Un’immagine solare e piena di ironia fa bella mostra di sé sulla copertina del numero di maggio 2021 di Smart Marketing.
Solare perché si svolge al mare, in una tersa giornata di sole, ironica perché il soggetto che ritrae è un impiegato seduto su una sedia da ufficio che regge un computer con una mano e lavora con l’altra, ma alcuni elementi concorrono a rendere l’immagine davvero buffa e surreale: innanzitutto l’impiegato in questione è a mollo nell’acqua ed è vestito di tutto punto, con tanto di giacca, solo nella parte superiore del corpo, le sue gambe sono nude ed ai piedi ha pure un paio di pinne, inoltre indossa una maschera con boccaglio da snorkeling e, se tutto ciò non bastasse, a completare il quadro su di un angolo del computer è poggiato un bicchiere da cocktail.
Ecco che l’arte ci riesce di nuovo, ed in una singola immagine condensa, sintetizza e stratifica tutta l’ambivalenza e le erronee credenze che ruotano intorno al concetto ed alla parola stessa di Holiday working.
C’è tutto!
La falsa credenza che possiamo lavorare al computer in spiaggia, magari sulla battigia, come se tutti i possibili problemi che sole, sabbia, acqua salata potrebbero arrecare al nostro portatile non esistessero. Tralasciando le distrazioni che un simile ambiente ci offrirebbe a iosa.
La convinzione che si possa essere davvero professionali indossando giacca e farfallino con il costume e le pinne, in barba a tutti i proclami dei personal fashion e guru della formazione che ci dicono che, in determinati lavori, l’abito fa il monaco e la forma, almeno all’inizio, a primo impatto, è più importante del contenuto. Tralasciando anche in questo caso le implicazioni psicologiche e la confusione esistenziale che un simile outfit arrecherebbe alla nostra personalità.
Scopri il nuovo numero: “Holiday working”
Se l’anno scorso abbiamo scoperto il remote, lo smart e il south working, oggi si fa strada un nuovo concetto di lavoro: l’holiday working. Con un pc al seguito ed una connessione a internet è possibile lavorare ovunque, mantenendo inalterati i livelli di produttività. La rivoluzione è compiuta: non importa dove lo fai, ma cosa fai!
Insomma, quest’opera ci mostra (come spesso accade con l’arte) come in uno specchio il riflesso delle nostre convinzioni e delle nostre credenze sbagliate, questa volta in materia di lavoro agile, smart working, south working o holiday working che dir si voglia.
A realizzare questa ironica ed al tempo stesso perspicace immagine/specchio è un’artista già coinvolta nel progetto della nostra Copertina d’Artista, nella prima edizione, Arianna Greco, salentina doc, passionale e talentuosa pittrice che si contraddistingue per la scelta dei pigmenti che utilizza per dipingere, ossia il vino in tutte le sue sfumature e tonalità, che, trasposti nella sua “arte enoica”, donano una densità ed una energia incredibile ai suoi soggetti.
Quello che vedete su questa Copertina d’Artista di maggio 2021, e che si intitola, come il numero, “Holiday working”, è il suo primo lavoro ad acquarello, il che rende questa sua opera e seconda partecipazione ancora più preziose.
Arianna Greco è una giovane Artista originaria di Porto Cesareo, ideatrice nel 2012 dell’Arte Enoica, tecnica di pittura che consistente nell’utilizzare il vino al posto dei tradizionali colori sulla tela. Nel corso del tempo il vino si ossida su tela come farebbe in barrique o in bottiglia, cambiando colore, passando dai rossi vivi tipici dei vini giovani ai colori maturi tipici dei vini invecchiati e specifici per ciascun vitigno. Una volta avvenuto il cambiamento, il colore viene “fissato” tramite un procedimento di cui l’artista custodisce gelosamente il segreto. La stampa italiana ed estera ha paragonato, fin dall’inizio, le sue opere al quadro di Dorian Gray di wildiana memoria. Arianna Greco è un’artista tra le più eclettiche della scena artistica internazionale, vincitrice del 34th European Award for The Tourism in Croazia nell’ambito del 19th FilmTourFestival, riconoscimento ricevuto in passato da personalità come Franco Zeffirelli, Gualtiero Marchesi, Paul Bocuse.
Sempre attenta alla promozione della propria terra natìa, Arianna con questa tecnica si afferma come una dei più apprezzati artisti in campo internazionale, tanto da ricevere l’incarico di realizzare l’Immagine Ufficiale di “Encontro de Vinhos”, la fiera mondiale dei vini che si tiene ogni anno in Brasile e che fa tappa in sette città brasiliane sotto la direzione di Beto Duarte, giornalista che per la televisione brasiliana ha già realizzato più di 200 documentari sul mondo del vino.
Dal Brasile alla Russia, è stata due volte ospite del Golden Tour sia a Mosca che a San Pietroburgo, dove ha esposto le sue opere presso The State Hermitage Museum Official Hotel, e ad Hong Kong, dove si è esibita in diversi live di pittura col vino e ha presentato una linea cosmetica in cui le sue opere hanno fatto da testimonial. Una presentazione poi ripetuta a Milano, in presenza dell’Artista, in occasione della Settimana della Moda. Genio, talento ed estro salentini si racchiudono nell’Artista, che permette a diverse culture di comunicare e confrontarsi davanti alla sua peculiare Arte realizzata col frutto della nostra terra, il vino.
Non solo la carta stampata, ma anche il cinema parla dell’Artista. È del 2016 infatti l’uscita del film documentario “Vino su Tela. L’Arte Enoica di Arianna Greco”, regia di A. Correra, un lungometraggio che racconta in stile road movie sia la storia e l’attività dell’Artista sia, attraverso la scelta dei vini, le bellezze e i paesaggi pugliesi da Porto Cesareo alla Daunia. Il film, proiettato in Italia e presentato con Evento dedicato anche a Praga, permette al grande pubblico di conoscere e di vedere su grande schermo la terra di Puglia e le opere dell’Artista.
Per informazioni e per contattare l’artista: arianna.gre@libero.it
Mostre, eventi, musei e premi:
2017
Premio Diomede, “Premio Donne di Puglia”
2016
“Premio Terre del Negroamaro”,
“Vino su Tela. L’Arte Enoica di Arianna Greco”, film documentario, regia di A. Correra;
Tesi di laurea dedicata all’artista, “Le molteplici identità socio-culturali del vino: uno sguardo antropologico”, della dott.ssa Cristina Ranieri, Università degli Studi di Milano Bicocca.
2015
Premio Diomede, “Premio speciale”.
2013
Tesi di laurea dedicata all’artista, “Il mito della Velocità” del dott. Jean Pierre Mellone, Università del Salento, Lecce.
2012
“Ambasciatrice del Museo di Pulcinella nel Mondo”, Museo di Pulcinella, Acerra (NA),
Mostra Personale presso Palazzo Bartolini Salimbeni, organizzata dallo stilista Salvatore Ferragamo, Firenze.
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