Raffaello Castellano (532)
Un codice, anzi due, fanno capolino dalla nostra copertina di giugno, realizzata dalla talentuosa Jasmine Pignatelli (classe 1968): il primo è un codice morse, uno dei più antichi linguaggi cifrati inventati dall’uomo, oramai superato e conosciuto da pochi ed usato da ancor meno persone; il secondo è molto più moderno, è un codice QR, una sorta di codice a barre bidimensionale che, in genere, rimanda ad un contenuto multimediale presente in rete.
Il codice Morse fu sviluppato da Samuel Morse e dal suo collaboratore Alfred Vail, e fu presentato ufficialmente l’8 gennaio del 1838. Molti studiosi ritengono, a ragione, che il codice Morse rappresenti una primissima forma di comunicazione digitale.
Il codice QR, dove l’abbreviazione sta per “Quick Response” (“risposta rapida”), fu sviluppato nel 1994 dall’azienda DENSO Corporation del Gruppo Toyota e serviva inizialmente per tracciare ed identificare i componenti delle automobili nelle fabbriche della stessa Toyota.
Potremmo dire, allora, di trovarci davanti ad un’opera che rappresenta un vero e proprio ossimoro tecnologico, giacché l’abisso fra i due codici è smisurato sia in termini di tempo che di spazio, ma non è così per la loro finalità, il loro uso: entrambi i codici, infatti, sono adoperati per veicolare dati, contenuti, informazioni.
La domanda allora è: quale mai sarà l’informazione che l’artista ci vuole trasmettere con tanta solerzia e cura da utilizzare non uno, ma addirittura due codici cifrati per essere sicura di raggiungere lo scopo?
Se non siamo avvezzi alla comprensione del codice morse non dobbiamo fare altro che inquadrare i codice QR con il nostro smartphone per scoprire il messaggio che si cela dietro quest’opera.
Un video caricato su You Tube ci svela che il codice morse rappresenta la distanza 42,195 km della maratona, la regina dei Giochi Olimpici.
Nel video una donna dai lineamenti ellenici (la stessa artista) pronuncia una parola, Vενικήκαμεν (“abbiamo vinto”), la ripete ad oltranza fino a farla diventare una litania, la parola è la stessa pronunciata da Fidippide, il soldato greco che percorse a piedi la distanza di 42,195 km dalla città di Maratona ad Atene per annunciare la vittoria dell’esercito Greco su quello Persiano.
Lo scopo dell’artista è svelato, ma qualcosa ancora non torna, ci sorge il dubbio che la scelta della Pignatelli nasconda un altro messaggio, un’altra informazione, un metadato, potremmo dire…, ed infatti non capiamo perché fra tutti i possibili sport fra cui scegliere per illustrare la nostra Copertina d’Artista ed il tema del mese che, come sappiamo, è Questioni di Palle e rimanda appunto allo sport e in particolare agli Europei di Calcio ed al Torneo di Wimbledon, l’artista abbia scelto proprio la maratona.
Ma se ci fermiamo un attimo a riflettere sia sull’opera che sulla storia ed il mito che stanno dietro la nascita della Maratona, intuiamo che forse la nostra artista ha voluto disvelare il significato profondo che si cela dietro la nascita della Maratona e dei Giochi Olimpici più in generale. L’artista mette in scena la verità di questa particolare gara sportiva, che nasce su di un campo di battaglia fra sangue, armi e corpi martoriati, questa gara che, non a caso, prende il nome della località dove si svolse questo immane conflitto che vide contrapposti due eserciti diversi per cultura, per costumi e soprattutto per numero di milizie.
Jasmine Pignatelli ci racconta che la vera nascita di questa competizione, battezzata più dal sangue che dall’olio dei campioni, vide sacrifici immani ben più drammatici di quelli che richiede una pratica, anche agonistica, di uno sport moderno, ci narra che alla fine di una corsa estenuante Fidippide, giunto ad Atene, non esultò in un grido da stadio, ma pronunciò solo le parole Vενικήκαμεν, “abbiamo vinto”, e morì per gli stenti e la fatica di trasmettere un così fondamentale messaggio.
