Raffaello Castellano (533)
Frammenti di vita sospesi, porzioni di mondo, fotogrammi, inquadrature, scene che si susseguono come in una sorta di compendio, no meglio, in un vero e proprio distillato dell’esistenza dell’artista, questo paiono essere le originalissime opere di Semira Forte, l’artista di febbraio, di questa seconda edizione de la Copertina d’Artista di Smart Marketing.
Ma come spesso succede con le opere d’arte, ciò che è soggettivo diviene oggettivo, il personale si trasforma in globale, il particolare sfocia nell’universale.
Guardando i light box di Semira Forte, assemblati utilizzando delle diapositive fotografiche semplici o “manipolate”, immediatamente tutti noi siamo presi da due emozioni: la prima è quella della curiosità, scorriamo velocemente, quasi febbrilmente, tutti i tasselli che compongono l’opera con il fine di riconoscerne i singoli elementi; ma è la seconda emozione che d’improvviso prende il sopravvento. Cerchiamo, anzi ci concentriamo, su quei frammenti che più colpiscono la nostra immaginazione, la nostra attenzione, dopo la curiosità, è una smania all’identificazione che ci pervade, d’un tratto osserviamo solo quelle diapositive che paiono parlare di noi, anzi meglio, che paiono parlarci, rifletterci, interrogarci: d’un tratto siamo come posti davanti ad uno specchio, nel quale invece di rifletterci e basta, finalmente ci riconosciamo.
Questo ri-conoscimento e la curiosità che le opere di Semira Forte mettono in atto, sono le stesse che un altro media, diverso dall’arte contemporanea, pone in essere: il cinema. Esso pare interrogarci sulla complessità e sfaccettatura del mondo, soprattutto, attraverso il “montaggio”, quel susseguirsi ed inseguirsi di inquadrature che vanno a comporre il mosaico di quel simulacro di realtà che è il film. Allora potremmo spingerci a dire che i light box di Semira Forte sono film sotto mentite spoglie, manuali di scienza e tecnica del montaggio, distillati, come si diceva, di vita vissuta, nei quali l’artista pone le basi della sua personale ricerca artistica e della sua particolare riflessione sul mondo e sul modo di fare arte.
Classe 1975 di Brindisi, Semira Forte, frequenta il liceo artistico e prosegue la sua formazione diplomandosi in Decorazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Lavora per diversi anni come restauratrice presso ditte specializzate nel restauro del lapideo.
Espone in diverse ed importanti mostre collettive, recensita da importanti critici e curatori, fra i quali ricordiamo Massimo Guastella e Vito Caiati. Le sue opere vincono diversi e prestigiosi concorsi: nel 2007, vince la terza edizione del concorso “Pagine Bianche d’Autore” della Regione Puglia e così una sua opera diviene la copertina delle Pagine Bianche.
Sempre nel 2007 consegue l’abilitazione all’insegnamento di materie artistiche e attualmente insegna “Arte e Immagine” nelle scuole secondarie. Alcune sue opere fanno parte di collezioni ed esposizioni permanenti come “Kubica” ospitata nel MAP Museo Mediterraneo dell’Arte Presente a Brindisi.
Per la nostra rivista realizza appositamente un light box, dove le diapositive si avvicendano in un caleidoscopio di simboli e icone del mercato, del consumismo, dei saldi, del commercio ma, qui e là, spuntano anche simboli e segnali di stress, di disagio e di pericolo. Osservando quest’opera, dall’ironico titolo “Senzatitolo/Senzaparole”, una sensazione d’imbarazzo ci pervade, finiamo con il chiederci se siamo noi a comprare e possedere gli oggetti, o sono piuttosto gli oggetti che ci scelgono e ci posseggono.
Ultime mostre collettive
2014
“Donne nell’Arte Presente”, Museo Mediterraneo dell’Arte Presente (MAP) Brindisi; “Sull’arte contemporanea”, Università del Salento con TASH, CRACC, cura scientifica di Massimo Guastella.
2012
“Il Peso dello Spirito-Giuseppe Maria Desa”, Mostra/Collezione d’arte Contemporanea, Castello di Copertino – opere in mostra appartenenti alla collezione permanente della Basilica pontificia minore, a cura di Franco Contini;
“Autoritratti, Artisti del Terzo Millennio”, mostra itinerante in varie sedi della Puglia – a cura di Massimo Guastella.
2010
“PF 10 Pequeno formato”, Red 03 Art Gallery, Barcellona – a cura di Marcela Jardon.
2009
“Wet and Dry” (Streamfest), Palazzo Zeffirino Rizzelli, Galatina – a cura di Gigi Rigliaco e il NABA di Milano;
“Zooart”, Giardini Fresia, Cuneo – a cura dell’ Associazione Art.ur.