L’insicurezza non piace a nessuno. Non ci fa stare bene e ci mette nella condizione di sentirci in difetto. D’altronde ci abbiamo messo tanto per raggiungere certe sicurezze, perché mai dovremmo cambiare?
E in effetti, proprio per la paura di cambiare, in molti preferiscono restare nel già noto e smettono di fare cose nuove, di mettersi in discussione, di imparare una nuova competenza, ecc. Non è un caso se in tanti, presto o tardi, respingono tutto ciò che ha a che fare con il cambiamento e ricadono nella cosiddetta zona di comfort. Zona che racchiude molteplici aspetti della nostra vita, da quella personale a quella lavorativa.
Ripetiamo sempre gli stessi schemi perché lì, in quegli spazi, ci sentiamo a nostro agio.
Se ci pensi, persino le vacanze non sfuggono a questa regola: quante volte ti sei trovato a prenotare nella stessa località o addirittura nella stessa struttura ricettiva? O, più in generale, quante volte ti ritrovi ad andare nel solito ristorante o a guardare quel film che ormai conosci a memoria?
Sulla zona di comfort si è detto tanto e, a parer mio, per certi versi, non è sempre da denigrare. Quello su cui si deve riflettere è altro: cosa ci fa sentire insicuri? Cosa mina le nostre certezze? Cosa ci trattiene dal cambiare? Questo è il vero punto.
Quando facciamo qualcosa di nuovo non dobbiamo dubitare di noi e delle nostre capacità perché stiamo semplicemente vivendo una nuova esperienza. Pensare di non essere all’altezza della situazione non farà altro che allontanarci dal nostro obiettivo e ci farà ricadere nuovamente nella nostra zona di comfort. Zona che, in questo caso, non ha proprio nulla di positivo.
Cerchiamo invece di fare due cose.
Da un lato immaginiamoci come se avessimo già realizzato il nostro obiettivo: questo ci aiuterà a focalizzare il traguardo e ci darà lo slancio emotivo per iniziare. Dall’altro, scomponiamo l’obiettivo in tante piccole parti. Raggiugere tanti piccoli micro-obiettivi ci consente di non perdere l’entusiasmo, di mantenere alto il livello di determinazione e di portare naturalmente a termine qualcosa che inizialmente poteva sembrare irrealizzabile.
E se questo non bastasse, impariamo a silenziare i nostri pensieri limitanti. Come diceva Honoré de Balzac: “Quando dubiti del tuo potere, dai potere al tuo dubbio”.
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