Da tempo si sente parlare di rivoluzione digitale. Da tempo si sente parlare di cambio di paradigma. Da tempo si sente parlare di nuove frontiere.
E tutto questo parlare, da tempo, gira inesorabilmente intorno ad una sola parola: Internet.
Internet, se ci pensate, ha toccato prima, e mutato poi, ogni aspetto della nostra vita. Qualsiasi aspetto, nessuno escluso.
Non possiamo assolutamente immaginare, infatti, un luogo di lavoro senza un pc collegato ad una rete internet; addirittura, oggi, la stessa idea di luogo di lavoro fisico è cambiata. Basta un qualsiasi device collegato ad una rete internet per essere operativi e connessi in qualunque luogo ci troviamo (aeroporto, treno, bar, o altro ancora), proprio come lo saremmo se fossimo seduti nella nostra abituale postazione di lavoro. Ma pensiamo anche a come prenotiamo le nostre vacanze, a come eseguiamo le operazioni bancarie, a come guardiamo i film e le serie tv, a come ascoltiamo la musica, eccetera eccetera. L’elenco, capite bene, è praticamente infinito.
Internet, poi, ha cambiato l’uso del nostro linguaggio: email, chat, social network. Cambiando il nostro linguaggio e le modalità di comunicazione, evidentemente, è cambiato il modo in cui comunichiamo e relazioniamo. Così diceva a riguardo il sociologo e filosofo Marshall McLuhan: “Le società sono sempre state modellate più dal tipo dei media con cui gli uomini comunicano che dal contenuto della comunicazione”. E questo affermava il chimico e filosofo Joseph Priestley: “Più elaborati sono i nostri mezzi di comunicazione, meno comunichiamo”.
Quindi, a questo punto vi chiedo: cosa accade se due persone smettono di parlare “faccia a faccia” e le loro comunicazioni vengono mediate da uno strumento? E conseguentemente: come internet ha inciso e cambiato il modo di comunicare tra persone ed influenzato il loro rapporto con la sessualità?
Certo, ognuno di noi ha la propria idea a riguardo ma, certamente, sarebbe meglio affidarsi ad uno esperto. E questo è quello che abbiamo fatto. Abbiamo posto questa e altre domande allo psichiatra e sessuologo Marco Rossi: Presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale, Responsabile della Sezione di Sessuologia della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, nonché volto noto della TV italiana (“Loveline” di MTV, “Buona Domenica”, “Maurizio Costanzo Show”, “Pomeriggio 5”, “Italia sul Due”).
Dott. Rossi, come internet ed i social network hanno modificato la sessualità delle giovani generazioni?
Queste nuove modalità di comunicazione – app, chat e social network più in generale – hanno sviluppato una estrema velocità di contatto tra persone. Tale velocità e modalità di scambio comunicativo ha generato una <<virtualizzazione dei rapporti>> ed una <<relazionalità meno corporea>>. La velocità nei rapporti fa fare subito un salto alle fantasie sessuali, così che – provocatoriamente – può capitare che due persone arrivino a compiere atti sessuali prima ancora di baciarsi; dove appunto il bacio è qualcosa di più <<intimo>>. Oggi si arriva al seguente paradosso: uso eccessivo del corpo ed incorporeità delle relazioni.
Attraverso le app di incontri – Tinder su tutte, ma potrei citarne tante altre – arriviamo a lambire un vecchio spauracchio della fine del secolo scorso: potremo mai essere comandati dalle macchine? Anche qui sarò provocatorio, ma sino ad un certo punto. Se ci pensa, oggi 2 persone si incontrano per mezzo di una app che li seleziona per mezzo di un algoritmo che intreccia interessi, passioni e altro. Queste due persone magari si piaceranno e da questa relazione, forse, nasceranno anche dei figli. Ma ora mi domando: queste relazione e questi figli sono il frutto di una libera e casuale scelta o di una sorta di Grande Fratello che decide per noi?!?
Internet ha notevolmente semplificato l’accesso alla pornografia: qual è il suo parere a riguardo e quali sono stati gli effetti?
La pornografia è sempre stata presente nel genere umano. Certo oggi è molto diverso. È lì sempre a disposizione, basta accendere il PC. Questa soddisfazione facile, e ancora una volta veloce, ha determinato un piacere incorporeo. Motivo per il quale oggi le nuove generazioni hanno meno rapporti sessuali rispetto ai coetanei delle generazioni passate.
Un’ultima domanda: cosa può dirci sullo stato dell’educazione sessuale ed affettiva delle nuove generazioni?
L’educazione sessuale oggi si chiama dottor Google!
Peccato che i ragazzi di oggi non hanno ancora i filtri ed una sufficiente cultura sulla materia per poter discernere quale informazione sia corretta e quale invece debba essere considerata come una bufala. Uno dei problemi più grandi che si può constatare è l’eccessiva mancanza dell’uso dei preservativi, che ha portato ad un incremento di <<gravidanze indesiderate>> ma, soprattutto, la ricomparsa di alcune malattie sessuali che si consideravano quasi debellate. Solo per citare un numero, a Milano, negli ultimi anni, la sifilide è aumentata del 400%.
Per chi volesse approfondire queste tematiche segnaliamo un ciclo di 3 convegni che si terranno prossimamente a Pordenone ed in cui interverrà anche il dott. Rossi.
“A proposito di Sesso” questo è il nome dato alla manifestazione.