Chi ama la mitologia greca potrebbe impazzire per questa serie: sto parlando di “Kaos”, la serie tv Netflix uscita lo scorso 29 agosto. Ideata da Charlie Covell (famoso per l’adattamento del fumetto “The End of the F***ing World” divenuto anch’esso una serie Netflix), la serie riprende le vicende dei miti greci, catapultate in un presente alternativo dove ancora si venerano e si temono gli dei. Ogni essere umano nasce con una profezia e ne ha una anche Zeus ed è proprio il timore che questa stia per avverarsi che manda il re degli dei nel panico.
E’ da qui che partono tutte le storie parallele, tra dinamiche familiari e figure vulnerabili, raccontate con dinamismo ed ironia. I protagonisti si muovono in tre mondi: l’Olimpo, dimora di Zeus, Creta, città terrena e l’Ade, regno dell’oltretomba. Nel cast formato da volti più noti e meno noti, sono presenti David Thewlis che interpreta Ade re degli inferi, Stephen John Dillane nei panni di Prometeo, nonché narratore della serie, Janet McTeer una magnifica Era, sorella e moglie di Zeus, e su tutti uno strepitoso Jeff Goldblum (“La mosca”, “Jurassic Park”, “Independence Day”) uno sfavillante, capriccioso ed egocentrico Zeus.
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Quanto realmente di te c’è nelle tue giornate, nelle relazioni e nelle esperienze che vivi?
A volte è necessario cambiare completamente traiettoria. La tua vita è altrove.
Altre volte è necessario solo riprendere i comandi. Non il cosa, ma è il come a fare la differenza.
Rinascere, ripartire, è questo: essere presenti ed essere consapevoli. Determinare le nostre vite. Ogni giorno.
A fare da sottofondo alle vicende umane e divine una pazzesca colonna sonora fatta di grandi hit (alcune raccolte in questo video) che rendono la narrazione ancora più coinvolgente. Accanto alla musica, alle storie, agli attori, spiccano anche i costumi e le scenografie: fantastiche le mise di Zeus tra tute sgargianti e vestaglie anni settanta, con il tocco di un dorato Casio Vintage che sarà il fulcro di tutta la storia; meravigliose le location con questa netta divisione, anche cromatica, tra la caotica Creta, le cui scene sono state girate in gran parte in Andalusia, il regno dell’oltretomba totalmente in bianco e nero e lo sfolgorante Monte Olimpo che ha come sfondo le suggestive Reggia di Caserta e Villa d’Este a Tivoli.
Guardando gli otto episodi della prima stagione di “Kaos” non si può non tornare con la mente alla grande letteratura sui miti greci, ma anche al più vicino manga giapponese, e successivamente anime, “C’era una volta Pollon” di Hideo Azuma e all’ancora più recente saga letteraria e cinematografica “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”, tutti assolutamente da recuperare.
Visto il grande successo di pubblico e critica di “Kaos”, siamo in molti ad attendere una seconda stagione e l’autore Covell non esclude questa possibilità, anche se Netflix non si è ancora espressa in merito.
Non ci resta che chiederla agli dei allora!