Il nuovo spot di Wind Tre e lo strano effetto deja vu. Ma se un’idea è davvero buona, sopravvive anche alla fine dell’azienda che l’ha lanciata?

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Nello slider alcuni fotogrammi dello spot Blu del 2000 e dello spot Wind Tre del 2023 a confronto - Smart Marketing

Chi ha qualche annetto alle spalle, come il sottoscritto, è spesso vittima di quei fastidiosi, perché molto frequenti, ma al tempo stesso interessanti ed emozionanti deja vu.

L’ultimo in ordine di tempo mi è stato procurato dal recente spot della Wind Tre “Connessioni, energia, assicurazioni” che da circa una settimana sta impazzando sugli schermi non solo televisivi.

Lo spot è, a mio parere, davvero molto bello, e ripropone l’ennesimo recupero di quell’effetto nostalgia che la pubblicità, soprattutto televisiva, ci sta propinando in ogni salsa.

Qui, in questo riuscito spot della durata stranamente non standard di 40 secondi, il focus si concentra sull’amico, anzi sul miglior amico, dell’eroe, e cita i “secondi” più famosi della cultura pop e non solo: il Robin di Batman, il Bubu dell’Orso Yoghi, ill Dottor Watson di Sherlock Holmes, il Barney dei Flintstones, il Jigen di Lupin III e addirittura l’Orso  Baloo del Libro della Giungla (anche se quest’ ultimo è solo ispirato e non propriamente citato, evidentemente per problemi di diritti con la Disney).

Il messaggio dello spot è chiaro e sottolineato dal malinconico e minimale jingle “Goldfish” di Michael Andrews: “A noi piace chi sta sempre accanto all’eroe qualunque cosa succeda, proprio come noi facciamo con te…”.

Insomma, uno spot malinconico e nostalgico, che propone le scene di famose serie TV, animate e non, fra cui la celeberrima serie televisiva Batman del 1966, il Lupin III della quarta serie del 2014, quello con la giacca Blu Savoia che omaggia l’Italia, i Flintstones del 1960 e l’Orso Yoghi, sempre del 1960.

Serie iconiche e talmente trasversali da essere conosciute da almeno 3 generazioni: i Boomer, la Generazione X, i Millennials e, forse, più di qualche Zoomer.

Io però, che con queste serie TV ci sono cresciuto per davvero, quando la TV era l’unico schermo, cinema escluso, che riempiva le nostre vite di giovani virgulti, guardando questo spot mi sono ricordato di un altro molto simile, sia nel climax che nel valore ispirante, e forse anche un po’ nel messaggio, risalente agli anni 2000, che era stato promosso dall’azienda “Blu”.

Azienda che, in quegli anni di rivoluzione delle telecomunicazioni con la fine del monopolio Telecom, aspirava a diventare il 4° operatore della telefonia mobile italiano al fianco di Tim, Omnitel (che poi sarebbe diventata Vodafone) e Wind.

Nell'immagine il logo e il claim dell'azienda BLU che, all'inizio degli anni 2000, fu il 4° gestore di Telefonia Mobile d'Italia - Smart Marketing
Il logo e il claim dell’azienda BLU che, all’inizio degli anni 2000, fu il 4° gestore di Telefonia Mobile d’Italia.

Un’azienda innovativa che aveva fatto proprio di un’efficacissima ed emozionante comunicazione pubblicitaria il suo cavallo di battaglia, proponendo alcuni dei migliori spot di quegli anni, tutti all’insegna del celebre claim “Blu: Il futuro che non c’era”.

Fra questi, uno di quelli che ricordo con più emozione è appunto quello in cui si vedevano all’opera Gatto Silvestro e Willy il Coyote, i due più celebri “perdenti” dei Looney Tunes, con un messaggio tutto ispirato al non arrendersi mai e al provarci sempre; infatti la voce fuori campo diceva:

“Questo film è dedicato a chi insegue un sogno nella vita, ai tenaci, ai testardi e agli ostinati, a chi cade e si rialza, a chi ci prova sempre e a chi non molla mai, perché loro sono quelli che guardano avanti, che sperimentano sempre, quelli che credono nel futuro, e non smettono mai di sognare”.

Trovo molto interessante che a trovare “ispirazione” in uno spot di 23 anni fa sia stata proprio la Wind, che, guarda caso, si accaparrò il marchio e il parco clienti nel 2002 quando il consiglio d’amministrazione della Blu  decise per il break-up della stessa, per questioni legate al mancato ottenimento delle licenze UTMS, che, in ogni caso, l’avrebbero condannata ad un inesorabile fallimento.

Una mancata acquisizione che, per inciso, fu causata più da una scelta politica degli azionisti che da un reale fallimento imprenditoriale, visto che l’azienda era in crescita, innovativa e molto competitiva.

“Le idee, però, a differenza delle persone, come dice il personaggio di V, nel film “V per vendetta”, sono a prova di proiettile” e quindi immortali, ed allora eccoci qui a chiudere un cerchio lungo più di 20 anni, nel quale l’azienda Wind Tre, che ancora ha nel cassetto il marchio Blu, si ritrova per le mani uno spot geniale, ispirante ed emozionante e lo ripropone in una nuova veste con tanto di citazioni a serie animate e con un messaggio solo all’apparenza diverso, ma in realtà molto “affine” a quello dello spot dell’azienda Blu che, purtroppo, non ha visto “il futuro che non c’era” ma di certo lo ha ispirato.

La pubblicità è un ottimo laboratorio nel quale possiamo vedere all’opera quella capacità tutta umana di riciclare le idee, destrutturandole, ricombinandole e riutilizzandole sotto mentite spoglie, capacità che si è sempre creduta appartenesse agli artisti e che invece è a disposizione di tutti noi.

Hai letto fino qui? Allora questi contenuti devono essere davvero interessanti!

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