innovation.now – L’Editoriale di Raffaello Castellano

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Sono le ore 20:00 del 30 ottobre del 1938, la notte che precede Halloween: la Radio CBS di New York trasmette un programma live, il Mercury Theatre on Air, una serie di adattamenti dal vivo di classici letterari. Il programma è di nicchia e non avendo sponsor, va in onda senza interruzioni pubblicitarie. Ad ideare e condurre lo show c’è un attore talentuoso e giovanissimo di soli 23 anni: Orson Welles.

L'attore e futuro regista Orson Welles.
L’attore e futuro regista Orson Welles.

Quella sera si sta mettendo in scena l’adattamento di un romanzo La Guerra dei Mondi di H.G. Wells, che parla di un’invasione aliena da parte dei marziani. Lo sceneggiatore che ha rimaneggiato l’opera originale, Howard Koch, ha trasposto i fatti narrati dalla Londra vittoriana alla New York degli anni ’40, inoltre, la narrazione fu modificata in modo da sembrare una cronaca in diretta dell’attacco dei marziani, con tutto il corollario di interviste ad esperti, bollettini ufficiali, discorsi di autorità, testimonianze, grida, esplosioni e via discorrendo.

L’effetto fu tremendamente realistico, tanto che getto nel panico 2 milioni di ascoltatori, un terzo dei sei milioni di cittadini americani in ascolto; vi furono fughe in massa, atti vandalici, incidenti mortali ed addirittura suicidi. Quando si scoprì che si trattava di uno show, anche lo scandalo fu nazionale, nei mesi successivi furono dedicati alla faccenda oltre 12.000 articoli e le critiche contro la “giovane” industria radiofonica furono aspre. La radio infatti era ancora considerata un mezzo di comunicazione pericoloso ed incapace di gestirsi autonomamente e bisognoso di misure e restrizioni legali per impedirne l’effetto pervasivo e persuasivo.orson-welles-war-of-the-worlds-newspaper-headlines-1938

Senza troppi sforzi potremmo considerare lo scherzo radiofonico di Orson Welles (che grazie ad esso divenne una star e diede avvio alla sua sfolgorante carriera), come un primo caso ante litteram di fake news (noi abbiamo trattato l’argomento nel numero di febbraio 2018).

La radio all’epoca era come l’internet di oggi, più veloce ed immediato della stampa e raggiungeva le persone nelle loro case, nei bar, nei locali, dove si riunivano piccole comunità. Eravamo nel periodo fra le due guerre, i cittadini americani stentavano ancora a riprendersi dalla Grande Depressione del 1929 e, inoltre, le notizie provenienti dall’Europa, con la Germania e il Giappone sempre più pericolosi e guerrafondai, avevano evidentemente scoperto il nervo emozionale della nazione che, inquieta, insicura e impaurita era pronta a credere a tutto, forsanche all’invasione degli alieni.war-of-the-worlds-1938

Dopotutto i regimi totalitaristi dell’epoca, nazisti, fascisti o franchisti che fossero, stavano già manipolando le folle attraverso la propaganda (trasmessa su tutti i media, ma soprattutto attraverso la radio) contro un nemico immaginario, politico, religioso o etnico che fosse, al fine di guadagnare consenso.

Ma perché per presentare questo numero di Smart Marketing dedicato all’innovazione, vi ho raccontato una storia così “datata”?

Perché a distanza di 80 anni dai fatti della vigilia di Halloween del 1938, possiamo affermare che nulla, o quasi, è cambiato, se non i mezzi, gli strumenti tecnologici e la natura dei manipolatori. L’informazione manipolata e falsa viaggia oggi non più su onde medie, ma su frequenze digitali, invece di ingombranti apparecchi a valvole abbiamo snelli e sinuosi smartphone e tablet, invece di regimi totalitari abbiamo le grandi multinazionali dell’informatica. Noi siamo rimasti gli stessi, fragili, impressionabili, sensibili e incapaci, il più delle volte, di riconoscere il vero dal falso.

Orson Welles dirige le prove al Mercury Theater nel 1938.
Orson Welles dirige le prove al Mercury Theater nel 1938.

Ed allora?

Allora forse dovremmo studiare di più le lezioni del passato, spogliandoci della nostra presunta onniscienza, della nostra fittizia perspicacia, perché come ha detto Winston Churchill:

“Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.”

Quindi una vera e reale innovazione sarà possibile solo attraverso il recupero della nostra storia, della memoria dei fatti accaduti, per evitare che il nostro futuro sia solo una reiterazione degli sbagli e degli errori passati.

Buona lettura e innovazione a tutti.

Raffaello Castellano

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