Raffaello Castellano (543)
Arriva Natale, arrivano i regali!
Quali saranno i regali più desiderati e gettonati di questo Natale 2014?
Se siamo in Italia e siamo Italiani, la risposta non può che essere la tecnologia!
Secondo l’Osservatorio Retail anche quest’anno telefonini, tablet e similari saranno il vero tormentone natalizio in fatto di regali.
Ma, entrando più nello specifico, quale sarà il regalo tecnologico, o meglio i primi tre, più desiderati dall’italiano medio con aspirazioni da perfetto geek?
Dopo un’attenta esplorazione del web, qualche domanda mirata a qualche amico ipertecnologico e un’indagine presso i rivenditori, noi di Smart Marketing abbiamo individuato 3 regali che farebbero felice qualunque individuo (soprattutto se maschio) dai 25 ai 50 anni. In più abbiamo stilato una classifica dei regali tecnologici più desiderati degli ultimi decenni, giusto per vedere come si è evoluta la tecnologia in capo a pochi decenni, e come ci siamo evoluti noi, sempre se lo abbiamo fatto.
Cominciamo dalla prima domanda: tre sono gli oggetti del desiderio che quest’anno andranno per la maggiore, affiancando tablet e smartphone, ovviamente, e sono molto eterogenei sia per tipologia, che per genere e per prezzo.
Cominciamo da quello più caro: chi se lo potrà permettere regalerà o si regalerà una Stampante 3D, che permette appunto di dare un vero e proprio corpo ai nostri piccoli progetti, realizzati attraverso un semplice computer. Qualcosa che gli individui della mia generazione (40 anni) hanno visto solo in serial famosi come Star Treck, film come Guerre Stellari, o letto in qualche fumetto o romanzo di fantascienza, finalmente quest’anno è realtà!
Il trend positivo delle stampanti 3D si poteva intuire da due fattori. Il primo è la notevole contrattura dei prezzi: con un po’ di ricerca e fortuna si possono trovare stampanti 3D entry level con prezzi dai 500,00 ai 700,00 euro. Secondo fattore, nelle prime settimane di settembre 2014, la nota casa editrice Hachette ha dato alle stampe una raccolta di fascicoli settimanali “Costruisci la tua stampante 3D” che, settimana dopo settimana, permette di auto-costruirsi una stampante 3D perfettamente funzionante, e che sta riscuotendo un buon successo di vendite.
Secondo oggetto dei desideri sono sicuramente i Droni.
Non si tratta di elicotteri o aeroplani radiocomandati, ma di veri e propri velivoli senza pilota, controllati da un computer, che possono essere pilotati in remoto. Di derivazione militare, i Droni per uso civile si sono diffusi inizialmente fra giovani registi ed operatori video, che volevano arricchire le loro produzioni ed i loro film low budget con riprese aeree molto cinematografiche e cool. Anche se il vero boom dei droni è stato il 2013, il ribasso dei prezzi e una scelta dei modelli sempre più ricca ne farà un must anche questo Natale. I prezzi sono davvero per tutte le tasche, dai 50,00 euro fino ai 1.000,00 e più.
Terzo oggetto del desiderio la Google Chromecast.
Immaginate una periferica grande quanto una chiavetta usb che permette di trasformare un qualunque televisore dotato di ingresso HDMI in una vera e propria Smart TV. Se siete riusciti ad immaginarvi qualcosa del genere, forse assomiglierà alla Google Chromecast. Questo dispositivo per lo streaming multimediale, in vendita a 35 euro, permette di trasformare letteralmente la nostra esperienza di visione. Abbinando Google Chromecast ad uno smartphone, ad un tablet, ad un computer portatile, si possono scaricare le proprie app e visualizzarle direttamente sullo schermo della propria TV HD. Il numero delle app compatibili con Google Chromecast è in continuo aumento, ma già da ora è possibile vedere sulla propria TV: You Tube, Google +, Google Play, Google Chrome, Infinity, Deezer, etc.
Alla luce di quanto appena detto, il Natale 2014 si preannuncia davvero un Natale iper-tecnologico, tanto che ci potremmo chiedere come abbiamo vissuto fino ad ora senza tutte queste diavolerie.
