Un’impronta, o meglio un’orma, stilizzata fa mostra di sè sulla Copertina d’Artista di questo numero di Aprile 2021, dedicato alle 4 (+1) Virtù cardinali del Marketing.
Perché orma e non impronta, visto che, se interrogate il “Thesaurus” del Word del vostro pc, sicuramente ve li propone come sinonimi?
La risposta è nell’etimologia delle parole: impronta devirerebbe dalla variante dell’antico imprentare, che deriva dal francese empreindre, imprimere, a sua volta dal latino imprimere, che significa lasciare un segno.
Invece orma, secondo la maggior parte degli studi, deriverebbe da ormare, forse dal greco ὀσμάω, cioè “fiutare”, ma anche “odore”.
Ed infatti l’immagine, più che imprimersi nella nostra mente, ci lascia una traccia, forse un odore o un profumo, che, in un accesso di sinestesia, interroga altri sensi oltre la vista.
L’immagine infatti è densa e stratificata, c’è come detto l’impronta stilizzata, resa con solo tre colori dalle partiture piatte e in tinte piene, ma c’è dell’altro, ci sono cinque grandi iniziali, e altre scritte che compongono l’immagine, e, se guardiamo con più attenzione, vi scoviamo altre piccole impronte, di uccello, al centro dell’orma più grande e un curioso sfondo che emerge qua e là, composto da celle esagonali.
Certo, l’impresa di sintetizzare 4 + 1 Virtù cardinali del Marketing in una sola immagine non era un compito facile, e l’artista, Feny Parasole, ha deciso di ricercare le cinque virtù nel mondo animale. Ed allora, quasi come in un’opera concettuale, i concetti e le idee diventano più importanti di un supposto e spesso frainteso senso estetico.
L’opera è, come il nostro numero, un vero manifesto per una nuova etica del marketing, un programma, anche politico, di concetti ed idee che dobbiamo non solo conoscere, ma sforzarci di applicare nelle nostre vite non solo lavorative.
Pazienza, Sostenibilità, Gentilezza e Perseveranza (+ coraggio) diventano allora nell’interpretazione dell’artista altrettanti animali che biologicamente e metaforicamente rappresentano al meglio quelle stesse virtù.
Chi è più paziente di un Asino? Animale allevato da millenni proprio per la sua pazienza ed estrema docilità, tanto da renderlo uno degli animali più utilizzato nella pet therapy con soggetti affetti dal disturbo dello spettro autistico.
Animali come la Gazza, la Cornacchia e la Volpe sono spesso definiti dagli ambientalisti “animali sentinella”, poiché, vivendo nelle vicinanze di agglomerati urbani piccoli e grandi, sono non solo i primi garanti dell’ecologia dei quei territori ma, ahimè, anche i primi vettori delle malattie, che spesso insorgono in quegli stessi luoghi.
Scopri il nuovo numero: “Le 4 Virtù cardinali del Marketing”
Pazienza, Perseveranza, Sostenibilità e Gentilezza, sono le 4 virtù cardinali del marketing che vi proponiamo. In un mondo dominato dalla tecnica e dalla velocità, queste virtù ci permettono di non sbagliare la rotta (o magari di ritrovarla se smarrita) e di indirizzare correttamente le nostre azioni.
Chi mai potrebbe essere più gentile di una Mucca, selezionata e allevata per millenni dall’uomo per il suo latte, la sua carne e la sua pelle? Animale così simbiotico con l’uomo da essere diventato un simbolo di brand e loghi di importanti aziende (Milka, Fruttolo, etc.).
La perseveranza è rappresentata dal Mulo, un animale ottenuto incrociando un asino e una cavalla, per ottenere ibridi più robusti dell’asino, più docili del cavallo, ma con accentuate le caratteristiche positive di entrambi gli animali.
