Ivan Zorico (348)
In un numero dedicato al marketing culturale non si può non fare riferimento ad una di quelle realtà che si è sempre prodigata per esaltare e promuovere i beni artistici ed ambientali presenti nel nostro paese. Una Fondazione che, da anni, opera per tutelare questi beni non solo perché, come è evidente a tutti, sono di valore inestimabile, ma soprattutto perché è convinta (e in questa convinzione ci uniamo anche noi) che proteggendoli e valorizzandoli si agisce in maniera diretta sulla storia e sul presente di tutti noi. Già perché questi beni custodiscono al loro interno il passaggio di uomini e donne che, nei secoli, hanno attraversato il nostro territorio. Sono quindi depositari di un passato che, arrivato sino ai nostri giorni, ci permette di specchiarci ancora una volta in quelle vite e di partecipare alla costruzione della nostra identità.
La realtà che si occupa di tutto questo è il FAI, Fondo Ambiente Italiano che dal 1975 ripristina e rende accessibile al pubblico le bellezze del nostro patrimonio artistico e naturalistico. A loro abbiamo fatto alcune domande relativamente ai progetti in cantiere ed all’uso dei nuovi mezzi di comunicazione come strumento di relazione diretta e di miglioramento continuo.
Il FAI è presente su tutti i principali social network: qual è il vostro rapporto con i nuovi media e che riscontro ricevete dal loro utilizzo?
Il web, e i social network in particolare, sono strumenti estremamente utili per farsi conoscere e dialogare con il proprio pubblico di riferimento. Attraverso queste community, che aggregano utenti ben definiti, riconoscibili e profilati, possiamo, infatti, cogliere nuove e interessanti opportunità di brand awareness, engagement e allargamento della nostra base donatori.
Siamo presenti su Facebook, Twitter, Tripadvisor Instagram, Pinterest, Google Plus, Youtube, Flickr, Foursquare e LinkedIn: attraverso questi canali riceviamo ogni giorno recensioni e commenti da chi visita i luoghi di cui ci prendiamo cura, immagini di chi partecipa ai nostri eventi e alle nostre iniziative in tutta Italia, segnalazioni di casi di emergenza ambientale e spunti per dibattiti sullo stato dell’arte del nostro patrimonio culturale. Stimoli preziosi che cerchiamo di raccogliere per migliorarci il più possibile e venire incontro alle esigenze del nostro pubblico.
Si parla molto spesso dell’enorme patrimonio artistico italiano e molto meno di quello ambientale. In che modalità si potrebbe valorizzarlo?
La prima valorizzazione dei beni ambientali è la loro tutela: il suolo agricolo che diventa edificato, la qualità dell’aria che respiriamo, l’uso inefficiente dell’energia, tutto porta all’impatto sui beni ambientali che richiedono quindi un’attenzione a tutto campo, si tratti delle scelte di pianificazione delle amministrazioni così come dei nostri comportamenti quotidiani. Per questo un altro alleato dei beni ambientali sono le buone pratiche, i comportamenti virtuosi dei singoli e della collettività, la
sensibilizzazione nelle scuole. Con la gestione diretta dei suoi 30 Beni aperti al pubblico, con il censimento “I Luoghi del Cuore” e con circa sessanta interventi ogni anno a tutela del territorio il FAI è in prima linea in difesa dell’ambiente e del paesaggio. Il Fondo Ambiente Italiano inoltre nei suoi Beni in esercizio e in quelli di prossima apertura investe nell’efficientamento energetico, con impianti a bassi consumi elettrici e termici e ad energia rinnovabile, per ridurre i suoi consumi e la sua impronta sull’ambiente.
A marzo (il 21 e il 22) ci saranno “Le Giornate FAI di Primavera”. Cosa state organizzando a tal proposito?
Sabato 21 e domenica 22 marzo 2015 avrà luogo la ventitreesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, la più grande festa di piazza dedicata alla cultura e all’ambiente che vedrà l’apertura straordinaria di 780 luoghi in tutte le regioni d’Italia. Un grande spettacolo diarte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio culturale e paesaggistico italiano, che dalla sua prima edizione a oggi ha coinvolto oltre 7.500.000 italiani eche anche quest’anno avrà
come protagonisti centinaia di siti particolari, spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili durante il weekend delle
Giornate FAI. Tra le aperture: a Roma Palazzo Chigi, storico palazzo costruito nel XVI secolo, sede del Governo Italiano dal 1961 e la monumentale Casa Madre dei Mutilati di Guerra. A Milano aprirà le sue porte la Scuola Militare Teuliè, mentre a Matera riaprirà eccezionalmente la Cattedrale, simbolo della città, chiusa per restauri da 15 anni.
Il nostro consiglio è quello di fissarvi sin da ora queste date in agenda. Un altro è quello di informarvi su quale evento si svolge vicino a voi. E, un ultimo consiglio, è quello di condividere questa esperienza sui social network con l’hashtag “#giornateFAI” per rendere virale la cultura ed il rispetto per ciò che di bello ci circonda.
Noi di Smart Marketing faremo la nostra parte. E voi?