La fine dell’anno è per tutti il tempo dei bilanci: come è stato l’anno che sta per finire? Quali obiettivi abbiamo raggiunto? Cosa abbiamo fatto e cosa invece ci resta da fare?
Sul finire dell’anno, c’è sempre un trend, una classifica che, più delle altre, aspetto con impazienza, perché effettivamente segna il passo di ciò che sono stata e, di conseguenza, è stato il mio anno.
Come da qualche anno a questa parte, il mood dell’anno è ben riassunto da Spotify Wrapped, il mio personale (con i miei brani preferiti, quelli più ascoltati, i generi musicali scoperti, ma anche la quantità di brani ascoltati ed il tempo trascorso ad ascoltare musica e podcast), ma anche le tendenze mondiali e nazionali; così, mi ritrovo a spulciare classifiche ed a fare i miei personalissimi bilanci su quello che è stato l’anno quasi passato.
Secondo Spotify, il 2023 è stato l’anno di Taylor Swift che, con i suoi 25 miliardi di ascolti, è stata l’artista più ascoltata, mentre la canzone più ascoltata è stata “Flowers” di Miley Cyrus, con oltre un miliardo di ascolti; un podio tutto al femminile che decreta il successo di due grandi artiste.
In Italia, continuano a farla da padrone musica trap e rap, e il Festival di Sanremo si conferma trampolino di lancio, ma anche specchio delle tendenze musicali italiane, lanciando canzoni che restano poi salde in classifica e che vengono ascoltate tutto l’anno.
L’artista che conquista più streaming in Italia è Sfera Ebbasta, il più ascoltato per il terzo anno consecutivo, mentre la canzone più ascoltata è “Cenere” di Lazza, a riprova che il brano vincitore del Festival della Canzone Italiana non è detto che sia anche il più ascoltato, ed il questo caso il pubblico ha preferito il secondo classificato, mentre l’album più ascoltato dell’anno è “Il coraggio dei bambini” del noto rapper napoletano Geolier.
Tra le donne, trionfano Anna e Madame, a dimostrazione che gli estimatori di rap e trap non conoscono differenze di genere e sanno apprezzare anche le artiste in un mondo dominato da musicisti uomini.
Anna non è solo l’artista più ascoltata, ma è anche uno dei volti di Equal, il programma di Spotify che promuove la parità di genere e valorizza il contributo delle donne nel mondo dell’audio.
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E’ inevitabile. Ogni anno porta con sé qualcosa di buono e qualcosa di meno buono. Qualcosa che è andata bene e qualcosa che è andata meno bene. Quello che possiamo fare è prendere semplicemente il meglio da ogni situazione.
Le tendenze musicali in Italia non sarebbero complete senza dare una sbirciata anche al sito Hit Parade Italia (https://www.hitparadeitalia.it/), un’istituzione per chi, come me, è appassionato di trend e classifiche, che ci restituisce il quadro dell’anno nella sua Top 100 2023 – I 100 brani di maggior successo del 2023 – che vede trionfare Italodisco dei Kolors, tormentone estivo che sicuramente non dimenticheremo presto.
Fortunatamente la musica italiana non è ascoltata solo in Italia, ma vanta fan in tutto il mondo ed è molto apprezzata anche all’estero: nel 2023 i Maneskin sono stati la band italiana più ascoltata nel mondo, un altro successo del Festival di Sanremo guidato da Amadeus nel 2021, che li ha consacrati e ha decretato il loro successo planetario ed ancora inarrestabile.
Se da una parte i Maneskin trionfano, dall’altra non si può non ricordare il 2023 come l’anno in cui il rock, quello vero, ritorna a ricordarci un tempo in cui la musica non era solo un mero fenomeno legato a streaming e vendite ma era cultura, era uno stile di vita.
The Rolling Stones, capeggiati da uno smagliante e ottantenne Mick Jagger, firmano un album (“Hackney Diamonds“) che porta indietro la musica di parecchi decenni e contestualmente avanti, forse verso la fine di una fulgida carriera, mentre il mito dei Beatles rivive grazie al singolo inedito “Now and Then”, registrazione demo del 1977 di George Harrison e John Lennon ultimata poi da Paul McCartney e Ringo Starr, che scala la vetta della classifica britannica per la prima volta dal 1969.
Ricorderemo il 2023 anche per le canzoni generate da Intelligenze Artificiali, tra cover, imitazioni di canzoni originali, finti e improbabili mashup di canzoni e canzoni opportunamente composte, come “Heart On My Sleeve”, spacciata per un brano di Drake e The Weeknd, un falso da 15 milioni di visualizzazioni sulle principali piattaforme social e di streaming.
Il perferzionarsi delle AI utilizzate anche in campo musicale ci pone una serie di interrogativi che sicuramente diventeranno più pressanti nel 2024: cosa dobbiamo aspettarci? Che musica ascolteremo? Quali saranno le prossime tendenze? La musica sarà ancora soltanto frutto dell’estro e del genio dell’artista?
Ciò che accadrà nel 2024, “lo scopriremo solo vivendo” cantava Lucio Battisti che nel 2023 avrebbe compiuto 100 anni, possiamo però augurarci di non smettere mai di essere attenti ascoltatori, curiosi e pronti, sicuri che il nuovo anno ci porterà ancora tanta bella musica; in fondo, il Festival di Sanremo è alle porte così come i tanti tour che stanno per partire.