I botta e risposta che hanno interessato negli ultimi giorni le istituzioni nostrane, e a cui abbiamo assistito da spettatori, hanno certamente fornito un case study su come la comunicazione sia cambiata negli ultimi anni, evidenziando anche i limiti di strumenti tradizionali se messi in relazione ad una comunicazione – quella social – molto più veloce, immediata ed efficace, quando, ovviamente, è ben orchestrata.
Di quanto la comunicazione social sia diventata preminente in questi anni non ce ne accorgiamo oggi.
Eppure stupisce sempre ancora tanto notare come questi strumenti siano utilizzati in tutti i campi e quanto la comunicazione (sui) social stia, se non proprio sostituendo i canali tradizionali, acquisendo certamente una sua credibilità. Credibilità che va ad aggiungersi ad altre componenti come l’immediatezza, l’empatia e l’efficacia, patrimonio ormai ampiamente appannaggio della comunicazione social.
Non è quindi un caso che la principessa del Galles Kate Middleton abbia scelto un video, pubblicato sui social appunto, per annunciare la fine della chemioterapia. Video che ha generato subito migliaia di commenti (immediatezza e empatia) e che è stato puntualmente rilanciato dalle testate giornalistiche (efficacia e credibilità).
Un altro caso studio, ovviamente di diversa natura, che rimarca la necessità di approcciare la comunicazione in chiave olistica: nell’infosfera non si può più ragionare solo per canali o per vecchie logiche, ma si deve avere un approccio quanto mai strategico.