Come sappiamo, fine ed inizio anno sono i periodi migliori per bilanci, (buoni) propositi e liste varie.
Questa è quella dei 21+1 libri che ho letto quest’anno, tutti quelli che ho – interamente – letto.
Undici li ho letti, oltre che per piacere, anche per lavoro, infatti ne ho presentati 3 in eventi in presenza: “La polvere sotto al tappeto” di Anna Paola Lacatena, “Il protocollo di Teodoro” di Ivan Solla e Tiziana Cetera e “Montmartre” di Gaia Favaro e Gianfranco Vitti; i rimanenti 8 li ho presentati, insieme al mio socio Ivan Zorico, nel format “Incontri ravvicinati”, e sono: “Clean” di Glenn Cooper, “Nomi & Naming” di Linda Liguori, “Dietro la notizia, il volto. Fake news e reti sociali” di Alejandro De Marzo e Luigi Renna, “Fuoriclasse” di Malcolm Gladwell, “L’Ospite (in)atteso” di Edoardo Altomare, “Istruzioni per rendersi infelici” di Paul Watzlawick, “Giornalismo Pseudoscientifico” di Piero Angela, Cristina Da Rold, Marco Cappadonia Mastrolorenzi e Armando De Vincentiis e “Asia Estrema” di Gaetano Appeso.
Cinque libri sono state piacevoli riletture: i già citati “Fuoriclasse”, “L’Ospite (in)atteso”, “Istruzioni per rendersi infelici” e “Giornalismo Pseudoscientifico” insieme a “Stramaledettamente logico – Esercizi di filosofia su pellicola” di Armando Massarenti, Achille C. Varzi, Roberto Casati, Nicla Vassallo e Claudia Bianchi.
Buona parte di questi 21+1 libri li ho recensiti per il nostro magazine nella rubrica “Un libro al mese”.
E, prima di finire, permettetemi quattro menzioni speciali: libro più istruttivo, libro più deludente, libro più crudo e disturbante (ma anche il più necessario) ed infine libro letto (divorato) più velocemente.
Cominciamo con il libro più istruttivo: si tratta di “Rivoluzione Globotica” di Richard Baldwin, che la spunta sia su “La macchina dei Memi” di Susan Blackmore che su “Le 100 bandiere che raccontano il Mondo” di Tim Marshall.
Il libro più deludente, almeno per me, è stato “Allucinazioni americane” di Roberto Calasso.
È stato “Il focolaio” di Francesca Nava, invece, il libro più disturbante e necessario che ho letto nel 2021 e che l’ha sputata sia sullo straordinario “La città dei vivi” di Nicola Lagioia che sul crudissimo “Clean” di Glenn Cooper.
Infine il libro letto più velocemente, perché scritto benissimo e molto divertente, è stato proprio l’ultimo del 2021: “La scienza di Guerre Stellari” di Luca Perri, ricevuto in regalo il 25 dicembre e finito di leggere il 27 mattina, 288 pagine in poco meno di 2 giorni. Un libro istruttivo e documentato, ideale sia per i nerd come me che per tutti quei lettori perennemente curiosi ed avidi di sapere.
Prima di lasciarvi, infine, faccio un chiarimento ed insieme una menzione straordinaria, il +1 dell’elenco dei libri che ho letto nel 2021 è riferito allo sbalorditivo “Il Capitalismo della Sorveglianza” di Shoshana Zuboff, un libro che non va semplicemente letto, ma studiato ed annotato (ovviamente su un blocco a parte per non scrivere sulle pagine!); ho letto (solo) 308 pagine del libro che, senza le note, è composto da 540 pagine e l’ho voluto inserire nell’elenco sia perchè ne ho letto più della metà, sia per avere l’occasione di consigliarvelo.
Secondo me, è un libro che chiunque lavori con le nuove tecnologie o si occupi di web marketing dovrebbe leggere ed avere sul suo comodino o sulla scrivania (e con quest’ultima affermazione, ho fatto sorridere anche l’amico Ivan).
Quali sono i vostri libri dell’anno, quelli che avete amato, divorato e consumato? Fatemelo sapere, intanto vi auguro un buon 2022 ricco di letture e scoperte.
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