É uno strano cartello quello che vediamo sulla Copertina d’Artista di questo infuocato giugno del nostro magazine.
Alla pensilina di una fermata del pullman, sul pannello laterale leggiamo la scritta: “Non leggete questo cartello!” con tanto di firma del presunto autore, Paul Watzlawick.
Si tratta di una “affermazione paradossale”, una di quelle di cui Watzlawick, grande psicologo e filosofo austriaco naturalizzato statunitense (nonché eminente esponente della statunitense Scuola di Palo Alto, seguace del costruttivismo e tra i fondatori e tra i più importanti esponenti della psicologia sistemica), si serviva per spiegare alcune insidie e paradossi della comunicazione umana.
Forse è questa una delle Copertine d’Artista più “parlanti” di sempre apparse sul nostro magazine, l’artista non ha voluto dare spazio alcuno ai fraintendimenti e/o ambiguità e per rappresentare la sua idea di “Tutto è Comunicazione” si è avvalso di una fotografia con un bel manifesto in primo piano e una scritta bella grande e chiara.
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In 20 anni è cambiato tutto. Ai media tradizionali si è affiancato internet. Lo smartphone ci ha portati nel futuro. Con le applicazioni si sono creati nuovi modelli di business. I social hanno fatto il resto. Oggi tutto è comunicazione!
Ovviamente non possiamo sapere se questa fermata del pullman con questo manifesto esiste davvero, o se piuttosto si tratta di una semplice elaborazione grafica, certo è che l’artista di questo mese ci consegna non solo una copertina, ma pure una dichiarazione di intenti, un vero e proprio manifesto della sua idea di comunicazione, e per fugare qualsiasi dubbio residuo intitola la sua opera “Watzlawick docet”.
A confezionare questo omaggio a Paul Watzlawick ed alla scuola di comunicazione e psicologia di Palo Alto è lo sfuggente artista POP Invader, che già ha collaborato con il nostro magazine realizzando le Copertine d’Artista dell’Agosto 2019 “Moda in Italy” e dell’Agosto 2020 “Turista per Covid”.
Chissà se a voi sarà mai capitato di leggere lungo le strade o nelle città cartelli, segnali e manifesti con scritte paradossali, con indicazioni che smentivano quello che affermavano. Secondo la “Pragmatica della Comunicazione Umana” di Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin e Don D. Jackson, la comunicazione paradossale si basa sulla teoria del “doppio legame”, si tratta in sintesi di un messaggio che è codificato in modo che:
1) Asserisca qualcosa;
2) Asserisca qualcosa sulla propria asserzione;
3) Queste due asserzioni si escludano a vicenda.
POP Invader è uno pseudonimo, un nickname dietro cui si nasconde un artista di cui non sappiamo sesso, età e provenienza, un artista, ma potrebbe essere anche un collettivo, che fa delle vere e proprie sortite artistiche all’interno del web, sottraendo, rubando alle volte, delle immagini esistenti che poi elabora in maniera creativa e sorprendente.
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