della scena, anzi la domina, confermando il piacere assoluto di vederla finalmente protagonista, in ossequio al suo grande talento finalmente pienamente evidenziato. Il regista si ispira ad una storia vera, un episodio molto noto degli anni di piombo: il giorno in Via De Amicis immortalato dalla foto simbolo dell’epoca in cui l’autonomo Giuseppe Memeo, a gambe divaricate, punta a due mani una pistola contro la polizia. Quel giorno perse la vita il vicebrigadiere Antonio Custra, lasciando vedova la moglie incinta. E Capuano immagina le ricadute di quell’episodio su tutti coloro che ne sono stati coinvolti: una moglie, una figlia, un killer in cerca di redenzione, una generazione perduta. Un film che ci sentiamo pienamente di consigliare, non solo perché ricostruisce una tragica “storia italiana”, che non merita di essere scordata; ma anche per la precisione sociologica che lo renderà uno dei film in costume più importanti degli ultimi anni.
Nello stesso mese usciranno anche altri film, che citiamo in maniera fugace. Ad esempio Maternal, film di Maura Delpero, ancora tutto declinato al femminile, perché è infatti la storia di tre donne a confronto con maternità e religione; e poi Regina di Alessandro Grande; e soprattutto Alida, di Mimmo Verdesca, dedicato alla figura di una delle dive più importanti della storia del cinema italiano, ovvero Alida Valli. Un ritratto inedito della grande attrice, che siamo sicuri, farà emozionare il pubblico in sala.
Insomma la ripartenza “in presenza” promette bene, tanti film interessanti già a partire dal prossimo mese, nella speranza che questa ripartenza possa essere quella definitiva, anche e soprattutto per il settore culturale, che, lo ricordiamo, è stato quello più pesantemente condizionato dalla pandemia.
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