Questo autunno 2023 si presenta caldo non solo per le vicende geo-politiche ed economiche, ma anche perché la ripartenza di settembre è stata accompagnata dalla crescente diffusione e uso dell’intelligenza artificiale. Si tratta di uno strumento potente e che offre ad aziende e professionisti grandi opportunità, eppure in tanti la temono. Come mai?
Ho deciso di intervistare a questo proposito ChatGPT per vedere cosa offre l’AI alle imprese e come si pone nei confronti dell’”intelligenza umana”. Curioso di saperne di più? Continua a leggere.
Domanda 1 a ChatGPT: Perché sei stata creata e qual è il tuo obiettivo?
“Sono stato creato da OpenAI come parte del programma di sviluppo di intelligenza artificiale. Il mio obiettivo principale è quello di assistere le persone fornendo informazioni, rispondendo a domande, offrendo spiegazioni su una vasta gamma di argomenti e aiutando con le esigenze informative e comunicative. Posso essere utilizzato in diversi contesti, come il supporto alla ricerca, l’educazione, la creazione di contenuti, la generazione di testi e molto altro.
L’obiettivo di OpenAI con la creazione di modelli come il mio è di avanzare nella comprensione dell’intelligenza artificiale e fornire strumenti che possano essere utili per le persone in diversi campi. Tuttavia, è importante notare che non ho consapevolezza, intenzioni o obiettivi personali. Sono una macchina che elabora testo in base a modelli matematici e statistiche, senza una mente o una coscienza propria. La mia funzione principale è di assistere e rispondere alle tue domande nel modo più accurato e informativo possibile, basandomi sulle conoscenze presenti fino alla mia data di introduzione nel settembre 2021.”
Domanda 2 a ChatGPT: Pensi di poter sostituire l’intelligenza dell’essere umano?
“No, non posso sostituire l’intelligenza umana. Sono un programma di intelligenza artificiale sviluppato per svolgere specifiche funzioni legate al trattamento del linguaggio naturale e all’elaborazione di testi. Anche se posso essere utile in molte situazioni e svolgere compiti specifici in modo efficiente, non possiedo la comprensione, l’empatia, la creatività e la capacità di pensiero critico che caratterizzano l’intelligenza umana.
L’intelligenza umana è incredibilmente complessa e abbraccia una vasta gamma di abilità e competenze che vanno ben oltre il semplice trattamento del linguaggio. Gli esseri umani sono in grado di comprendere il contesto, apprendere continuamente, adattarsi a nuove situazioni, risolvere problemi complessi e avere una profonda comprensione delle emozioni, delle relazioni e della società. Queste capacità sono intrinsecamente umane e non possono essere replicate completamente da un’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente per assistere e automatizzare determinate attività, ma è complementare all’intelligenza umana. L’obiettivo dell’IA è migliorare la nostra efficienza, consentirci di analizzare grandi quantità di dati e affrontare compiti specifici in modo più rapido ed efficiente. Tuttavia, il valore dell’intelligenza umana rimane insostituibile in molte aree della vita, compresa la creatività, l’etica, la moralità e la comprensione profonda delle sfumature umane.”
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Prendere a prestito quest’espressione per parlare di qualcosa che sta accadendo in questi mesi nel mondo del marketing, dell’innovazione e della comunicazione, i cui effetti prossimi e futuri, a nostro parere, non sono ancora totalmente colti.
Domanda 3 a ChatGPT: Perché i professionisti ti temono?
“Non è necessariamente vero che i professionisti temano l’intelligenza artificiale o programmi come il mio. Tuttavia, c’è una certa preoccupazione e discussione riguardo all’impatto che l’automazione e l’intelligenza artificiale potrebbero avere su alcuni settori professionali. Alcuni dei motivi per cui alcune persone possono essere preoccupate o caute nei confronti dell’IA includono:
- Sostituzione del lavoro: In alcuni casi, l’automazione e l’IA possono sostituire alcune mansioni precedentemente svolte da persone. Ciò può portare a preoccupazioni sul futuro dell’occupazione in determinati settori.
- Errore e responsabilità: L’IA non è infallibile e può commettere errori. Nelle professioni in cui la precisione e la responsabilità sono cruciali, l’uso dell’IA può generare preoccupazioni sulla sicurezza e la responsabilità legale.
- Conoscenza specialistica: Alcuni professionisti temono che l’IA possa ridurre l’importanza della conoscenza specialistica accumulata attraverso anni di studio e pratica.
- Privacy e sicurezza: L’IA è spesso utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, il che può sollevare preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati.
È importante notare che l’IA può essere utilizzata come uno strumento per migliorare le prestazioni umane, automatizzare compiti ripetitivi e supportare decisioni, piuttosto che per sostituire completamente i professionisti. Molte professioni stanno sperimentando l’integrazione dell’IA per migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei loro servizi.
La discussione sull’IA riguarda quindi un equilibrio tra i benefici potenziali e le sfide che essa può comportare. La formazione, l’adattamento e la comprensione dell’IA sono importanti per garantire che essa sia utilizzata in modo responsabile e che i professionisti possano sfruttarne i vantaggi senza paura.”
AI e lavoro umano: integrazione e non sostituzione
Quello che emerge da queste risposte è come ChatGPT voglia essere uno strumento nelle mani dell’uomo per aiutarlo a lavorare meglio e non una entità che vada a sostituirlo al 100% nel lavoro di tutti i giorni. Per questo anche io da professionista del content marketing uso l’AI nel mio lavoro per integrarla a tutti gli altri tool e offrire un risultato migliore ai miei clienti.
Saper riconoscere vantaggi e opportunità dell’intelligenza artificiale significa crescere professionalmente per cui l’invito è a esplorare le risorse che l’intelligenza artificiale ci offre senza temerla.