Il Natale che verrà 2023 – L’editoriale di Ivan Zorico

0
557

Finalmente ci siamo! Il periodo dell’anno con più lucine e decorazioni di sempre è arrivato.

In un mondo in cui tutto è infinitamente accelerato, dove non si fa in tempo a vivere qualcosa che già si è proiettati all’evento o all’impegno successivo, Natale è ancora uno di quei pochi momenti collettivi in cui tutto un po’ rallenta e si cerca di riscoprire un tempo dal lato più umano. Anche se meme, pubblicità e Black Friday vari, cercano di anticiparne l’arrivo rievocandolo già un paio di mesi prima.

Natale resta uno spazio nel quale poter riconsiderare il bello della scoperta e della fascinazione. Quella stessa fascinazione che troviamo negli sguardi dei bambini e che, allenandola, potremmo recuperare anche noi. Per farlo non serve poi così tanto. Non dobbiamo diventare per forza dei guru, trovare l’illuminazione o altre cose simili. Basterebbe tornare all’essenziale, vivere realmente il tempo presente ed eliminare qualche sovrastruttura di troppo. Sovrastrutture che ormai ci portiamo dappertutto, influenzano la nostra vita e la qualità delle nostre decisioni ed esperienze.

A proposito di sovrastrutture, dato che stiamo vivendo il periodo dell’anno – Natale – in cui si sviluppa il massimo sforzo promozionale per accalappiarsi le scelte d’acquisto dei consumatori, non posso non parlare di quelle che mi sembra ci siano nel mondo del marketing e della comunicazione.

Siamo nel tempo dell’intelligenza artificiale, delle automazioni e dei tecnicismi, che sembrano essere in grado di risolvere tutto: trovare il target giusto, scrivere un copy efficace, lavorare sul retargeting e quant’altro. Per carità, chi sottovaluta, osteggia o addirittura rifiuta queste tecnologie, sicuramente si sta creando un solco dal quale sarà difficile venir fuori. Ma è altrettanto vero che, in tutto questo percorso, spesso si dimentica che dietro le campagne promozionali ci sono delle persone a cui, semplicemente, vogliamo comunicare qualcosa.

Credo che il compito che abbiamo come comunicatori sia esercitarci a far vivere genuinamente esperienze in grado di suscitare attimi di benessere capaci di creare una relazione di fiducia con chi interagisce con noi (brand, prodotti e servizi, etc.). E, ovviamente, non solo a Natale. E, ovviamente, non solo nel mondo digitale.

Qualche settimana fa ho scritto dell’importanza della gentilezza e dei sorrisi nel marketing: lo trovi qui. Sembra una cosa scontata, ma se ci pensi non lo è per nulla. Quante volte, uscito da un ristorante o da un negozio, ti sei sorpreso per la gentilezza del cameriere o dell’assistente alle vendite venuto a contatto con te?

Sono certo che oltre a un senso di piacevolezza, quell’esperienza ti ha lasciato almeno altre due sensazione: 1) sorpresa (purtroppo, non è qualcosa che capita così di sovente), 2) la voglia di ritornarci.

Scopri il nuovo numero: “Il Natale che verrà 2023”

Finalmente ci siamo! Il periodo dell’anno con più lucine e decorazioni di sempre è arrivato.
Anche se meme, pubblicità e Black Friday vari, cercano di anticiparne l’arrivo rievocandolo già un paio di mesi prima, Natale è ancora uno di quei pochi momenti collettivi in cui tutto un po’ rallenta e si cerca di riscoprire un tempo dal lato più umano.

Con questo dico che possiamo esser bravi, anche molto bravi, a far andare le persone a provare fisicamente i nostri prodotti/servizi attraverso una campagna social o dem, automazioni o quant’altro, ma se non curiamo gli aspetti fondamentali sarà tutto vanificato e, anzi, l’aver alzato le aspettative ci tornerà contro.

E lavorare sui fondamentali vale anche se l’esperienza di acquisto si esaurisce nel mondo digitale. Pensare, ad esempio, a un servizio di customer care efficace, abbattere le barriere di navigazione, avvisare per tempo dei rinnovi automatici dei prodotti/servizi acquistati, etc., sono tutti aspetti che facilitano l’utente e generano una relazione di fiducia. Non possiamo limitarci, quindi, a far atterrare qualcuno su un sito.

Ecco, il mio augurio per questo Natale è tornare all’essenziale: nel marketing porta evidenti benefici, immagina quindi cosa può sviluppare per te nella vita di tutti i giorni.

Se ci pensi, per stare bene, hai bisogno di poche cose. Prenditi cura di quelle.

Buona lettura,

Ivan Zorico

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

Iscriviti per restare in contatto con Smart Marketing. Senza perderti nulla!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.