La domanda non è peregrina, se pensiamo che appena 30 anni fa (più o meno una generazione) il regalo più gettonato, almeno fra i ventenni del periodo, per il Natale di buona parte degli anni ’80 era il Walkman prodotto dalla Sony.
Si trattava di un piccolo lettore di musicassette, inventato da Akio Morita, Masaru Ibuka e Kozo Ohsone, il cui primo esemplare fu venduto il 1º luglio del 1979. Il successo arriverà però grazie ad un film di quel periodo, che conoscerà fama imperitura soprattutto fra i giovani, tanto da diventare un vero e proprio film generazionale: si tratta di “Il tempo delle mele” di Claude Pinoteau. Sarà una giovanissima Sophie Marceau (la protagonista Vic) che indossando un paio di cuffiette del Walkman della Sony, nella scena madre del film, trasformerà un semplice riproduttore musicale in una icona degli anni ’80. La Sony ha venduto più di 330 milioni di Walkman nel mondo, 150 milioni dei quali nei soli Stati Uniti. Un successo duraturo, se si considera che la produzione del Walkman è stata interrotta dalla Sony solo nell’ottobre del 2010, nell’era in cui si andava affermando lo streaming ed il download audio e l’MP3.
Negli anni ’90, diventando sempre più economici, il vero boom fu quello dei primi telefoni cellulari analogici, che diventarono il must del regalo di Natale. Benché il primo modello di telefono cellulare fosse stato inventato da Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della Motorola, negli anni ’70 (fu lui il primo essere umano a fare la prima
telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973), la Motorola decise di produrre il suo primo modello per il mercato, dal costo di 4000 dollari, solo 10 anni dopo.
Gli anni 2000, sono difficili da definire in un’unica categoria di regali di Natale, ma noi di Smart Marketing azzardiamo un prodotto, anzi più un servizio, che per tutta la prima metà degli anni 2000, letteralmente trasforma le nostre vite: sto parlando di Internet.
È sempre un film a dettare l’agenda ed il successo di questo prodotto. Nel 1999 esce nelle sale un film che diverrà di culto: sto parlando di Matrix, scritto e diretto da Lana e Andy Wachowski. Il film narrava in chiave fantascientifica un futuro prossimo nel quale le macchine avevano assoggettato l’uomo al fine di ricavarne energia, immergendo le coscienze di tutti gli esseri umani in un mondo virtuale che però veniva vissuto come reale. Il film fonda la propria architettura narrativa sulla rete internet, che esploderà definitivamente negli anni 2000.
Il film anticipa manie e tendenze del web, certe volte con una precisione scioccante, come nel caso di Second Life, un vero mondo virtuale lanciato in rete nel giugno 2003.
Il regalo più atteso, quindi, di quei primi anni 2000 è stato probabilmente un qualche tipo di modem di connessione ad internet.
E siamo arrivati ai nostri anni, con l’esplosione degli smartphone (l’Italia è il secondo consumatore mondiale di cellulari), dei tablet, dei maxi schermi a LED, dei televisori 3D e delle Smart TV, etc..
Il progresso, che prima si misurava in decenni o almeno in quinquenni, ora si misura in anni, in mesi, con una tecnologia sempre più invasiva e persuasiva che non aspetta più i segnali e le tendenze del mercato, dei consumatori, ma anticipa e crea tutta una nuova serie di oggetti del desiderio che, magicamente, una volta comprati diventano subito obsoleti.
Succede con la tecnologia di consumo: è quello che capita con i computer, dove, a pari passo con la miniaturizzazione dei chip, un computer acquistato oggi fra 18 mesi sarà già superato da un modello più potente e performante, un postulato che in informatica prende il nome di Legge di Moore.
Ma ciò che con il PC succede in 18 mesi, con i nostri telefonini, tablet, videocamere e smartphone succede in tempi assai più stretti, nell’ordine dei 4 – 6 mesi, con tutti i problemi che ciò comporta in termini di rifiuti, sostenibilità e di cosiddetta obsolescenza programmata, ma questa è un’altra storia.
Forse, allora, il regalo più duraturo, alla fine, potrebbe essere un buon libro, che è sempre uguale a se stesso, nonostante l’ascesa degli e-book, da oltre 560 anni, senza aggiornamenti, senza sostanziali miglioramenti e con il vantaggio di resistere alle cadute senza rompersi: un’invenzione davvero geniale, non c’è che dire!