Il Festival di Sanremo 2023 e le sue “Due vite”: musica e social.

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Marco Mengoni vince la settantatreesima edizione del Festival della Canzone italiana, ancora sotto l’attenta direzione artistica di Amadeus che, insieme a Gianni Morandi, ha condotto magistralmente le cinque interminabili serate della kermesse.

Un Festival di Sanremo che ricorderemo sicuramente, tra performance improvvisate (e di dubbio gusto), freestyle non annunciati, tuffi in piscina e baci rubati; piccole polemiche, gossip, impegno sociale e tanta musica, insomma, il festival a cui Amadeus ci ha abituati e che, oggi, si percepisce come quell’appuntamento irrinunciabile a cui nessuno può mancare, nemmeno il Presidente della Repubblica.

Ogni anno raccontiamo dalle pagine di questo giornale che questo non è stato un Festival di Sanremo come gli altri; del resto, ci vuole arte per creare uno spettacolo sempre diverso e sempre fedele a sé stesso e, come ogni anno, a fare la differenza sono le donne co-conduttrici, che portano sul palco dell’Ariston temi importanti e, certe volte scomodi, ma necessari.

La conduzione di Amadeus ci ha abituati al fatto che il palco dell’Ariston e la visibilità che il Festival offre sono troppo importanti per scadere in banalità, ma che bisogna usare questa cassa di risonanza per far passare messaggi forti e che ci facciano riflettere, messaggi forti ma proposti con la delicatezza e la sensibilità delle donne, sempre protagoniste e mai spalla dei conduttori, anche in quest’ultimo Festival.

Tra queste donne fantastiche, oltre a Francesca Fagnani, Paola Egonu, Chiara Francini, la regina indiscussa del Festival di Sanremo 2023 è stata Chiara Ferragni, che ha traghettato il Festival ed Amadeus nel mondo digitale, contribuendo ancor di più al successo mediatico dell’iniziativa.

Record di ascolti per l’ultima serata del Festival, con oltre 12 milioni di spettatori ed uno share del 66%, il più alto dal 1995, ma il Festival di Amadeus è uno spettacolo incentrato sulla multimedialità e multicanalità, dove i social stanno acquisendo sempre più un ruolo importante e condizionante.

È stato Amadeus stesso ad incentivare in qualche modo l’utilizzo dei social quando ha deciso di creare in diretta televisiva il suo profilo Instagram, aiutato da Chiara Ferragni, ed è stato subito tripudio di selfie, dirette Instagram in diretta televisiva e followers.

In pochi giorni il nuovo profilo di Amadeus (precedentemente ne condivideva uno con la moglie) è passato da 0 a 1,7 milioni di followers: effetto Ferragni o effetto Sanremo?

Forse entrambe le cose, probabilmente anche la scelta di Gianni Morandi come co-conduttore potrebbe essere funzionale ad un rilancio del Festival di Sanremo sui social; Morandi, infatti, al contrario di Amadeus, era già seguitissimo sui social, soprattutto su Instagram (ad oggi con 1,8 milioni di follower). 

Ascolti e followers da record non sono però frutto di fortuna o mera pubblicità, ma crediamo che dietro si celi un attento studio del mercato ed un lavoro presente e costante sul pubblico.

Come può il pubblico ignorare il Festival, se praticamente monopolizza ogni trasmissione RAI ad ogni ora per tutta la settimana della kermesse e nei periodi precedenti e successivi? Come ignorarlo sui social, dove l’Hashtag #sanremo2023 è trend topic ed impazzano i meme sull’argomento?

Persino i brand più affermati si lasciano ispirare dal clima sanremese e sfruttano l’occasione per lanciare sui social delle campagne di instant marketing veramente geniali, divertenti e spesso irriverenti.

Quest’anno gettonatissimo è stato il gesto (più o meno improvvisato) d’ira di Blanco durante la sua esibizione, ripresa da brand come Barilla, Taffo, Amplifon, Control, Unobravo, solo per citarne alcune.

Ma in tutta questa bagarre, la musica che fine ha fatto?

La musica c’è, è viva e si nutre di performance memorabili (come ad esempio quella di Giorgia ed Elisa nella serata delle cover) e di altre di cui magari avremmo fatto a meno, si nutre di canzoni che al di là della classifica diventeranno delle hit di cui ci ricorderemo negli anni (ad esempio, i brani proposti da Shari, Rosa Chemical, Ariete e Madame continueremo ad ascoltarli fino all’estate).

La musica, nei Festival di Sanremo guidati da Amadeus, ha sempre un ruolo centralissimo e ogni anno di qualità migliore, altrimenti non si spiegherebbero 28 cantanti in gara ed ospiti internazionali al pari dei Depeche Mode, non si spiegherebbero gli omaggi ai grandi cantautori ed interpreti della musica italiana, da Gino Paoli a Ornella Vanoni, alla reunion dei Pooh.

La musica scelta da Amadeus però, è anche musica che strizza l’occhio al mercato, pensata sia per lanciare nuovi talenti che per catturare il pubblico, portando in gara gli artisti più amati, in una gara in cui l’offerta di musica è ben clusterizzata e non lascia fuori i gusti di nessuno, dai giovanissimi ai boomer, passando per i quarantenni e i millennials.

Una musica che guarda all’estero, dove l’European Song Contest è il punto di partenza, e non di arrivo, per esportare la musica italiana nel mondo, come è già successo con il fenomeno Maneskin, e come ci auguriamo che accada a Marco Mengoni.

A Marco Mengoni va anche il premio per la migliore composizione musicale: il suo brano “Due Vite”, oltre a convincere la critica, riesce a fare breccia nel pubblico raccontando del rapporto con sé stessi e con gli altri; tutti noi viviamo due vite, due dimensioni, la quotidianità e l’onirico, il mondo dei sogni in cui riaffiorano paure e debolezze, ognuno di noi si incontra e si scontra con l’amore, l’unione e l’incomunicabilità che spesso lo caratterizza.

A Colapesce Dimartino, con il brano “Splah”, vanno sia il Premio della Critica che il Premio della Sala Stampa, mentre i Coma_Cose, con “L’addio”, guadagnano il Premio Sergio Barzotti e siamo sicuri che entrambi i brani, tra i migliori del Festival 2023, scaleranno presto le classifiche discografiche anche se solo a metà classifica sanremese, così come accadrà a MR. Rain (terzo in classifica), rivelazione di questo Festival.

Aspettando il 74esimo Festival della Canzone Italiana, che sarà guidato ancora una volta da Amadeus, sappiamo bene che il Festival di Sanremo non si conclude con la serata finale, ma continua ancora a vivere sui social e in radio fino a diventare nostro, diventare storia ed appartenerci nei ricordi.

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