La Copertina d’Artista – Lifelong learning

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La Copertina d'Artista, Febbraio 2021, dell'82° numero di Smart Marketing, realizzata da Pino Caputi.

È senza dubbio un adolescente, quello sulla Copertina d’Artista di questo numero di febbraio del nostro magazine. Sembra in equilibrio precario, intento in un esercizio di slacklining su di una fettuccia o in un’evoluzione di parkour su di un asse. Ma, come sempre accade nell’arte contemporanea, nell’immagine non c’è solo questo, due cose saltano all’occhio: innanzitutto lo sfondo sembra la lavagna di un’aula piena di formule e diagrammi, o meglio, in realtà sembra il gigantesco foglio di appunti scarabocchiati durante una noiosa lezione di matematica; in secondo luogo, più che un asse o una slackline, il ragazzo sembra camminare – forse scivolare – su di un piano inclinato, come se si trovasse catapultato in un esercizio di fisica a dimensione umana.

L’artista di questo mese si è davvero impegnato ed anche divertito nel declinare il tema del numero che è “Lifelong learning”, ossia apprendimento permanente o continuo. Il ragazzo dell’opera sembra dare corpo e sostanza a quella incertezza che gli studenti di ogni ordine e grado e nazionalità hanno provato l’anno scorso e stanno provando anche in questo 2021, fra scuole chiuse, contagi, varianti più aggressive del Coronavirus, DAD e incertezza sul loro futuro non solo scolastico.

La Copertina d'Artista, Febbraio 2021, dell'82° numero di Smart Marketing, realizzata da Pino Caputi.
La Copertina d’Artista, Febbraio 2021, dell’82° numero di Smart Marketing, realizzata da Pino Caputi.

L’immagine mi fa venire voglia di scomodare il filosofo Nietzsche, e la sua opera più famosa, quel “Così parlò Zarathustra”, quando il vecchio saggio eremita contempla un funambolo in una fiera e dice:

“L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, – un cavo al di sopra di un abisso. Un passaggio pericoloso, un pericoloso essere in cammino, un pericoloso guardarsi indietro e un pericoloso rabbrividire e fermarsi. La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo…”.

Sicuramente Nietzsche non aveva in mente la scuola o la formazione quando ha scritto questo passaggio, ma credo che esso si adatti bene alla condizione in cui si trovano milioni di studenti, e non solo, nel mondo. Come sportivi estremi, devono camminare su fettucce traballanti tese su un abisso fatto di distanza, connessioni internet lente, mancanza di contatti umani e senza quella necessaria osmosi che si instaura a scuola fra gli studenti e con gli insegnanti. Eppure il ragazzo nell’opera ha un’aria risoluta, sembra concentrato, calmo e deciso nell’eseguire il suo esercizio, nel portare a termine il suo compito.152924443_147600810444093_5898276783821432010_n

Ed anche il titolo ci conferma questa nostra impressione, si chiama “The desire to fly…”, voglia (o volontà) di volare, ed infatti la volontà – termine tanto caro a Nietzsche – di spiccare il volo è quello che emerge dalla postura del ragazzo. L’artista di questo numero, Pino Caputi, mi ha confessato che ad ispirarlo è stato il verso di una canzone di Lorenzo Jovanotti, “Mi fido di te”, dove dice:

“…La vertigine non è

Paura di cadere

Ma voglia di volare…”

Ed allora il messaggio dell’opera e dell’artista diventano chiari proprio grazie a Nietzsche e Jovanotti, che ci parlano sì di paura, incertezza, precarietà e vertigine, ma anche della voglia e della volontà di superare anche queste prove cui la pandemia ci sta costringendo.

Scopri il nuovo numero: Lifelong learning

In un mondo del lavoro in continua trasformazione, l’unica certezza che ci accompagnerà nei prossimi anni è che avremo sempre più bisogno di formazione. Solo attraverso la formazione continua saremo in grado di affrontare le sfide del futuro.

E chissà che noi adulti non dovremmo prendere esempio proprio dai giovani, che stanno affrontando una didattica e formazione radicalmente cambiate proprio con lo spirito del funambolo, che affronta il suo compito con coraggio e leggerezza, perché la paura di cadere è sempre vinta dalla volontà di volare. Ragazzi che, in questo periodo in cui tutti urlano il loro scontento e le loro ragioni, stanno affrontando un’esperienza fondamentale della loro vita come la scuola, fortemente mortificata, con un contegno, una serietà ed una risolutezza ammirevoli, che noi adulti non solo non sembriamo possedere ma, e questo è assai grave, neanche riconoscere in loro.

Come i giovani ci stanno insegnando, meglio di molti adulti, gli esami, le prove ed i compiti non finiscono mai, sta a noi, e solo a noi, affrontarli con coraggio, leggerezza e fiducia.

L'artista Pino Caputi.Classe 1968, Pino Caputi è attivo sulla scena nazionale da oltre un ventennio. La sua ricerca artistica ha attraversato diverse fasi, partendo da un “pop” originale e scintillante, che lo fa conoscere al grande pubblico, passando per un breve, ma fecondo periodo “iperrealista”, fino ad approdare allo stile attuale dove figurativo e astrattismo sono sempre in bilico, pronti a confluire l’uno nell’altro e a contaminarsi vicendevolmente. Il suo genere di pittura, per la particolarità delle tecniche sperimentate e l’audacia dei suoi soggetti, ha attirato l’interesse di critici e curatori del calibro di Vito Caiati e Philippe Daverio, che maggiormente hanno contribuito all’evoluzione della sua ricerca espressiva. Pino Caputi ha esposto sia in Italia che all’estero, collaborando con importanti gallerie ed oggi è considerato uno degli artisti più interessanti della New Wave pugliese.
Questa è la sua terza copertina per il nostro magazine, la prima è del febbraio 2015, la seconda dell’aprile 2019.
Per informazioni e per contattare l’artista Pino Caputi: pino.caputi@yahoo.it

 

Ultime mostre:

2019

“ANDY WARHOL, L’Alchimista degli anni ’60”, Palazzo Ducale, Martina Franca (TA).

2016

“News-Cover. Notizie, immagini e visioni al tempo dell’Infotainment” – Matera, Taranto, San Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe;

“New Things” – Next Gallery, Piacenza.

2015

“Italia Moderna” – Consolato Italiano, Edinburgo, Inghilterra.

2014

“Foreign Bodies”- Alpha Art Gallery, Stockbridge, Edinburgo  Inghilterra;

“Affordable Art Fair”- Kromatica Arte Contemp, Milano.

 

 

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