Il futuro sta arrivando!
Anzi il futuro è già qui!
Presto robot umanoidi vivranno nelle nostre città, abiteranno nelle nostre case e interagiranno con noi…
Ma siamo sicuri che il futuro “prossimo” sarà come il film “Io, Robot” del 2004, di Alex Proyas, con Will Smith, tratto dall’antologia “Io, robot”, scritta dall’autore di fantascienza Isaac Asimov nel lontano 1950?
È indubbio che gran parte delle nostre convinzioni sull’intelligenza artificiale e i robot sia stata plasmata dall’immaginario fantascientifico di fumetti, cartoni animati, romanzi e, soprattutto, film. Il cinema, attraverso la sua spettacolarità, ci ha convinto che in un futuro prossimo venturo robot dall’aspetto umanoide interagiranno con noi e, se non stiamo attenti, in barba alle “3 leggi della robotica”, potrebbero rappresentare un reale pericolo per noi.
Ma, come spesso accade, immaginario cinematografico e progresso tecnologico non sono esattamente la stessa cosa. Infatti dovremmo abituarci all’idea che nell’immediato futuro (in alcuni casi già adesso, nel nostro presente), non solo i robot esisteranno già, ma interagiranno con noi in maniere che neanche la fantascienza più estrema ha saputo prevedere.
Ce lo spiega molto bene il 6° episodio del podcast “Alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale”, che parte proprio dalla nostra errata concezione di cosa siano i robot e di come interagiranno con noi. È molto probabile infatti che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica stia andando verso una frammentazione delle competenze e capacità “intelligenti” piuttosto che verso la creazione di robot generalisti. In pratica, piuttosto che creare un super robot umanoide, utilizzeremo tutta una serie di oggetti intelligenti capaci di funzionalità specifiche ed estremamente dedicate a risolvere e/o semplificarci un compito o un lavoro.
La domotica, l’internet delle cose, i wearable device e gli assistenti vocali sono degli ottimi esempi per spiegare questo “progresso alternativo”: un assistente vocale rappresenta, in pratica, sia la bocca che le orecchie di un robot, così come il termostato smart ed il sistema di videosorveglianza attiva della nostra casa intelligente rappresentano la capacità di regolare la temperatura e la vista del nostro robot, e via discorrendo.
In pratica, la ricerca tecnologica si muove verso la creazione di un robot diffuso piuttosto che di un robot generalista dall’aspetto umanoide. Noi non creeremo un nostro simile di metallo e silicio, ma piuttosto, in un futuro imminente, vivremo dentro un robot e trasferiremo molte delle nostre incombenze “materiali” a tutta una serie di assistenti robotici e virtuali estremamente specializzati e dedicati.
A spiegarci questa “fantascienza alternativa” ma estremante “concreta” sarà il protagonista del 6° episodio del podcast “Alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale”, ideato e promosso dall’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e Radio IT (il primo podcast network italiano sull’information technology), il professore e ricercatore dell’Università di Pisa Daniele Mazzei, a dialogo con il giornalista Igor Principe di Radio IT.
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