Avete mai riflettuto sul fatto che alcune aziende hanno non solo una storia centenaria, ma che questa storia è saldamente intrecciata con quella del Paese che le ha viste nascere?
Poste Italiane è una di queste aziende e, con il suo nuovo spot, ci mostra come 160 anni di servizio siano diventati parte integrante del tessuto sociale e culturale dell’Italia. Non si tratta solo di lettere consegnate o pacchi spediti, ma di un viaggio collettivo che, attraverso le immagini d’archivio, ci fa rivivere momenti chiave della nostra memoria condivisa.
Lo spot, intitolato “La nostra storia nel futuro dell’Italia”, è un abile mix di passato e presente. Attraverso un montaggio coinvolgente, vediamo scorci d’Italia, volti comuni e istanti iconici, che raccontano la crescita di un Paese e la sua trasformazione. È un tributo a quei piccoli gesti quotidiani che, sommati, costruiscono il mosaico della nostra identità nazionale. Non è un caso che Poste Italiane sia stata testimone silenziosa ma fondamentale di eventi che hanno plasmato la nostra società.
Un immaginario collettivo ricco e diversificato, che vede le diligenze, l’araldica postale e filatelica, Meucci, il libretto di risparmio, il berretto dei portalettere, le cartoline, il francobollo con Zoff che alza la Coppa del Mondo, i Buoni fruttiferi postali, il passaggio dal bianco e nero al colore, il treno postale, il passaggio all’Euro, le Olimpiadi del 1960 a Roma, fino alle carte di credito dei nostri giorni.
Come ha detto molto bene lo scrittore Fulvio Abbate sull’Huffington Post, la nuova campagna pubblicitaria di Poste Italiane è “l’immaginario nazionale che si fa madeleine proustiana o metafisica dell’indimenticabile”, come l’ha definita il filosofo francese, Gaston Bachelard.
Lo spot di 2 minuti, quasi un cortometraggio, è realizzato prevalentemente con la tecnica del found footage ed è arricchito dalla bellissima melodia di “Drive” del compositore neo-classical francese Riopy.
Il potere di questo spot risiede proprio nel saper parlare a tutti noi, toccando corde emotive attraverso immagini che appartengono alla nostra memoria collettiva, ma proiettandoci al contempo verso il futuro. Non si limita a raccontare il passato: ci ricorda che anche oggi, e domani, Poste Italiane continuerà a essere al nostro fianco, con una presenza capillare e innovazioni che ci accompagneranno in un mondo sempre più digitale.
Il futuro è già qui, e Poste Italiane ci invita a costruirlo insieme.
Perché le aziende sono qualcosa di più di un insieme di mattoni e cemento: la malta che le tiene insieme sono il sudore, il lavoro, la fatica, i successi ed i traguardi delle persone che le hanno edificate.
E voi, cosa pensate quando vedete quelle immagini che raccontano 160 anni di vita italiana?
Anche a voi viene un po’ di nostalgia? E soprattutto, come immaginate il futuro che volete (e vogliamo) scrivere?
Fatemelo sapere nei commenti.