Il Futuro è aperto 2025 – L’editoriale di Ivan Zorico

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Il Futuro è aperto 2025 - L'editoriale di Ivan Zorico

Se bazzichi un po’ sui social, soprattutto su LinkedIn, leggi qualche notizia qua e là, ascolti podcast di attualità o guardi un telegiornale ogni tanto, insomma se non vivi proprio in un’isola deserta, non puoi non esserti imbattuto in una di quelle notizie che più sta tenendo banco in questi giorni.

No, non sto parlando dell’affaire Fedez-Ferragni-Montini(-Corona), che pure tanto avrebbe da dire dal punto di vista della comunicazione, ma di una notizia che invece fa riferimento al mondo dell’innovazione e non solo, dato la miriade di implicazioni anche di natura geopolitica.

Faccio riferimento al lancio di Deepseek, un’intelligenza artificiale generativa Made in China (costata, da quel che si apprende, molto poco) e gratuita che il 27 gennaio scorso negli Stati Uniti d’America ha superato per numero di download ChatGPT, il sistema di intelligenza artificiale generativa freemium Made in USA (che ha visto per il suo sviluppo, invece, investimenti molto importanti), creando uno scossone non solo mediatico ma anche sui mercati finanziari.

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Spesso pensiamo, troppo presi da quello che viviamo nel quotidiano, che tutto sia immutabile. Sbagliamo! Il futuro è aperto: concediamoci l’opportunità di agire e di incidere sulla nostra vita.

In un mondo così veloce come il nostro, sembra già passata un’eternità.

Contenuti su contenuti: articoli, video, informazioni di vario genere, intervento del Garante della privacy: come detto, ne hanno parlato davvero tutti. Persino Striscia la notizia, a testimonianza di quanto diffusa e popolare sia diventato il caso Deepseek.

Ma che insegnamento possiamo trarre da questa notizia?

Verrebbe da dire più di uno, ovvio. Ma quello su cui vorrei soffermarmi è il tema dell’opportunità.

Sino a qualche giorno fa, si pensava che ChatGPT (et emilia) fosse inarrivabile, che gli USA nel campo dell’intelligenza artificiale fossero mille anni luce avanti (e magari lo sono anche, soprattutto se paragonati ad una Europa che ormai relegata ai margini della Storia) e via dicendo, mentre poi scopriamo dalla sera alla mattina che c’è spazio per competere, che la partita è aperta e che gli scenari sono ben lontani dall’essere così definiti.

Ora, ti chiedo… quante volte, pensando ad una situazione che stavi vivendo, hai pensato: “…eeeh, purtroppo è così”?

Spesso non ci concediamo di agire, di cambiare, perché pensiamo e abbiamo la percezione che una situazione sia immutabile. Sentiamo di non poter incidere in alcun modo perché “…eeeh, purtroppo è così”.

Ci può essere invece il modo e l’opportunità di fare qualcosa di diverso, di modificare l’esistente e di influire positivamente con le nostre azioni sulla nostra realtà. Fosse anche “solo” cambiando punto di vista.

“Il futuro è aperto”, recitava Karl Popper. Come dargli torto.

Buona lettura,

Ivan Zorico

 

Rimaniamo in contatto, su LinkedIn parlo di comunicazione, digitale e crescita personale. Mi trovi quiwww.linkedin.com/in/ivanzorico

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