Infine il Tasso del miele, animale poco conosciuto, ma che gli etologi di tutto il mondo ritengono l’animale più coraggioso di tutti. Un’animale, per capirci, lungo poco più di un metro, coda compresa, alto una trentina di centimetri e del peso raramente superiore ai 15 kg, che non ha paura ad affrontare predatori 2 o 3 volte più grosse di lui.
E sembra quasi di vederli, adesso, questi animali, sentirne il calore, annusarne l’odore, rinvenirne le orme. Orme che, secondo i linguisti, hanno un significato figurativo più profondo e con un senso più accentuato e individualizzante rispetto a traccia e impronta. Gli animali lasciano orme nel mondo, sembra dirci Feny Parasole, mentre noi umani lasciamo impronte, alle volte ferite, e siamo l’unico animale che sta rischiando di distruggere lo stesso pianeta che lo ospita.
Forse, sembra il suggerimento dell’artista, dovremmo ispirarci alla natura, agli animali, perché solo in questo modo lasceremo dietro di noi, come singoli e come specie, delle impronte significative, che rappresentino il meglio di ciò di cui siamo capaci.
È lei stessa ad affermarlo, in un breve scritto che mi ha inviato insieme all’opera stessa e che io vi riporto integralmente:
Mi ispirano le quattro virtù da voi proposte perché secondo me il marketing del futuro deve seriamente trovare il coraggio e la perseveranza di affondare le sue nuove radici nelle virtù che rendono l’uomo nobile e felice. Deve farlo con e per gentilezza verso se stesso e il Mondo, in modo sostenibile, affinché tutto duri e dia certezze, soprattutto ai giovani. Deve riuscire a regalare impronte positive e indelebili, in memoria di un nuovo cammino etico, consapevole e onesto, che basi le sue scelte sulla libertà consapevole e non sulla gestione degli impulsi.
Feny Parasole, classe 1965, di Cherasco (Cn), ma nata a Bra (Cn) e di origini siciliane. Dalle radici sicule eredita una grande passione per l’arte e la manualità. Il lavoro e la vita, in qualche modo, riescono a distrarla dalla sua “natura”, ma solo temporaneamente: all’inizio degli anni ’90, insieme ad una socia, apre un laboratorio di ceramiche artistiche, “Pane, amore e fantasia”, che di lì a 5 anni riceve un prestigioso riconoscimento: Premio di Imprenditoria Artigiana – Anno 1997, conferito dalla Confartigianato di Bra. Nel 2001 il suo laboratorio aderisce al Marchio Eccellenza Artigiana – 2001 della Regione Piemonte, un marchio doc delle lavorazioni artigiane che tutela le peculiarità e la qualità; inoltre il marchio le garantisce la partecipazione a fiere ed eventi nei quali entra in contatto con colleghi ed aziende e si fa conoscere su tutto il territorio nazionale.
Partecipando ad una di queste fiere, Restructura 2002, organizzata dalla Confederazione Nazionale dell’’Artigianato (C.N.A.) di Torino, aderisce ad un concorso interno, la 1ª Edizione del Premio «Artigianato d’eccellenza e artistico», classificandosi al primo posto con un’opera, “Libero l’anima”, che rappresenta una donna in creta che esce dalla terra.
La sua attività di ceramista si fonde totalmente con quella di pittrice, sperimentando avidamente tecniche e materiali alla ricerca di un eclettismo duro e puro.
Per informazioni e per contattare l’artista: feny.sole@gmail.com
Ultime mostre ed attività:
2015 candidata al premio alla Cultura a Palermo con Sgarbi e Paolo Levi;
2016 catalogata da Vittorio Sgarbi nel filone “dalla figurazione al concettuale”;
2017 partecipa alla Triennale di Arti Visive di Roma su selezione di comitato scientifico a cui partecipa Achille Bonito Oliva;
2018 premio alla Carriera presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Montecitorio;
2019 quotata nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini;
2020 Selezionata fra i centocinquanta artisti per il Tributo ad Amedeo Modigliani dalla Fondazione Modigliani;
2021 Scelta dal Consorzio Roero per la realizzazione delle etichette istituzionali.
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