Per il quarto anno consecutivo, anche nel 2024 voglio proporvi un libro al mese, forse due, per raccontare chi siamo, da dove veniamo, dove vorremmo andare e come ci vogliamo arrivare. Perché la lettura può essere svago, intrattenimento, ma anche un valido esercizio per imparare a pensare e sviluppare una certa idea del mondo.
Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.
Cosa c’entrano Hitchcock con la pubblicità, la Coca-Cola con Lubitsch, Kubrick con dei futili jingle?
In superficie nulla, eppure, grattando appena, le connessioni e le simmetrie tra i due linguaggi sono tantissime e sorprendenti.
Una su tutte: a differenza di quanto ci dicono le varie storie del cinema, la data di nascita del cinematografo dei fratelli Lumière, con la prima proiezione pubblica, non è il 28 dicembre 1895, ma il 22 marzo 1895, ben 9 mesi prima.
È quello il giorno in cui i due fratelli insieme al padre organizzano una presentazione privata per 300 persone tra imprenditori, filantropi e capitani d’industria, presso la sede della Società Francese per il Progresso dell’Industria Nazionale proiettando il famoso filmato “L’uscita degli operai dalle Officine Lumière a Lione”; a tutti gli effetti si tratta di uno spot commerciale, che riprende gli operai di una fabbrica, per trovare finanziamenti per questa nascente arte ed insieme industria che è il cinema.
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L’obiettivo della pubblicità è sempre lo stesso: coinvolgere, persuadere, vendere. Il come lo si fa ed il perché lo si fa, però, tutta la differenza del mondo.
Ma le similitudini fra questi due linguaggi sono davvero tante ed inaspettate, e ce le illustra con la passione per l’approfondimento e il piglio del divulgatore Giuseppe Mazza, copywriter e direttore creativo per importanti agenzie pubblicitarie nazionali ed internazionali, nel suo libro “Cinema e Pubblicità – La relazione sorprendente”, uscito nel 2019 per l’editrice Bibliografica.
Un libro ricco di illustrazioni e pieno di esempi che ripercorre la storia del cinema e la storia della pubblicità, rilevando tutti i molteplici legami fra queste due arti (e due linguaggi) che l’autore, senza troppi giri di parole, definisce sorelle.
Cinema e Pubblicità
La relazione sorprendente
Autore: Giuseppe Mazza
Editore: Editrice Bibliografica
Anno: luglio 2019
Pagine: 320
Isbn: 9788893570244
Prezzo: € 26,00
Un saggio che ovviamente parte dagli albori e giunge al presente dei due linguaggi e che si sviluppa in capitoli che vengono proposti come i tempi di una proiezione, con tanto di intervalli, che sono dei focus su autori particolarmente interessanti.
Perché dovremmo leggere “Cinema e Pubblicità – La relazione sorprendente” di Giuseppe Mazza?
Il libro scardina molte certezze e demolisce molti pregiudizi che nutriamo sul cinema e soprattutto sulla pubblicità. Una pubblicità che per anni da una certa critica progressista, anche nel nostro Paese, è stata vista con diffidenza se non proprio odio, e a cui questo bel saggio di Giuseppe Mazza restituisce dignità e pregnanza.
Un libro che ogni esperto di marketing dovrebbe leggere ed ogni esperto di cinema dovrebbe studiare, perché, che lo sappiamo o meno, il cinema e la pubblicità sono i due linguaggi che più di tutti hanno definito il nostro contemporaneo e immaginato il mondo del futuro.