Insomma, l’artista ci rivela una verità molto importante, che tragedia e successo, sconfitta e vittoria, guerra e sport sono molto più collegate ed intrecciate di quello che possa sembrare. Ma ciò che rende questo intervento artistico particolarmente interessante sono i media ed i linguaggi che Jasmine Pignatelli adopera, il codice Morse e quello QR diventano allo stesso tempo segni, simboli, antenne ed amplificatori non solo dell’opera stessa, ma dell’arte più in generale.
Quell’Arte con la “A” maiuscola che rappresenta e celebra la parte migliore del genere umano, e che in tempi “complicati” come quelli che stiamo vivendo merita di essere trasmessa, condivisa e assimilata da strati sempre più ampi di popolazione.
Quindi una Copertina d’Artista “42,195 Km – Vενικήκαμεν” che rappresenta bene quell’idea di cross-medialità cara a Henry Jenkins, ma pure un’opera polisensoriale che, come dice Remo Bodei “…conduce ai margini della normalità, dove crea combinazioni sensoriali ed intellettuali che disincagliano il nostro sentire, il nostro pensare e la nostra sfera affettiva dalla routine”.
Jasmine Pignatelli è nata in Canada, vive e lavora tra Bari e Roma. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, si avvicina all’arte contemporanea con un approccio storico-critico, collaborando per diversi anni con numerose gallerie d’arte e riviste del settore.
È impegnata in un personale e convinto percorso artistico nella scultura. Ha all’attivo diverse mostre collettive e personali, non ultima la partecipazione alla mostra “La Scultura Ceramica Contemporanea in Italia” presso la GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e alla collettiva “SiO2 Modalità Ceramica” presso la Sinopia Galleria Roma. In Puglia ha recentemente concluso la Residenza d’Artista “MADE IN LOCO”, un progetto del Segretariato Regionale MiBACT per la Puglia e che ha portato alla realizzazione di una grande installazione site-specific dal titolo “Locating Laterza| segnali d’Arte”. Nel marzo 2016 a Roma si tiene la sua personale presso la galleria Menexa dal titolo “Dimensionless”.
Per informazioni e per contattare l’artista Jasmine Pignatelli: jasminepignatelli.blogspot.it o pignatelli.jasmine@gmail.com
Ricordiamo ai nostri lettori ed agli artisti interessati che è possibile partecipare alla seconda edizione di questa interessante iniziativa scrivendo alla nostra redazione: redazione@smarknews.it
Mostre recenti:
2016
PIETRA LIQUIDA –Domus del Criptoportico Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci (VT) – Collettiva– Luglio 2016;
NUTRIMENTI –Palazzo Pantaleo Taranto – Collettiva– Maggio 2016;
DIMENSIONLESS –Spazio Menexa Roma – Personale– Marzo 2016.
2015
DIRECTIONLESS – Misia Arte & Cellule Creative Bari – Personale – Novembre2015;
LOCATING LATERZA | SEGNALI D’ARTE– Palazzo Marchesale Laterza (Ta)
Residenza d’Artista “MADE IN LOCO”, un progetto del Segretariato Regionale MiBACT per la Puglia – Personale – Ottobre 2015;
LA SCULTURA CERAMICA CONTEMPORANEA IN ITALIA – GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna Roma – Collettiva – Marzo2015;
SIO2 MODALITA’ CERAMICA – Galleria Sinopia Roma – Collettiva – Maggio2015;
GENIUS NOCI – Museo dell’Orto Botanico Università Sapienza Roma – Collettiva – Maggio 2015;
INCONTRINTERRA – Museo delle ceramiche di Torgiano – Collettiva – Febbraio 2015.
2014
INCONTRINTERRA – Ex Fornace Grazia Deruta – Collettiva – ottobre 2014;
EPIFANIA DEL SACRO – Abbadia Nuova Siena – Collettiva – maggio 2014;
LA CERAMICA, GLI ARTISTI PER UN PAESE GALLERIA D’ARTE – Sala Consiliare Celle Ligure (SV) – Collettiva – aprile 2014;
IN CRYPTA | Simbologia Sacra nella Scultura Contemporanea Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Todi – Collettiva – aprile 2014;
INCONTRINTERRA – Freemocco’s House Deruta – Collettiva – gennaio 2014.