Raffaello Castellano (533)
Un’altra camera fa da copertina al numero di aprile del nostro mensile, dopo l’intervento del collettivo Giu.ngo-Lab dello scorso mese. Tuttavia questa volta non abitiamo nella stanza, ma la osserviamo dall’esterno, questa volta non siamo inquilini, nè ospiti, ma spettatori.
Una porta con i vetri all’inglese ed una grande vetrata, anzi una vetrina, sulla quale si riflettono i palazzi di fronte, ci permettono di osservare perfettamente l’interno. Un interno strano, un’atmosfera tardo vittoriana, old english, traspare dagli arredi e dai soprammobili. In primo piano un tavolino con una tovaglia di finissimo pizzo sorregge una teiera ed una tazza da the, una bottiglia di whisky, o di altro liquore, un bicchiere riempito dello stesso alcolico, un mazzo di fiori ed alcuni giornali e quotidiani, fra i quali riconosciamo un guida tv.
Un importante specchio ovale ed un sofà old style posto sotto di esso incorniciano la parte sinistra della stanza, mentre sulla destra troviamo una poltrona relax dei giorni nostri; una carta da parati a righe verticali, infine, fa da sfondo a questa immagine. Tutto questo per quanto riguarda il set di questa copertina; abbiamo lasciato alla fine gli attori che la animano, un uomo ed una donna, ma anche questi soggetti sono strani: l’uomo in primo piano è vestito di tutto punto, ma solo dalla cintola in su, sotto indossa un pigiama, mentre la donna, che in realtà è un manichino, indossa un impeccabile tailleur in un finissimo tessuto damascato rosa.
L’intervento dell’artista condensa una serie di categorie contrastanti: realtà e finzione, verità e menzogna, documentario e fiction; capiamo, con non poco stupore, che la foto realizzata dall’artista è, sì, uno scampolo di mondo colto in flagrante, ma che questo set è pure una messa in scena estremamente elaborata. Insomma, non è la realtà e basta, ma è uno stadio evolutivo della realtà, successivo, superiore, la fotografia è decisamente surreale.
Intuiamo da diversi elementi inseriti qua e là in questo set che il messaggio di cui l’opera è portatrice è politico, quella politica con la “P” maiuscola che dovrebbe farsi nei palazzi del potere e del governo, ma che sempre più spesso si fa in tribune politiche virtuali, in talk show televisivi, su piattaforme social sempre più numerose. La politica ed i politici, sembra dirci l’artista, invadono ormai anche il nostro quotidiano, entrano nelle nostre case, nei nostri salotti, invadono la sfera più privata ed intima delle nostre vite, sono onnipresenti e virali, ma questo avvicinamento della politica è falsamente democratico, fintamente positivo, ingannevolmente familiare.
Osservando questa immagine surreale e straniante ci vengono in mente le parole del grande storico e teorico dell’arte Konrad Fiedler:
“Non è vero che gli artisti debbano esprimere il contenuto di un’epoca, essi devono dare a un’epoca un contenuto”.
L’artista di questo mese si chiama Antonella Zito (classe 1988), di Francavilla Fontana (Br), la più giovane fra tutti quelli che fino ad ora hanno realizzato la Copertina d’Artista: grafica pubblicitaria, fotografa e video maker, come molti altri artisti della sua generazione padroneggia con estrema naturalezza media, tecniche, strumenti e materiali differenti. Suoi lavori sono stati esposti e proiettati in gallerie, fondazioni, musei e festival in Italia ed Europa.
L’opera che ha pensato per la nostra copertina fa parte delle sue “particolari” fotografie, realizzata come tutte le altre su di un set appositamente studiato e curato nei minimi particolari.
Ambienti, situazioni, oggetti e personaggi di un lungo ed appassionato racconto che l’artista sta dispiegando intorno all’individuo, alla sua psicologia, al suo ruolo nella società ed al suo impatto sull’ambiente.
Fra le ultime mostre e festival alle quali ha partecipato segnaliamo:
Mostre
2016 – Artefatto “It’s me” – Palazzo Gopcevich– Trieste
2016 – Affordable Art Fair – Superstudio Più – Milano
2016 – Premio Internazionale d’arte contemporanea “Lynx” – Sala degli Archi della Fortezza Nuova – Livorno
2015 – Premio Internazionale d’arte contemporanea “Lynx” – Galleria Lokarjeva – Ajdovščina (Slovenia)
2015 – “Sphinx 2015” – Tebe (Grecia)
2015 – Premio Internazionale d’arte contemporanea “Lynx” – Lux Art Gallery – Trieste
2015 – Vincitrice del Premio Lynx con esposizione di 4 mesi nella mostra “Europa Paradigma Est” – Trieste
2015 – 3° classificata “Young Talents 2015” – Affordable Art Fair – Superstudio Più – Milano
2014 – Electronica Fest – Mostra d’Oltremare – Napoli
2014 – “Drink Helleborus” – collezione permanente Museo Allotropya – Antikyra – Grecia
2014 – “Ritratto di Donna” – galleria Art&Co – Lecce
2013 – “Centro/Periferia” – Palazzo Ziino – Palermo
Festival
2015 – “Espacio Enter Canarias – Festival International Creatividad, Innovación y Cultura Digital” – Tea (Tenerife Espacio de las Artes) – Tenerife – Isole Canarie – Spagna
2015 – Festival Internazionale di cinema e donne – Cinema Odeon – Firenze
2015 – 38° Edizione del festival internazionale del cinema indipendente di Elche – Hort del Xocolater – centro Fundación Caja Mediterráneo – Elche (Alicante) – Spagna
2015 – Video contest internazionale “Switch on your creativity 2015 – Movie edition” – Punto Enel – Milano
2015 – 16° Edizione del “Festival del Cinema Europeo – Puglia show” – Multisala Massimo – Lecce
2014 – International Film Festival “Ferfilm” – Shtepia e Kultures – Ferizaj – Kosovo