Quest’anno vi propongo un libro al mese, forse due, per raccontare chi siamo, da dove veniamo, dove vorremmo andare e come ci vogliamo arrivare. Perché la lettura può essere svago, intrattenimento, ma anche un valido esercizio per imparare a pensare e sviluppare una certa idea del mondo.
Un libro al mese, in piccole schede, in poche battute, per decidere se vale la pena comprarlo e soprattutto leggerlo. Perché la lettura, come diceva Woody Allen, è anche un esercizio di legittima difesa.
Siamo sicuri che la felicità sia davvero l’obbiettivo che dobbiamo perseguire?
È con questo interrogativo che si apre “Istruzioni per rendersi infelici”, un piccolo manuale (appena 108 pagine) scritto dal compianto Paul Watzlawick negli anni ’80 del secolo scorso, la cui prima edizione, uscita in Italia per la Feltrinelli, risale al 1984.
Diciamolo subito, il libro di Watzlawick è davvero un contro-manuale di self-help, che, dopo averci introdotto le ragioni, letterarie, linguistiche, filosofiche e morali per cui l’infelicità è meglio della felicità, ci fornisce una serie di regole e suggerimenti per diventare autentici “professionisti dell’infelicità”.
Watzlawick ci spiega passo passo il percorso che dobbiamo intraprendere se vogliamo diventare davvero infelici. È così che scopriamo tecniche di infelicità ampiamente collaudate ed efficaci come: l’esaltazione del passato, porsi degli obbiettivi razionalmente irraggiungibili, le profezie che si auto-avverano, etc..
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Non esistono fatti, ma solo interpretazioni. La nostra vita, la società e il nostro mondo è permeato dalla comunicazione. Conoscerla ci aiuta a comprenderla e ad essere più consapevoli.
Ma l’autore non solo ci svela le pratiche più raffinate per l’infelicità, ma ci spiega anche i “contesti” in cui applicarle più efficacemente, e così il manuale ci propone ricette per l’infelicità in casa, al lavoro, al bar con gli amici, nella vita di coppia ed in tutti i contesti familiari, non lasciando fuori nessun ambiente e situazione nei quali non esercitare la nostra propensione all’infelicità.
La cosa interessante, ed è questa la chiave del libro, è che a mano a mano che leggiamo queste regole e suggerimenti ci rendiamo conto che noi lettori non solo le applichiamo già, ma siamo dei veri professionisti dell’infelicità e che forse per diventare davvero felici l’unico sforzo che dobbiamo fare è smettere di “applicare” alla lettera e con zelo tutto quello che Paul Watzlawick ci suggerisce di fare.
Istruzioni per rendersi infelici
Autore: Paul Watzlawick
Editore: Feltrinelli
Anno: febbraio 1984
Pagine: 112
Isbn: 9788807814525
Prezzo: € 8,00
Perché dovremmo leggere Istruzioni per rendersi infelici?
Il libro di Watzlawick è davvero un approccio rivoluzionario e “paradossale” alla vita: scorrendo le sue pagine ci rendiamo conto, con qualche sorriso ed imbarazzo, che percorrere la strada per la felicità è molto più semplice e scorrevole di quello che appare; per andare a passo spedito verso la nostra felicità l’unica cosa che dobbiamo davvero fare è smettere di mettere “spontaneamente” in pratica tutti i consigli del libro. Un contro manuale che, spiegandoci tutti gli sforzi che noi già facciamo per essere infelici, ci suggerisce che possono essere disinnescati “semplicemente” smettendo di farli.
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